Amatrice, sette anni dopo. Rinaldi: “La ricostruzione non è ancora partita realmente”

Roma – “La ricostruzione di Amatrice e Accumoli, purtroppo, non è ancora partita realmente. Ci sono opere di urbanizzazione ancora non realizzate: è mancata una pianificazione generale, e non è facile stabilire a che punto sia”. A sette anni dal sisma che colpì i paesi del reatino, l’assessora alle Politiche di ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, intervistata da ilfaroonline.it, fa il punto sulla situazione. Completamente ferma.

“Di fondi – ha aggiunto l’assessora – ne sono stati stanziati tantissimi. Sono state fatte ordinanza, decreti, co-finanziamenti. Ma il punto è che, nonostante ciò, i lavori non sono mai partiti. I cantieri non sono stati aperti per mille motivi. Ciò è legato in parte alla mancanza di opere di urbanizzazione, in parte – ha aggiunto – al SuperBonus 100% che ha spostato le imprese su altri territori. Stiamo lavorando per ordinare il tutto e far partire realmente la ricostruzione. I tempi? Entro il 2023 speriamo di partire con opere importanti” ha aggiunto. Per l’inizio della ricostruzione vera e propria – e dunque della sua conclusione – ci sarà ancora da attendere un bel po’”.  

E sulla sinergia della Regione Lazio con il Governo e le Istituzioni Locali, quali la Provincia ed i Comuni coinvolti, Rinaldi ha sottolineato: “Il rapporto con il Governo è franco e collaborativo. Ma anche con la Struttura commissariale ed i Comuni di Amatrice e Accumoli. Quest’ultimi in particolare li ho trovati molto delusi dall’abbandono delle Istituzioni: con loro abbiamo fatto un lavoro d’accompagnamento per far ritrovare loro la fiducia. Ed ora stiamo lavorando insieme molto bene”.

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