Biathlon, Wierer: “Pronta per la nuova stagione. E sogno le Olimpiadi in casa”
La due volte vincitrice della Coppa del Mondo guarda al futuro: “Diventare mamma e post carriera”
Milano – La regina del Biathlon Dorothea Wierer, 33 anni compiuti lo scorso 3 aprile, resta la fuoriclasse che è riuscita nell’intento di rendere più conosciuto e ‘attraente’ il mondo del biathlon. Sguardo magnetico, occhi azzurri, la campionessa è pronta per una nuova stagione da protagonista. La due volte vincitrice della Coppa del Mondo ha dimostrato anche nella scorsa stagione di poter ancora lottare per podi e vittorie, decidendo di proseguire la carriera almeno per un altro anno o magari due, perché il sogno di gareggiare alle Olimpiadi di casa di Milano-Cortina 2026 è sempre con lei.
Tornando poi alla scorsa stagione la Wierer ha detto: “La scorsa stagione è stata una sorpresa anche per me in quanto ho conquistato ancora tanti podi e vittorie e questo mi ha dato tanta fiducia per continuare. La stagione che sta per arrivare mi vedrà pronta e cercherò di dare il massimo come sempre ma il biathlon è uno sport con molte incognite e quindi vedremo”, ha spiegato la regina del biathlon che oltre ai Giochi ha un altro grande desiderio. “Sicuramente è un mio sogno diventare mamma, ma da atleta per me ora non è possibile e quindi vedremo quando deciderò di smettere con le gare quello sarà il mio obbiettivo. Oltre a diventare mamma ho anche altri sogni per il mio post carriera e sto già lavorando anche per quello e potrò contare anche sul supporto del mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle e questo mi è di stimolo”.
Ricomincia la nuova stagione e per un’atleta che ha vinto tutto è necessario trovare nuovi stimoli. “Eh sì…siamo a una nuova stagione…e siamo a più di 10 stagioni di Coppa del Mondo e trovare gli stimoli giusti è sempre più tosta, ma con l’arrivo delle gare tutto sarà più facile”, ha spiegato Dorothea Wierer che si sta preparando al meglio. “Siamo nel periodo di fine preparazione e rifinitura del lavoro svolto durante l’estate. Adesso si comincia a cercare la neve sui ghiacciai per rimettersi sugli sci e a fine mese andremo in Scandinavia per preparare l’apertura della Coppa in Svezia. La mia giornata tipo si sviluppa su un allenamento mattutino con, di solito, anche la sessione al poligono altre al lavoro organico e un’altra il pomeriggio sempre organico o in palestra –ha raccontato la campionessa di Brunico-. In mezzo cerco di riposare e se necessario fare una seduta dal fisioterapista; nello sport professionistico e soprattutto nella mia disciplina, il riposo è fondamentale e i ritmi serrati rendono necessario identificare le tecnologie migliori per massimizzare l’efficacia del poco tempo dedicato al recupero. Il tempo per la vita “normale” è molto poco ma cerco di ritagliare dei tempi per me in famiglia”.
Anche la Wierer come il campione del fondo azzurro Federico Pellegrino si affida ad una azienda all’avanguardia per gli atleti di alto livello come Starpool. “Sì loro sono fortissimi in questo settore e sono felice di poter utilizzare i loro prodotti per il mio recupero psicofisico. A casa ho realizzato insieme a loro una vera e propria Recovery Station con Zerobody Dry Float, che utilizzo per il recupero muscolare tra una sessione di allenamento e l’altra, e una bellissima sauna finlandese che mi permette di tenere costantemente allenato il sistema cardio-circolatorio. E non nascondo che in inverno, quando fuori fa freddissimo, diventa un luogo speciale dove rigenerarmi e riscaldarmi anche nei periodi di pausa!”.
La tre volte campionessa mondiale a livello individuale (più una volta in staffetta femminile), due volte vincitrice della Coppa del Mondo di biathlon, è stata la terza atleta di sempre ad aver ottenuto un successo in tutti i sette formati di gara del biathlon, dopo i francesi Martin Fourcade e Marie Dorin. “Quale è la più grande gioia della mia carriera e quale il più grande rimpianto? Sicuramente per me il Mondiale del 2020 con le vittorie in Casa ad Anterselva, oltre alle medaglie olimpiche sono le gioie, mentre come rimpianto non mi viene in mente adesso, ma ci sono stati tanti momenti dove non sono riuscita a vincere per fattori esterni, ma questo fa parte del mio sport”, ha concluso la Wierer.
(Adnkronos)(foto@fisi.org)
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