Papa Francesco operato al Gemelli: intervento concluso, le condizioni di salute del Pontefice
Il Papa ricoverato al Gemelli per un’operazione all’intestino. L’intervento è durato circa tre ore
Roma – “L’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma è terminato: si è svolto senza complicazioni ed ha avuto una durata di tre ore”. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede.
Il Pontefice è stato ricoverato questa mattina nel nosocomio romano all’indomani della visita di controllo (leggi qui) effettuata sempre nello stesso ospedale. Bergoglio, in queste ore, come precisato dal Vaticano, è stato “sottoposto in anestesia generale ad un intervento chirurgico di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi”.
“L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, sì è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”. Quello odierno è il terzo ricovero del Pontefice argentino nel nosocomio, dopo quelli del luglio 2021 e del marzo 2023.
Il Santo Padre questa mattina, ha comunque tenuto l’Udienza generale del mercoledì. Apparso sereno e tranquillo, il Papa ha compiuto il tradizionale giro in papamobile di piazza San Pietro facendo salire a bordo anche qualche bambino. Poi la preghiera personale davanti all’urna che contiene le reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino, a cui il Pontefice è molto devoto.
Le condizioni di salute del Papa
“Il Papa sta bene, è sveglio, ha già fatto le prime battute e pochi minuti fa mi ha anche preso in giro”, le parole del prof. Alfieri, che ha eseguito l’intervento, “un laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati. Tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente”.
“Nel corso dell’intervento chirurgico sono state riscontrate delle tenaci aderenze tra alcune anse intestinali medio-tenuali parzialmente conglobate ed il peritoneo parietale che causavano la sintomatologia sopra menzionata.
Si è proceduto pertanto alla liberazione delle aderenze (cicatrici interne) con sbrigliamento completo di tutta la matassa tenuale. È stata quindi eseguita la riparazione del difetto erniario mediante una plastica della parete addominale con l’ausilio di una rete protesica”, spiega il professore.
“L’intervento chirurgico e l’anestesia generale si sono svolte senza complicazioni. Il Santo Padre ha reagito bene all’intervento chirurgico”, conclude il medico che aggiunge: “Quando si è svegliato il Papa mi ha detto scherzando: ‘Quando facciamo la terza?’ Mi prende in giro, è vigile, sta bene”.
In una nota, la Santa Sede fa sapere appunto che il Papa “è vigile e cosciente e ringrazia per i numerosi messaggi di vicinanza e di preghiera che lo hanno da subito raggiunto”.
Udienze sospese fino al 18 maggio
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede fa sapere che in via precauzionale, tutti gli impegni di Papa Francesco, attualmente ricoverato al Policlinico Gemelli per un’operazione all’intestino, sono sospesi fino al 18 giugno. Resta confermato l’evento “Not alone” di sabato 10 giugno in piazza San Pietro, che si svolgerà come da programma ma senza la persona del Pontefice.
L’equipe medica
Il Santo Padre è stato sottoposto all’intervento chirurgico dal prof. Sergio Alfieri, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Addominali ed Endocrino Metaboliche, assistito dal Dott. Valerio Papa, dalla dott.ssa Roberta Menghi dal dott. Antonio Tortorelli e dal dott. Giuseppe Quero; l’intervento è stato condotto in anestesia generale dal Prof. Massimo Antonelli, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’emergenza, anestesiologiche e della rianimazione, coadiuvato dalla dott.ssa Teresa Sacco, dalla dott.ssa Paola Aceto e dal dott. Maurizio Soave e la dott.ssa Giuseppina Annetta per il posizionamento dell’accesso vascolare centrale. Erano altresi presenti in Sala Operatoria il Prof. Giovanni Battista Doglietto, Direttore del Fondo di Assistenza Sanitaria, ed il dott. Luigi Carbone, Medico della Direzione di Sanità ed Igiene dello Stato della Città del Vaticano.
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