Europei di Volley Femminile, shock Italia: la Turchia rimonta e vince la semifinale
La Nazionale di Mazzanti domenica per il bronzo. Punta al terzo podio consecutivo in competizione
Bruxelles – Doccia gelata per la Nazionale Italiana di Volley Femminile. Le Azzurre sono state sconfitte dalla Turchia in semifinale agli Europei e dicono addio al sogno di ripetersi e vincere ancora una volta l’oro continentale, come nel 2021.
Il risultato è di 3-2 (18-25, 25-23, 15-25, 25-22, 15-6).
La Turchia adesso incontrerà la Serbia per il titolo. Le Azzurre torneranno in campo invece domenica prossima per la partita del terzo posto e per il podio continentale. La sfida sarà con l’Olanda. Puntano tuttavia al terzo podio consecutivo in competizione.
Il racconto della partita, il tabellino e le interviste (federvolley.it)
Cronaca – La formazione iniziale azzurra per la semifinale con la Turchia è la stessa che aveva iniziato il match con la Francia a Firenze. Orro in regia con Antropova opposto, Sylla e Pietrini schiacciatrici, Danesi e Lubian al centro con Fersino libero. Dall’altra parte della rete invece Santarelli sceglie l’oramai collaudato sestetto con Ozbay e Vargas in diagonale, Baladin e Karakurt martelli-ricettori, Erdem e Gunes al centro, e Orge libero. L’avvio è subito vibrante: apre i giochi Lubian in fast provocando la reazione di Baladin e il seguente attacco vincente di Pietrini. La partita sale di colpi ma l’equilibrio persiste anche quando Vargas da una parte e Antropova mettono pressione al servizio. Poi però proprio da un errore di Antropova arriva il +2 delle turche (10-12) che induce Mazzanti al primo timeout del match. La pausa produce dividendi per le azzurre che con una straordinaria Pietrini e l’ingresso di Egonu, trova la chiave di volta per scattare sul 20-17 con Santarelli costretto al timeout. Le azzurre non si fermano più e con un check per un’invasione, un turno al servizio infinito di Egonu e i muri di Danesi, scavano il solco decisivo per chiudere il primo set 25-18. La reazione delle turche arriva puntuale in avvio di secondo set: Karakurt attacca, sbaglia e riattacca mentre Antropova litiga con il muro avversario concedendo il +3 alle avversarie (3-6). Il timeout di Mazzanti non sortisce gli effetti sperati con Karakurt e compagne che toccano il +6 nonostante l’ingresso in campo di Egonu per Antropova. Il parziale viene interrotto da una parallela a tutto braccio di Egonu e da una ritrovata fiducia delle azzurre in ricezione e muro difesa. Sylla, Lubian e un murone di Danesi su Vargas consentono all’Italia di rispondere per le rime a Karakurt con la Turchia avanti 10-13. Baladin e soprattutto una scatenata Karakurt tengono le azzurre a distanza di sicurezza anche quando Egonu con un muro, un attacco e un servizio bomba poi trasformato da Lubian, riporta l’Italia 22-23. La rincorsa però non si completa quando Pietrini ha nelle mani il contrattacco del 24 pari che viene murato da un’attenta Gunes (23-25) che costa il primo set perso nell’Europeo delle azzurre. Nel terzo parziale ricambia lo spartito: Egonu, Pietrini, Sylla e le toccate a muro di Danesi, mandano fuori giri la Turchia costretta a rifugiarsi nel timeout sul 9-5. Le ragazze di Mazzanti giocano con il sacro fuoco negli occhi trascinate da una super Egonu mentre Vargas inizia a girare a vuoto (12-7). Egonu in attacco di Danesi a muro prendono in mano il match con la Turchia incapace di reagire (10-18) costretta a capitolare sotto i colpi di Lubian ed Egonu (ottimo ingresso nel giro dietro di Parrocchiale e di Antropova al servizio) nel secondo parziale con un secco 25-15. Spalle al muro le turche partono forte nel quarto set trovando i primi guizzi al servizio di Vargas a cui l’Italia risponde con Pietrini, Egonu e Sylla (5-6). L’equilibrio prosegue fino al 12-12 (splendido blockout di Pietrini) quando Egonu piazza un muro e l’attacco del +2 Italia (14-12). È il momento dello scatto con Egonu (dopo super ricezione di Fersino su Vargas), Lubian a muro e Danesi al servizio (17-13). La Turchia barcolla, prova a spegnere l’entusiasmo azzurro con il timeout ed una pipe di rara potenza di Vargas, ma l’Italia non molla un cm esaltandosi nella sfida nella sfida tra Egonu e Vargas. L’opposta cubana naturalizzata turca suona la carica mentre Karakurt pizzica la linea di fondo al servizio consentendo alla ragazze di Santarelli di trovare il 20-20. Il Palais 12 diventa una bolgia con Vargas che prende in mano le redini del match con attacchi, ace e tanta personalità rimandando il verdetto al tiebreak 22-25. Un quinto set di fuoco che la Turchia inizia meglio (5-8) presa per mano da una Melissa Vargas stratosferica e l’Italia che al cambio campo appare fuori ritmo. Le turche oramai in stato di grazia pescano l’errore in pipe di Egonu (poi sostituita da Antropova) e la murata di Gunes sulla stessa Antropova doppiando l’Italia 5-10. Le azzurre non riescono più a ritrovare il bandolo della matassa alzando bandiera bianca con il risultato finale di 6-15.
Il Tabellino – Italia-Turchia 2-3 (25-18, 23-25, 25-15, 22-25, 6-15)
Italia: Pietrini 16, Danesi 10, Antropova 4, Sylla 10, Lubian 11, Orro 1, Fersino (L). Egonu 25, Squarcini, Degradi, Bosio, Parrocchiale. N.e. Nwakalor, Omoruyi. All. Mazzanti.
Turchia: Karakurt 18, Zehra 11, Vargas 25, Baladin 7, Erdem 9, Ozbay, Iorge (L). Aykac, Sahin 1, Kalac, Aydin. N.e. Akoz, Akman, Cebecioglu. All. Santarelli.
Arbitri: Simonovic (SUI), Koutsoulas (GRE).
Durata Set: 24’, 27’, 24’, 28’, 14’.
Turchia: 3 bv, 17 bs, 11 m, 31 et.
Italia: 8 bv, 16 bs, 11 m, 30 et.
Le dichiarazioni
Davide Mazzanti – “Desideravo vedere giocare alle ragazze una partita a questo livello – ha analizzato Mazzanti al termine del match – e di questo sono fiero perché abbiamo per lunghi tratti giocato una gran pallavolo. Adesso però bisogna restare solidi perché il nostro percorso continua con una finale 3°-4° posto da giocare domenica e poi, guardando più in là, con una qualificazione olimpica che ci attende”.
Marina Lubian – “Sono contenta della prestazione – ha dichiarato la centrale azzurra – c’è rammarico per quanto accaduto nel quarto quando eravamo in controllo. In quel momento abbiamo consentito a Vargas di prendere il controllo. Di buono c’è che abbiamo dimostrato di essere una grande squadra e abbiamo mostrato tante belle cose. Siamo nel bel mezzo di un percorso e anche questa sconfitta ci insegnerà qualcosa. Adesso abbiamo ancora una partita da giocare e una medaglia da conquistare, quindi è severamente vietato mollare”.
Foto Galbiati-Rubin/FIPAV
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