Pugilato, il Cio revoca il riconoscimento olimpico: futuro ai Giochi incerto
Sicura presenza a Parigi 2024, a Los Angeles non è sicuro
L’Iba, l’ente del pugilato Elite che di recente ha organizzato i Mondiali maschili e femminili con ricchi premi in denaro e la presenza a pieno titolo di Russia e Bielorussia, rimane fuori dal pugilato olimpico.
Oggi infatti, come informa una nota, il Comitato esecutivo del Cio ha raccomandato alla sessione del Cio stesso di revocare il riconoscimento dell’Associazione internazionale di boxe (Iba), “in conformità con la regola 3.7 della Carta olimpica”.
Nel suo comunicato, il Cio fa sapere che l’esecutivo ha stabilito che l’Iba non ha soddisfatto le condizioni, relative a buon governo, finanza, trasparenza e integrità sportiva, poste dallo stesso Comitato nella sua decisione comunicata all’Iba il 9 dicembre 2021 per revocare la sospensione del riconoscimento.
Così l’ente pugilistico resta fuori dal pugilato olimpico ed è confermata, in attesa della revoca del riconoscimento, la sospensione decisa nel 2019 a seguito dei vari scandali, da quelli di Rio 2016 a quelli finanziari, e ribadita con l’esclusione dalla gestione dell’Olimpiade di Tokyo 2020 e dalle qualificazioni olimpiche e torneo di Parigi 2024.
A questo proposito, nella note si precisa che la boxe rimane nel programma della prossima edizione dei Giochi, ma poi il suo futuro alle Olimpiadi è grosso un punto interrogativo. Come dire che, al momento, è fuori da Los Angeles 2028. (Ansa).
(foto@FPI)
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