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Atletica, Ceccarelli: “I 100 metri? Devo migliorare in gara, limare qualcosa”

7 giugno 2023 | 20:20
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Atletica, Ceccarelli: “I 100 metri? Devo migliorare in gara, limare qualcosa”

L’Azzurro a Kerley dopo il Golden Gala: “Un piacere correre con te”

“Ho fatto lo screenshot degli iscritti e della loro posizione nel ranking: al Golden Gala ero contro il n. 1, 2, 3, 4, 6. Io ero il n. 240. Sapevo non sarebbe stato facile, però non ho pensato alla pressione, al timore reverenziale: ho solo sfruttato l’occasione per misurarmi con i migliori al mondo. Non mi sento un top mondiale ma se prosegue questo trend potrei avvicinarmi a loro…”. Samuele Ceccarelli (balzato al 94esimo posto del ranking e destinato a crescere) è tra le stelle più lucenti della notte di Firenze: nella puntata settimanale di Atletica Talk, su Atletica TV, il campione europeo indoor dei 60 mette in fila le emozioni travolgenti che ha vissuto allo stadio Ridolfi in occasione del suo 10.13 nei 100 metri.

“Ho sentito i brividi durante il boato del pubblico all’annuncio del mio nome. Quando camminavo verso i blocchi i tifosi mi chiamavano, mi sostenevano: vorrei sapere i loro nomi e cognomi per ringraziarli personalmente uno a uno. Mi piace l’idea di essere un’ispirazione per dedizione e perseveranza. Tutti, con me, possono pensare ‘se ce l’ha fatta uno sconosciuto come lui posso farcela anche io’!”.

L’analisi della gara è sintetizzabile così: “Un’ottima prova con qualche dettaglio da limare”, sottolinea Ceccarelli (Atl. Firenze Marathon). Promossa la partenza: “È la mia caratteristica di natura, uscire forte dai blocchi e spingere fino ai 30 metri. Non ho fatto scappare via gli avversari. Poi mi sono alzato un po’ troppo presto rispetto ai consigli di coach Marco Del Medico e mi sono scomposto nel finale per restare attaccato agli atleti alla mia sinistra. Ma è anche vero che ai 60 ero quinto, e quinto sono rimasto fino in fondo, non sono calato”.

Su Fred Kerley (9.94) racconta di essere andato a “salutarlo e omaggiarlo in hotel dopo la gara: gli ho detto che è stato un piacere correre con lui, mi ha risposto… thanks bro”. Su Marcell Jacobs, l’augurio è che “si rimetta presto fisicamente, che guarisca e ritrovi la tranquillità. Mi è capitato di leggere ‘cavolate’ in giro, gente che sputa nel piatto in cui ha mangiato. A Firenze sarei stato contentissimo di gareggiare con lui, per me, per lui e per lo spettacolo. Il boato per noi azzurri sarebbe stato il doppio”. Su un crono sotto i 10 secondi, non si sbilancia: “È auspicabile, lo spero, ma non mi piace parlare finché non ho qualcosa di concreto in mano. Vedremo gara per gara dove si potrà arrivare”. Sul momento d’oro dell’atletica toscana sottolinea che “siamo famosi per il campanilismo ma quando viviamo emozioni del genere siamo un tutt’uno”. E sulla staffetta, ribadisce: “Ho sempre dato disponibilità, rispetto le scelte tecniche e confido di poter far parte del quartetto in futuro”. Intanto, mentre la programmazione inevitabilmente è in evoluzione alla luce del risultato di Firenze, una data segnata in calendario già c’è: “Sarò sicuramente agli Assoluti di Molfetta a fine luglio”.

Ospite della puntata è anche il meeting director Marco Sicari, per raccontare i retroscena di una serata magica e soprattutto come sia nato il record del mondo dei 1500 di Faith Kipyegon (3:49.11): “È un percorso lungo, non nasce negli ultimi giorni. Fin dall’inizio ho immaginato che il 1500 fosse la gara di chiusura del Golden Gala, dedicata a un tentativo di record del mondo o comunque a una grandissima prestazione. Attraverso i propri manager, Faith Kipyegon aveva espresso la volontà di cercare riscontri cronometrici di livello, e per lei, come anche per Cheptegei, abbiamo scelto per la prima volta di dotare il Golden Gala della tecnologia Wavelight (lepri luminose, ndr), oltre a prevedere lepri idonee perché si potesse esprimere al meglio. Lei ci ha messo tanto del suo e inoltre le condizioni ambientali e di pubblico sono state meravigliose. Non si era mai vista una scena come quella delle sue rivali che festeggiano tutte insieme il record del mondo”. Le reazioni internazionali sono state un coro unanime di apprezzamento: “Sembrava di partecipare a una straordinaria festa dell’atletica, in tanti lo hanno sottolineato. E in molti dall’estero ci chiedono di restare a Firenze. Io dico che nulla è impossibile. Il sostegno delle istituzioni locali non è stato consueto, il Comune di Firenze e la Regione Toscana hanno creato le condizioni per allestire un grande evento”. (Fonte fidal.it)(foto@Colombo/Fidal)

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