Fiumicino. Il Tar toglie i vincoli su Pizzo del Prete, l’opposizione: “Baccini faccia subito ricorso al Consiglio di Stato”
I gruppi d’opposizione: “Tutto il centrosinistra in Consiglio comunale è pronto a fare la propria parte per muoversi subito contro qualsiasi ipotesi di impianti industriali, di inceneritori e discariche”
Fiumicino – “Il Tar ha annullato i vincoli che tutelavano ampie parti della zona nord del nostro comune, compresa l’area di Pizzo del Prete dove la società proponente il ricorso ha intenzione di destinare oltre 100 ettari a un mega impianto fotovoltaico, a una distesa di pannelli solari. È una notizia gravissima per tutto il nostro territorio, una beffa per comitati, associazioni, migliaia di cittadini che hanno combattuto e vinto un’aspra battaglia contro la scellerata ipotesi di una discarica al servizio di Roma a Castel Campanile, una beffa per il nostro Agro Romano che rischia di essere utilizzato a uso e consumo di discutibili interessi economici e privati”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa firmato dai consiglieri di opposizione.
“Come assessore alla Pianificazione del Territorio – ha sottolineato Ezio di Genesio Pagliuca – mi sono sempre battuto per il nostro patrimonio paesaggistico, per difendere luoghi incontaminati, di straordinario interesse agricolo, naturalistico e archeologico. E ho intenzione di continuare a farlo. Chiedo al sindaco Baccini e all’assessora Onorati di predisporre tutti gli atti necessari perché il Comune di Fiumicino faccia immediatamente ricorso al Consiglio di Stato per far sì che quei territori restino fedeli alla loro vocazione agricola e naturalistica“.
“Tutto il centrosinistra in Consiglio comunale è pronto a fare la propria parte per muoversi subito contro qualsiasi ipotesi di impianti industriali, di inceneritori e discariche, contro chi vuole che il nostro Agro Romano diventi terra di conquista e oggetto di sfruttamento”, concludono i gruppi di opposizione.
Circolo PD Luigi Milani: ” Ci batteremo per salvaguardare questa preziosa area”
“Il Tar ha annullato il DM di dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi e per gli effetti dell’art. 136, co. 1, lett. c) e d) del d.lgs. n. 42/2004,delle aree denominate “Aree collinari dell’Agro Romano settentrionale” . Il Tar ha revocato il Decreto del Ministero della Cultura – Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per il Lazio – Commissione Regionale per la Tutela del Patrimonio Culturale del Lazio accogliendo il ricorso proposto dalla società Fiumicino Rinnovabili (una SRL di PADOVA) che ha in progetto un impianto fotovoltaico a
terra di circa 50 MWp“. Lo dichiara Luana Magionesi segretaria del Circolo PD Luigi Milani
Il vincolo che definiva l’area “ricca di giacimenti culturali …. che comprendono preesistenze di epoca arcaica e romana e strutture architettoniche a carattere rurale che vanno dal tardo Medioevo ai primi del Novecento. Tutta l’area, inoltre, risulta attraversata da percorsi stradali, databili per la maggior parte all’età’ preromana e romana” e su cui era fatto divieto di “realizzare discariche, impianti per lo stoccaggio, impianti per il recupero, impianti per il trattamento o lo smaltimento dei rifiuti, installare impianti ad uso tecnologico ….. si intendono impianti FER in generale: fotovoltaici a terra” non esiste più.
Quali azioni intende prendere la nuova Giunta? Che ne pensano i consiglieri di maggioranza? Se niente sarà fatto e vedrete distese di pannelli solari al posto delle colline o discariche nelle vallate, saprete con chi prendervela. Come sempre il Partito Democratico, insieme a comitati e associazioni, si batterà per salvaguardare questa preziosa area del nostro territorio.
Lista Civica Ezio Sindaco: “No al mega impianto fotovoltaico”
“Una distesa nera di silicio a coprire il verde che oggi campeggia su un bellissimo paesaggio collinare. Questo è ciò che sarà di Pizzo del Prete se il Comune di Fiumicino per voce del Sindaco Mario Baccini e dell’assessore all’Ambiente Costa, non farà immediato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR, che rimuove i vincoli dettati dal pregio paesaggistico, naturalistico e archeologico della zona a nord del Comune e che hanno di fatto impedito in passato il proliferare indiscriminato di di impianti di vario genere nel nostro territorio”.
E’ quanto si legge in una nota a firma dei consiglieri comunali e attivisti della Lista Civica Ezio Sindaco Paola Meloni,Angelo Petrillo, Giuseppe Miccoli e Andrea Guizzi, che aggiungono: “Tenuto debito conto dei limiti delle competenze in materia, è importantissimo che il Comune di Fiumicino si faccia carico di presentare formale ricorso alla sentenza, a tutela del pregio dei siti interessati e più in generale della salute pubblica e della vocazione agricola di una parte strategica del territorio che ricordiamo essere parte integrante della straordinaria realtà del Biodistretto Etrusco Romano.
Gli impianti fotovoltaici, sui quali incombono i limiti della durata e dello smaltimento, implicano consumo di suolo dal momento che neppure la distanza dal terreno sembra aver impedito l’impatto negativo sulla fertilità e produttività, favorendo la desertificazione.
La stessa potenza di un parco fotovoltaico sarebbe peraltro installabile utilizzando siti/serre dismesse, tetti di capannoni, parcheggi, attività produttive come avvenuto in altre regioni. I ricorsi sui temi ambientali portati avanti in passato con l’impegno prezioso dei comitati più attivi del nostro territorio, hanno dimostrato tutta la loro efficacia come avvenne nel caso dell’aeroporto e della richiesta di annullamento della riperimetrazione del 2013 avanzata a due riprese da Enac e AdR.
Il timore principale per i cittadini che rappresentiamo, è l’effetto cavallo di Troia, che presta il fianco all’uso di parti di territorio senza indicazione d’uso specifica e ne trasforma la vocazione da agricola, turistica e naturalistica a sito produttivo e nel peggiore dei casi a candidato a sito di trattamento di rifiuti così come altre volte ipotizzato.
Il ricorso al Consiglio di Stato servirà a fare chiarezza su quale idea di territorio e di ambiente ha il Sindaco al di là dei proclami elettorali e delle linee guida contenute nel programma. Una prima cessione o flessione sarebbe preludio al cedere anche su altri fronti come la richiesta di riperimetrazione della Riserva, già paventata da alcuni esponenti della maggioranza, con conseguente apertura a tutte le speculazioni possibili tra cui la doppia portualità e il raddoppio dell’aeroporto.
Si tratta di una visione di territorio che va espressa senza lasciare dubbi, partendo da una posizione chiara sul ricorso. Si tratta di una scelta e di un orientamento che i cittadini meritano di conoscere“.
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