Atletica, Bruni fa il record italiano nell’asta: “Tanta carica per la finale della Diamond League”
L’Azzurra salta 4,73 a Chiari. Molinarolo fa il primato personale: “Mi godo il momento”
Brescia – E’ stata una serata indimenticabile per le astiste azzurre al Meeting Cittadino di Chiari. Una piazza colma di gente ha assistito a due splendide prove storiche sia di Roberta Bruni, che di Elisa Molinarolo. Arrivate dai recenti Mondiali di Budapest, le Azzurre hanno dato spettacolo.
La Bruni ha firmato una misura storica e un altro record italiano. E’ salita a 4,73, migliorando il primato sempre suo di 4,72 avuto a Rovereto nel 2022. Un centimetro più su per sancire forma e la voglia di fare sempre meglio. Lo fa al terzo e ultimo tentativo a disposizione, strappando il prezioso pass per le Olimpiadi di Parigi. Torna a crescere l’atleta dei Carabinieri dopo aver fatto anche il primato indoor di 4,62 ad Ancona nel mese di febbraio. Al Golden Gala poi fece 4,61.
Anche Elisa Molinarolo firma una bellissima serata personale. L’Azzurra sale fino a 4,68 e aggiunge tre centimetri alla misura di 4,65 fatta a Budapest in qualificazione per la finale, del primato personale. Si sono sfidate le atlete italiane e hanno fatto vibrare la pedana.
Come riporta la nota di fidal.it ‘prima dei tre errori conclusivi della primatista Bruni a 4,80. La gara delle due migliori azzurre inizia senza problemi a 4,25, proseguono con 4,45 alla prima (Bruni con margine, Molinarolo in modo meno netto) e vanno subito a segno anche a 4,53. Si va a 4,58 con un altro bel salto di Elisa Molinarolo, mentre Roberta Bruni sceglie di passare. Quando l’asticella è a 4,63 esulta Bruni alla seconda prova, sbaglia invece due volte Molinarolo che si riserva l’ultimo tentativo a 4,68 e supera la quota’.
“Non ho parole – esclama Roberta Bruni, come diffonde fidal.it – e sapevo di valere queste misure, avevo lavorato tanto quest’anno per ottenerle nell’evento più importante, però la condizione era ottima e la gara di oggi mi dà molte certezze. Non vorrei essere polemica perché non è nel mio stile, ma spero che il record possa zittire chi mi ha criticato in modo indegno dopo i Mondiali. Sicuramente adesso farò la finale di Diamond League, tra una decina di giorni a Eugene. Il merito di questo risultato è in parte di Elisa Molinarolo: avere una rivale in casa, alle calcagna, mi porta a saltare sempre più su. Per questo ringrazio lei e il suo allenatore. E spero veramente che il prossimo anno possa anche lei andare alle Olimpiadi con il ‘minimo’ diretto (4,73, ndr)”.
“Chiari per me ha un significato speciale – fa eco Molinarolo – proprio qui era iniziata la mia seconda vita sportiva duellando con Roberta Bruni. Provare il record italiano insieme a lei, che per me è stata un mito, è la ciliegina sulla torta di una stagione emozionante. Soltanto ieri ho gareggiato a Locarno (4,58) facendo 13 salti, ero preoccupata per come stesse il mio fisico, ma la forma continua a esserci e ci godiamo il momento”.
(foto@Colombo/Fidal)
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