Nord sferzato da nubifragi, sud prigioniero degli incendi: tutta Italia verso lo stato d’emergenza
L’Italia nella morsa dei cambiamenti climatici: bruciano Sicilia, Calabria e Puglia. Trombe d’aria e grandine devastano la Lombardia.
Milano – Bruciano Sicilia, Calabria e Puglia. Due morti nel palermitano. Trombe d’aria e grandine devastano la Lombardia. Una 16enne scout travolta e uccisa da un albero nel bresciano.
Italia devastata dagli eventi meteo estremi, con incendi al Sud e nubifragi e grandine al Nord. Almeno 4 le vittime accertate finora: una 16enne scout travolta e uccisa da un albero nel bresciano, due anziani morti nel palermitano e un operaio morto in Sardegna dopo una giornata di lotta contro il fuoco. Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna verso lo stato di emergenza.
SUD IN FIAMME TRA SICILIA, CALABRIA E PUGLIA
Il Sud è stretto nella morsa degli incendi. Dalla Puglia alla Calabria fino alla Sicilia, dove nel palermitano ci sono stati due morti. I corpi dei due anziani, un uomo di 77 e una donna di 75 anni, sono stati ritrovati nella loro casa a Cinisi, poco distante dall’aeroporto siciliano Falcone Borsellino. I cadaveri sono stati trovati da vigili del fuoco e polizia municipale all’interno di un’abitazione in condizioni molto precarie andata a fuoco. A Palermo oltre 1500 persone sono state evacuate: circa 700 nella zona di Altofonte, nei pressi di Palermo. Altre a San Martino delle Scale, e anche Pizzo Sella a Mondell. Il fuoco è alimentato dal forte vento di scirocco.
In Puglia, sul Gargano continua il rogo di Vieste-San Felice. Sono ripresi da dieci minuti i lanci dal cielo con canadair arrivati da Lamezia Terme. A terra sono state impegnate per tutta la notte una cinquantina di unità, tra operatori del servizio anti incendio boschivo dell’Arif (agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile e volontari. Per precauzione è stato richiesto il distacco delle linee elettriche della zona. L’incendio di Monte Sant’Angelo, sempre nel Gargano e sempre in provincia di Foggia, ha un nuovo fronte di fuoco e continua a bruciare. Anche per questo è stato richiesto l’intervento aereo. A San Cataldo, località marina di Lecce, stamattina sono iniziate le operazioni di bonifica. Il primo bilancio è di 90 ettari bruciati con tutta la pineta inghiottita dalle fiamme. In fumo anche alcune villette, due auto, una sessantina di giardini privati, e decine di gazebo. La cosa che preoccupa sia a Lecce che a Foggia è il vento di maestrale che non agevola le operazioni di spegnimento e bonifica. Anzi è alto il rischio di ripresa dei roghi.
Il caldo e gli incendi non danno tregua ai vigili del fuoco in Calabria. La provincia di Reggio Calabria è quella maggiormente interessata. Roghi da Bagnara/Scilla sino alla punta estrema della Calabria compreso l’entroterra dell’Aspromonte. Numerosi incendi anche nei comuni sul versante ionico. Nella provincia di Catanzaro sono state segnalate criticità nelle nella zona sud del capoluogo, dove in via precauzionale sono state evacuate alcune abitazioni. Vasto incendio di vegetazione nel quartiere marinaro. Nella provincia di Cosenza criticità nel comune di Acri località Serra di Buda, dove il rogo ha interessato anche due abitazioni e nella frazione Serra Longa. (foto adnkronos)
TROMBE D’ARIA, GRANDINE E NUBIFRAGI AL NORD
Dalla Lombardia all’Emilia-Romagna, dal Veneto al Trentino, il nord è stato colpito da trombe d’aria, raffiche di vento fino a 110 km orari, fulmini, grandine. In Lombardia il violento nubifragio che ha interessato ieri tutte le province da Milano a Brescia ha lasciato dietro di sé una lunga scia di dissesti, allagamenti e danni ingenti. Nel Bresciano un 16enne scout è morta travolta da un albero caduto mentre dormiva in tenda a Corteno Golgi. Schiacciata come era successo il giorno prima in Brianza a una donna di 58 anni di Lissone che stava andando a piedi al lavoro.
STATO EMERGENZA
“Al momento lo stato di emergenza è stato chiesto dalla Lombardia e lo chiederanno anche altre regioni. E’ normale che si segua questa procedura, il governo regionale avanza la richiesta, il governo poi verificherà la consistenza dei parametri e il cdm delibererà, su mia proposta”, ha detto il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci.
In Lombardia, l’atto firmato dal governatore della Regione, Attilio Fontana, fa riferimento “agli eventi meteorologici avversi di significativa intensità che hanno causato danni intensi e dissesti in vari territori provinciali, a cui si aggiungono quelli in corso anche in queste ore”. Ad oggi risulta una prima stima di oltre 41,4 milioni di euro di cui 24,7 per il comparto pubblico e 16,7 per il comparto privato, ma mancano ancora le segnalazioni degli eventi degli ultimi giorni e di quelli in corso”.
In Emilia Romagna la Giunta regionale ha stanziato 3 milioni di euro per cittadini e attività economiche danneggiati dal maltempo che sabato scorso ha colpito diverse aree con vento superiore ai 100 chilometri orari insieme a violentissime piogge e grandinate. “Dopo lo stato di emergenza regionale- spiegano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, al termine della seduta di Giunta riunitasi a fine mattinata- chiederemo lo stato di emergenza nazionale, inviando la documentazione al Governo entro il fine settimana.
In Sicilia, il presidente della Regione, Renato Schifani ha reso noto di essere “in attesa della relazione da parte della Protezione civile sulla situazione degli incendi in modo da poter dichiarare, già nella seduta della giunta di domani, lo stato di calamità e chiedere al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza per l’Isola“. “Ci sono danni ingenti ancora non quantificabili e numerosi roghi ancora attivi – aggiunge – Voglio rinnovare il ringraziamento della comunità siciliana a Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e volontari impegnati fin dal primo momento, con grande spirito di sacrificio e senso di responsabilità, ad arginare l’emergenza di questi ultimi due giorni. Confido in un rapido e positivo riscontro da parte del governo nazionale di modo che si possa cominciare al più presto a pianificare i primi interventi, auspicando nel frattempo che il miglioramento delle condizioni climatiche metta fine alla fase più acuta dell’emergenza”.
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