Schianto fatale a Casal Palocco: quando i social ammazzano i bambini

Ostia – I pm di Roma contestano l’omicidio stradale al 20enne che ieri sera, alla guida del Suv Lamborghini coinvolto nell’incidente a Casal Palocco, ha causato la morte di un bimbo di 5 anni, Manuel Proietti, in cui sono state ferite anche madre e sorellina(leggi qui).

Una folle tragedia che ha fatto scattare al papà del piccolo il bisogno di  farsi giustizia da solo. L’uomo, infatti, ha cercato di aggredire il giovane conducente del Suv Lamborghini, ma è stato bloccato dai vigili e dai poliziotti.

Al vaglio degli inquirenti coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino, oltre la posizione del 20enne alla guida, anche quella dei 4 presenti nell’auto.

Nei loro confronti, potrebbe essere contestato il concorso nel caso in cui venisse accertato che, nelle fasi precedenti allo schianto, stessero girando un video da postare sui social per una challenge. Una sorta di  “sfida” online incitando il ragazzo alla guida. I ragazzi infatti erano noti YouTuber, con molti follower al seguito.

Un impatto terribile: sulla strada non ci sono segni di frenata. Nell’incidente è rimasta coinvolta una terza auto. A confermare l’ipotesi della sfida è un filmato di 15 secondi comparso in rete in cui uno dei giovani afferma: “Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene”.

La dinamica dell’incidente

Le condizioni del bambino sono apparse subito disperate: il piccolo quando sono arrivati i soccorsi era già in arresto cardiaco. I sanitari hanno, quindi, praticato il massaggio cardiaco e dopo averlo rianimato lo hanno trasportato all’ospedale Grassi di Ostia. Una corsa disperata che però è risultata vana: i medici del Pronto Soccorso non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso.

Nell’incidente anche la madre, 29 anni, e la figlia di tre anni sono rimaste ferite. Le due sono state trasportate in codice rosso all’ospedale Sant’Eugenio. Le condizioni sono gravi ma sembra scongiurato il pericolo di morte. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro e la Polizia locale ha proceduto con i rilevi. L’alcol test eseguito sul conducente del Suv è risultato negativo. Gli inquirenti dovranno accertare a quale velocità viaggiassero le auto coinvolte e se le condizioni del manto stradale, anche alla luce delle forti piogge di questi ultimi giorni, possano avere inciso nella dinamica dell’incidente.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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