Mondiali, Paltrinieri è quinto nella 10 km di fondo: pass olimpico rimandato al 2024
L’Azzurro: “Non ne avevo, speravo di fare meglio. Ma so quello che valgo”
Fukuoka – E’ arrivato quarto Domenico Acerenza con il tempo di 1h51’16″7 nella gara della 10 km maschile ai Mondiali di Nuoto in svolgimento a Fukuoka. Nelle acque libere giapponesi l’Azzurro rimanda il discorso del pass olimpico alla prossima rassegna iridata del 2024. Con lui lo fa anche Gregorio Paltrinieri, che stacca la quinta posizione con il tempo di 1h51’40″7. Entrambi rimandano il pass olimpico alla prossima rassegna iridata a Doha.
La gara è vinta da Florian Wellbrock, oro olimpico, che sale sul gradino più alto del podio in 1h50’40″3. Dietro si piazza l’ungherese vicecampione olimpico Kristof Rasovszky in 1h50’59″0 che precede al tocco l’altro tedesco, già oro con la staffetta lo scorso anno a Budapest, Oliver Klemet (1h51’00″8).
“E’ stata durissima, ho provato a stare con il gruppo di testa, ma sono andati fortissimi sin dall’inizio e poi hanno cambiato ulteriormente passo – sottolinea Gregorio Paltrinieri, come riporta la nota di federnuoto.it – Oggi non ne avevo, al penultimo giro ero quasi al limite e non riuscivo a rispondere agli strappi. Complimenti ai miei avversari; sono tranquillo perché ho dato il massimo. La condizione non è perfetta, ho avuto dei problemi di salute durante tutta la stagione. Mi sono tuffato comunque per vincere, ma sapevo di non essere al massimo. Sono ben distante dalla migliore condizione. Ho cercato di disputare una una gara di testa, sono rimasto sempre coperto per gestire le energie e speravo di raccogliere qualcosa di più nel finale. Mentalmente ci sono, fisicamente no. Da gennaio mi sono fermato sei volte; mi mancano sei settimane di allenamento, non ho avuto continuità di lavoro. Tra due giorni avrò la cinque chilometri; poi la staffetta e la piscina. Valuterò con Fabrizio Antonelli come gestire gli impegni. Dopo la mononucleosi alle Olimpiadi non mi fa paura più niente. So quello che valgo; non cederò, una soluzione si trova sempre”.
Acerenza ammette: “E’ stata una gara allucinante, con ritmo alto dall’inizio. Riuscivo a stare lì, ma non ne avevo di più per provare a strappare. Ho fatto tutto quello che potevo e non ho recriminazioni. Purtroppo qualcuno deve arrivare quarto e oggi è toccato a me. La qualificazione olimpica non è un problema, la prenderò più avanti, del resto sapevamo che i criteri di qualificazione erano estremamente restrittivi. Ora si pensa alle prossime gare e poi torneremo a lavorare duramente per migliorare ancora”.
Foto di Andrea Masini / DBM Deepbluemedia
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