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Mondiali, tuffi: Pellacani-Santoro sul podio. E’ bronzo nel sincro misto

22 luglio 2023 | 14:15
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Mondiali, tuffi: Pellacani-Santoro sul podio. E’ bronzo nel sincro misto
Mondiali, tuffi: Pellacani-Santoro sul podio. E’ bronzo nel sincro misto
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Mondiali, tuffi: Pellacani-Santoro sul podio. E’ bronzo nel sincro misto
Mondiali, tuffi: Pellacani-Santoro sul podio. E’ bronzo nel sincro misto

L’Italia chiude la rassegna con due medaglie e quattro pass olimpici

Fukuoka – Ancora loro insieme sul podio. Ancora Chiara Pellacani e Matteo Santoro che mettono una medaglia al collo. I campioni europei e argento mondiale 2022 salgono sul terzo gradino del podio nella rassegna iridata a Fukuoka, dei tuffi dei successi.

Nella gara conclusiva dal trampolino, l’Italia regala spettacolo, lacrime ed emozioni indelebili. Lo fanno loro, giovani e fenomeni azzurri.  Un sincro misto eccezionale, confermandosi sul podio iridato dopo l’argento di Budapest 2022 e le medaglie europee.

Straordinarie le routine che rimontano dopo gli obbligatori (quinti con 91.20) e concludono con 294.12, migliorando anche il punteggio di dodici mesi fa in Ungheria, quando totalizzarono 293.55. L’oro va ai cinesi Zifeng Zhu e Shan Lin con 326.10 e l’argento agli australiani Domonic Bedgood e Maddison Keeney con 307.38.

L’Italtuffi di Oscar Bertoni chiude un Mondiale dai grandi numeri: due medaglie (0-0-2), a Budapest arrivò solo l’argento nel sincro mixed da 3 mt; quattro pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 e l’ingresso in nove finali su dodici (l’Italia non era iscritta nel sincro dalla piattaforma femminile).

Le interviste e il racconto della gara (federnuoto.it)

La gioia di Matteo e Chiara. “Non vedevamo l’ora di gareggiare insieme. Abbiamo atteso l’ultima giornata ma alla fine è stata bellissima. Chiara è stata bravissima perché so che era molto stanca dopo aver gareggiato praticamente tutti i giorni – commenta visibilmente commosso Santoro –  E’ andato tutto bene anche oggi.Io ho commesso una lieve imperfezione sul primo obbligatorio, sono partito leggermente prima. Poi però abbiamo recuperato con i liberi. Dedico questa medaglia ai miei genitori, a tutta la mia famiglia e alla mia allenatrice Alice (Palmieri ndr) che mi segue da sempre e a Chiara stessa, le voglio tanto bene ed è per me un esempio”. Le fa eco Pellacani: “Ero stanca ma non quanto ieri; diciamo che l’affiatamento che c’è tra me e Matteo è fondamentale prima e durante la gara. Lui poi è sempre ottimista, spensierato, mi fa ridere anche tra un tuffo e l’altro ed è una forza della natura, un bel sostegno. Anche io voglio dedicare la medaglia alla famiglia, a Tommaso (Marconi ndr) e in particolare a mio nonno Sandro che è morto lo scorso dicembre”.

Le parole e il bilancio del direttore tecnico Oscar Bertone. “Noi dovevamo solo fare il nostro. E siamo stati bravi; Matteo e Chiara sono stati bravissimi. lo dico tutte le sere in riunione ai ragazzi che l’importante è saltare come loro sanno. Se lo fanno, allora i risultati vengono. Anche la fiducia reciproca fa la differenza: l’amicizia e l’affiatamento che si crea nel momento in cui salgono sul trampolino insieme è importantissima. Chiudiamo qui un mondiale straordinario, dove, oltre alle due medaglie, abbiamo conquistato anche quattro carte olimpico e ciò mi costringerà a rivedere un po’ i piani, perché non pensavo che i ragazzi ne ottenessero così tanti. A gennaio ci saranno i mondiali di Doha e lavoreremo da settembre per arrivare al meglio soprattutto con i piattaformisti che ancora devono ottenere il pass per i Giochi. Come detto più volte sono orgoglioso di essere il direttore tecnico di una nazionale composta da atleti e uomini eccezionali: un gruppo fantastico”.

Le parole di Tommaso Marconi. “Loro si tuffano sempre con spensieratezza ed è questa la loro forza. Purtroppo durante la stagione si allenano poco insieme perché Chiara è negli Stati Uniti; però poi non è difficile rimetterli insieme, proprio perché fanno coppia in gara insieme da sempre. Oggi sono stati molto bravi ma concediamo ancora qualcosa negli obbligatori”.

La gara di Santoro e Pellacani. Prima sorpresa il forfait dell’ultimo minuto del Canada, una delle favorite almeno per il podio, a causa di un affaticamento muscolare di Pamela Ware. Si parte con gli obbligatori, da sempre tallone d’achille per gli azzurri. Questa volta però l’ordinario indietro carpiato (45.00) e il rovesciato carpiato (46.20) sono abbastanza puliti e buoni nel sincro. Gli azzurri dopo gli obbligatori sono quinti con 91.20 come la Svezia. Comanda la Cina (103.20), poi in pochi punti Australia (95.40), Irlanda (93.60) e Corea del Sud (93.00). I liberi e come sempre inizia un’altra gara. Santoro e Pellacani crescono di grande livello perchè il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato ottimo da parte di entrambi, unico nel sincronismo (67.70), e sono così quarti con 158.70; gli australiani Domonic Bedggood e Maddisono Keeney sono secondi a 162.90, i coreani Suji Kim e Jaegyong Yi terzi 159.96. La Germania è quinta a 149.00. I cinesi iniziano la solita finale a parte e guidano con 173.40. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è fantastico per sincronismo e tenuta: due corpi in uno (68.82) e terzi con 227.52. Scavalcata la Corea del Sud quarta con 222.96, l’Australia è sempre seconda con 229.86 ma c’è battaglia anche per l’argento. L’oro è già in tasca ai cinesi che dominano 247.80.

Ultima routine tutta da vivere, al cardiopalma. Gli australiani prenotano l’argento con il doppio salto mortale con un avvitamento e mezzo (77.52 e 307.38 totali). I coreani sporcano nel sincro il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 58.50 per complessivi 281.46.

A bordo vasca, poco prima di salire le scale che portano ai due trampolini, Tommaso Marconi e Benedetta Molaioli provano a tranquillizzare Chiara e Matteo. I due giovani alfieri azzurri sono glaciali e rispondono con un doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato da manuale che vale 66.60, porta gli azzurri a 294.12 (a Budapest furono 293.55) e li confermano sul podio iridato. Oro alla Cina con 326.16.

Foto di Andrea Masini/DBM

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