Gmg. Messa finale, il Papa ai giovani: “Brillate d’amore e sconfiggerete le tenebre del mondo”

Lisbona – “Brillate d’amore e metterete fine alle tenebre del mondo”. E’ il messaggio che Papa Francesco lancia dal pulpito del grande palco allestito nel Parque Tejo di Lisbona dove presiede la Messa di chiusura della 37ma Giornata Mondiale della Gioventù.

Quasi due milioni di giovani, molti dei quali hanno passato la notte all’addiaccio dopo aver partecipato alla Veglia di ieri sera (leggi qui), molti altri sono giunti questa mattina, accolgono il Pontefice, che si concede l’ennesimo bagno di folla prima di presiedere il sacro rito. Bergoglio, lasciata la Nunziatura Apostolica, arriva in auto alla grande spianata dominata dal ponte Vasco de Gama. Sale in papamobile e, come ieri, passa in rassegna tutti i settori, salutando e benedicendo.

I canti danno inizio alla alla messa. Le letture e le preghiere sono quelle della Festa della Trasfigurazione del Signore. E proprio prendendo spunto dall’odierna pagina evangelica il Santo Padre, nell’omelia – pronunciata anche sta volta per buona parte a braccio – invita i giovani a brillare come brillò Gesù sul monte.

“Gesù si trasfigura – spiega il Papa – e, come dice il testo biblico, ‘il suo volto brillò come il sole’. Egli aveva da poco annunciato la sua passione e la morte di croce, frantumando così l’immagine di un Messia potente e mondano, e deludendo le attese dei discepoli. Ora, proprio per aiutarli ad accogliere il progetto d’amore di Dio, che giunge alla gloria per la via della croce, Gesù prende tre di loro, Pietro, Giacomo e Giovanni, li conduce sul monte e si trasfigura”.

“Cari giovani – ammonisce Francesco – anche noi oggi abbiamo bisogno i luce per sopravvivere alle tenebre della vita, per affrontarle. Non diventiamo luminosi quando ci mettiamo sotto i riflettori, quando esibiamo un’immagine perfetta e ci sentiamo forti e vincenti. No. Noi brilliamo quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui, perché questa è la vera bellezza che risplende: una vita che rischia per amore”. Quindi un altro monito: “Non vi ingannate – aggiunge a braccio -. Tu sarai luce il giorno che farai opere d’amore ma per fare questo non serve egoismo”.

Bergoglio riflette poi su un altro verbo:  è ascoltare. “Sul monte, una nube luminosa copre i discepoli e la voce del Padre indica che Gesù è il Figlio amato. Il comando che il Padre consegna è semplice e diretto: ‘Ascoltatelo’. È tutto qui: tutto quello che c’è da fare nella vita cristiana sta in questa parola, l’ultima che il Padre pronuncia nel Vangelo di Matteo: ascoltatelo”. “Qui sta il segreto – aggiunge nuovamente a braccio – prendete il Vangelo e leggetelo. Gesù è amore e ci insegna la via dell’amore. Fate attenzione all’egoismo mascherato da amore, state attenti! Sembra la via esatta ma solo Gesù indica quella da seguire”.

Infine, Francesco mette l’accento su un verbo che è stato già all’attenzione dei discorsi pronunciati dal Santo Padre in questi giorni: non temere, una parola che nella Bibbia si ripete spesso. “Sono le ultime parole che Gesù pronuncia sul monte per incoraggiare i discepoli impauriti: ‘Alzatevi e non temete'”.

E, con amore, rivolgendosi ai giovani presenti a Lisbona, li sprona a lottare: “A voi, giovani, che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati; a voi, giovani, che a volte pensate di non farcela; a voi, giovani, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso; a voi, giovani, che volete cambiare il mondo e lottate per la giustizia e per la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: “Non temete!”.

“Carissimi giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirgli: non temere! Ma vi dico una cosa molto più bella: Gesù stesso ora vi guarda, Lui che vi conosce e vi legge dentro: vi guarda nel cuore, conosce le gioie le tristezze i fallimenti  vi sorride e vi ripete che Lui vi ama sempre e infinitamente.  vi dice qui, a Lisbona: non temete non abbiate paura, abbiate coraggio”, conclude il Papa, che terminato il rito annuncia il luogo della prossima Gmg: Seoul, in Corea del Sud, nel 2027. Ma prima, nel 2025, a Roma ci sarà il Giubileo dei giovani, dal 28 luglio al 3 agosto.

“Prima di dirvi la sede della quarantunesima GMG, vi rivolgo un invito. Do appuntamento ai giovani di tutto il mondo nel 2025 a Roma, per celebrare insieme il Giubileo dei giovani! Vi aspetto nel 2025 per celebrare insieme il Giubileo dei giovani. E la prossima Giornata Mondiale della Gioventù avrà luogo in Asia: sarà in Corea del Sud, a Seoul! Così, nel 2027, dal confine occidentale dell’Europa si sposterà in estremo Oriente: è questo un bel segno dell’universalità della Chiesa e del sogno di unità di cui voi siete testimoni!”, le parole del Pontefice.

I numeri della messa finale

Un milione e mezzo di fedeli, 700 Vescovi e 10mila sacerdoti sono presenti per la Giornata Mondiale della Gioventù al “Campo da Graça” di Lisbona nel Parque Tejo. Lo fanno sapere le autorità portoghesi confermando come il Presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, sia presente anche oggi e non abbia perso un solo appuntamento di questa Gmg.

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