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Inceneritore di Santa Palomba: audizione in corso alla Pisana

14 settembre 2023 | 17:11
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Inceneritore di Santa Palomba: audizione in corso alla Pisana

Adriano Zuccalà: “Primo vero confronto istituzionale. Grave assenza del sindaco Gualtieri e dell’amministrazione di Roma Capitale”

Roma – E’ in corso l’audizione di sindaci, comitati e associazioni alla Pisana sull’inceneritore di Santa Palomba, convocata dalla X Commissione regionale “Urbanistica, politiche abitative e rifiuti”, su richiesta del capogruppo M5S Adriano Zuccalà e dalla capogruppo del Polo Progressista Alessandra Zeppieri.

“Dopo due mesi dalla nostra richiesta è stata finalmente convocata l’audizione in Commissione Rifiuti. Sono stati invitati a partecipare 23 sindaci, tra cui il primo cittadino di Roma Gualtieri, e diversi comitati e associazioni dei territori coinvolti, dalla capitale ai Castelli Romani fino al litorale. La Regione Lazio ha il dovere di ascoltare le voci delle istituzioni locali e della società civile. Auspichiamo quindi anche la presenza del Presidente Rocca”, dichiarava in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.

L’audizione, aggiorna Zuccalà è il “Primo vero confronto istituzionale”. Ma è “grave l’ assenza del sindaco Gualtieri e dell’Amministrazione di Roma Capitale”.

Zuccalà: “Un grido d’allarme unanime. Il progetto dell’inceneritore è dannoso”

“Quello di oggi è stato il primo confronto istituzionale sul progetto dell’inceneritore di Santa Palomba, eppure il sindaco Gualtieri non si è presentato, non ha inviato nessun delegato e non ha avuto neanche il garbo di rispondere alla convocazione. Un atto grave, che dimostra l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni regionali e locali e l’ennesima occasione persa di confronto con la società civile”.

Lo dichiara in una nota il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà al termine dell’audizione sull’inceneritore di Santa Palomba convocata dalla X Commissione regionale “Urbanistica, politiche abitative e rifiuti” su richiesta da Zuccalà e della capogruppo del Polo Progressista Alessandra Zeppieri. Hanno partecipato sindaci, assessori, comitati e associazioni dei territori coinvolti, dai Municipi di Roma ai Castelli Romani fino al litorale. Grande assente l’amministrazione capitolina.

“Quello che abbiamo ascoltato in Commissione – spiega il Capogruppo – è stato un grido d’allarme unanime: il progetto dell’inceneritore di Santa Palomba non serve, è dannoso per la salute umana e ambientale e mette a repentaglio le risorse idriche e le imprese agricole del territorio. I dati riportati nel piano rifiuti regionale, attualmente in vigore, confermati dal piano rifiuti di Roma del commissario Gualtieri, prevedono il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata in tutta la regione nel 2025 e 300mila tonnellate di residuo da incenerire. L’unico impianto esistente di incenerimento nella Regione Lazio è già autorizzato per il trattamento di 400mila tonnellate di rifiuti, quindi un nuovo inceneritore a Santa Palomba non serve a nulla, anche perché non entrerebbe in funzione prima del 2026.

Perché i comuni della provincia di Roma e dei Castelli Romani, città che hanno investito in questi anni nella raccolta differenziata raggiungendo ottimi traguardi, devono pagare l’incapacità della Giunta capitolina di gestire il ciclo dei rifiuti? A chiederlo non siamo solo noi del Movimento 5 Stelle, ma sono tutti i sindaci auditi oggi in Commissione, di ogni colore politico.

A favore del progetto dell’inceneritore è rimasto soltanto il sindaco di Roma, che non solo ha abbandonato la capitale ai cumuli di rifiuti e al degrado senza alcuna soluzione all’emergenza in corso, ma che ha usato l’ambientalismo come tema da campagna elettorale, sconfessando poi il suo stesso partito e strizzando l’occhio al governo Meloni.

Noi non ci stiamo a questi giochetti politici. Noi siamo al fianco dei sindaci, dei comitati e delle associazioni che difendono il loro territorio e la salute pubblica. Chiediamo che la Regione Lazio prenda una posizione chiara e netta contro il progetto dell’inceneritore e si apra un tavolo interistituzionale per affrontare la questione rifiuti mettendo al centro il benessere delle comunità e un futuro sostenibile”.

Legambiente: “Si realizzino impianti per gestire l’economia circolare”

Si è tenuta la commissione di consiglio regionale, con all’ordine de giorno la discussione sul progetto di inceneritore di Roma a Santa Palomba. Tra gli auditi Legambiente, insieme a sindaci, amministratori, cittadinanza, associazionismo e reti territoriali.

“Siamo tornati a esprimere anche in Regione la nostra totale contrarietà sul progetto di un impianto di incenerimento – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio presente in commissione – che condannerebbe Roma a un gravissimo ritorno al passato e a produrre settecentomila tonnellate di indifferenziata ogni anno per oltre trent’anni, senza poter diventare virtuosa nella raccolta, con la necessità di alimentare i forni di termovalorizzazione. Ci sono invece sei filiere da attivare nella Capitale, con impianti per gestire e riciclare rifiuti che oggi sono considerati indifferenziati: il tessile, i prodotti assorbenti, i RAEE, le terre di spazzamento, i rifiuti edili, il riciclo chimico delle plastiche miste. Queste, insieme ai biodigestori per l’organico, all’estensione a tutto il territorio del porta a porta, all’attuazione della tariffa puntuale, alla moltiplicazione delle isole ecologiche per gli ingombranti, sono le chiavi per generare una gestione dei rifiuti virtuosa a Roma e nel Lazio, impedendo ogni necessità di bruciare rifiuti”.

Legambiente insieme alla CGIL a luglio 2022, ha infatti pubblicato il documento “Capitale Circolare” con il quale la più diffusa associazione ambientalista regionale e il maggiore dei sindacati, raccontavano e dimostravano numeri alla mano, tutte le possibilità per attivare filiere virtuose nel riciclo dei materiali che renderebbero del tutto inutile il mega inceneritore roma

(Il Faro online)