Idf nega l’attacco sul corridoio umanitario: “Fake news di Hamas”. La Cina accusa: “Israele va oltre autodifesa”
Tel Aviv – Mentre Israele si prepara a un nuovo e massiccio “attacco integrato e coordinato via aria, mare e terra” nella Striscia di Gaza, ha annunciato che ha aperto un nuovo corridoio umanitario a Gaza secondo le ultime news di oggi, domenica 15 ottobre 2023.
Israele fa sapere comunque che avvierà “operazioni militari significative” nella Striscia di Gaza solo una volta che i civili se ne saranno andati (leggi qui).
Idf: operazioni significative dopo l’evacuazione dei civili
L’esercito israeliano ha dichiarato che i preparativi per un “attacco integrato e coordinato dall’aria, dal mare e dalla terra” contro la Striscia di Gaza, governata da Hamas, sono in fase di completamento. La minaccia di un’invasione di terra incombe da quando, una settimana fa, i combattenti di Hamas hanno lanciato migliaia di razzi verso Israele, hanno violato le difese di confine e si sono scatenati nelle comunità del sud di Israele che ha quindi isolato lo stretto territorio palestinese sul Mar Mediterraneo e ha bloccato l’ingresso di cibo, carburante, acqua e medicinali.
Israele ha comunque avvisato che avvierà “operazioni militari significative” a Gaza una volta che vedrà che i civili se ne saranno andati. Lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). “La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l’area”, ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus aggiungendo: “E’ davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore”.
Nuovo corridoio umanitario a Gaza
Israele ha annunciato l’apertura di un nuovo corridoio umanitario a Gaza, rendendo noto che non attaccherà la zona intorno a Salah al-Din Road dalle 10 alle 13 ora locale (dalle 9 alle 12 ora italiana). Lo riferisce il Jerusalem Post.
Israele nega attacco su corridoio umanitario: “Ffake news di Hamas”
L’esercito israeliano ha fermamente smentito che le sue forze avrebbero colpito un corridoio per l’evacuazione dei palestinesi dal nord della Striscia di Gaza. “E’ una notizia falsa”, ha dichiarato il portavoce, Daniel Hagari, durante una conferenza stampa.
“Chi fa un uso cinico dei propri cittadini usandoli come scudi umani è Hamas”, ha aggiunto Hagari, secondo cui l’organizzazione islamista palestinese sta diffondendo nel mondo “fake news manipolative”.
Domani evacuazione dei cittadini Usa da Israele via mare
Inizierà domani l’evacuazione via mare da Israele dei cittadini americani. Lo ha annunciato l’ambasciata statunitense nello Stato ebraico, precisando che le operazioni scatteranno alle 8 del mattino ora locale (le 7 in Italia) da Haifa verso Cipro. Gli Stati Uniti stanno anche preparando dei voli per chi intende lasciare il Paese mentre sembra avvicinarsi l’inizio delle operazioni di terra nella Striscia di Gaza.
L’esercito israeliano si prepara a invadere la Striscia di Gaza “nei prossimi giorni” con “decine di migliaia di soldati”. Lo ha reso noto il New York Times, citando tre ufficiali delle forze armare di Tel Aviv, secondo i quali l’obiettivo dell’attacco è prendere il controllo della Striscia e “spazzare via” la leadership politica e militare di Hamas sull’enclave. Si tratterebbe della più grande operazione di terra condotta da Israele dalla guerra in Libano del 2006.
Ucciso un altro comandante di Hamas
Intanto le forze armate israeliane hanno rivendicato l’uccisione in un raid a Gaza di Bilal al-Qadr, il comandante dell’unità di Khan Younis della Nukhba, reparto di elite di Hamas. Lo riporta il Jerusalem Post, precisando che l’operazione è stata diretta dallo Shin Bet e che al-Qadr è ritenuto responsabile per l’infiltrazione il 7 ottobre a Nirim e Nir Oz e delle successivi stragi nei due kibbutz meridionali. Ieri le forze israeliane avevano rivendicato l’uccisione di altri due alti esponenti di Hamas che hanno avuto un ruolo di primo piano nei massacri, Abu Murad e Ali Qadi.
Ieri le forze militari israeliane avevano rivendicato l’uccisione di Ali Muhammad Al Qadi (o Qadhi), il comandante “del disumano massacro” di sabato 7 ottobre contro Israele. Le forze israeliane hanno diffuso le immagini in bianco e nero del bombardamento, da parte di un drone, del sito in cui si sarebbe trovato al Qadi.
Israele: molti ostaggi tenuti sotto terra a Gaza
“La maggior parte degli ostaggi sono tenuti sotto terra in varie località” della Striscia di Gaza, ha riferito inoltre alla Cnn Conricus, precisando che la priorità dello Stato ebraico è salvare le persone sequestrate nonostante le difficoltà legate ai combattimenti in un’area urbana densamente popolata.
“E’ estremamente difficile per qualsiasi esercito moderno combattere in un’area urbana così densamente popolata”, ha affermato Conricus, spiegando che “sappiamo che Hamas dispone di un’elaborata rete di tunnel sia per scopi difensivi che offensivi, che sicuramente aumenta la complessità dei combattimenti, ma siamo preparati per questo”. “I combattimenti saranno lenti. I progressi saranno lenti e noi saremo cauti, ma siamo molto determinati a trovare i terroristi di Hamas che attualmente si nascondono dietro i nostri civili nel sistema di tunnel di cui dispongono”, ha aggiunto.
Attacco dal Libano contro Israele, Hezbollah rivendica
Un uomo di 40 anni è stato ucciso da un razzo anti tank partito dal Libano che ha colpito l’insediamento israeliano di Shtoula, lunga la Blue Line. Lo ha riferito Haaretz, secondo cui altre quattro persone sono rimaste ferite. Intanto Al Jazeera h
Nel frattempo le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato in Cisgiordania 330 palestinesi ricercati, tra cui 190 sospetti affiliati a Hamas, dallo scorso 7 ottobre, giorno dell’attacco nei kibbutz meridionali dello Stato ebraico. Lo ha annunciato l’esercito di Tel Aviv, precisando che la notte scorsa sono stati arrestati 33 membri di Hamas.
La Cina accusa: “Israele va oltre autodifesa”
Le azioni di Israele a Gaza sono andate “oltre l’ambito dell’autodifesa” e il governo di Tel Aviv deve “cessare la punizione collettiva degli abitanti di Gaza”, ha dichiarato dal canto suo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante un colloquio telefonico ieri con il suo omologo saudita, il principe Faisal bin Farhan. Wang, riporta oggi una nota del ministero degli Esteri di Pechino, ha auspicato che “tutte le parti agiscano per non aggravare la situazione e tornino al tavolo delle trattative il prima possibile”.
Il bilancio delle vittime
Intanto sale ancora il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza dopo le operazioni israeliane seguite all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, si contano finora almeno 2.329 morti e 9.042 feriti. (fonte Adnkronos)