Olimpiadi 2026, studio di fattibilità tra Governo e Torino per la pista di bob
Il Presidente della Regione Piemonte: “In accordo con Abodi per una relazione dettagliata entro i tempi olimpici”
Roma – Nelle prossime ore verrà inviato a Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino lo studio di fattibilità sulla pista pe il bob, lo slittino e lo skeleton di Cesana per le Olimpiadi del 2026 e lunedì la documentazione sarà trasmessa al governo italiano.
Lo ha annunciato il presidente della Regione Alberto Cirio, a margine della presentazione della stagione sciistica della Via Lattea.
“Abbiamo un accordo con il ministro Abodi che ha chiesto di avere questa relazione dettagliata che attualizza quella che già era in suo possesso – ha spiegato Cirio – È un lavoro che sta svolgendo la Fondazione XX marzo (incaricata della gestione degli impianti sportivi dei Giochi di Torino 2006, ndr) attraverso tecnici estremamente competenti. Inoltre abbiamo raccolto la disponibilità del rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco che, sulla base dello studio della Fondazione XX marzo. preparerà una relazione aggiuntiva, per arrivare con un documento più completo possibile”.
Lo studio della Fondazione attesterà la fattibilità dell’ammodernamento della pista di Cesana “nei tempi e nei termini stabiliti dal Cio, che chiede che entro un anno l’impianto sia pronto per i test pre-olimpici”.
Per quanto riguarda l’impegno economico, “la nostra proposta ha un vantaggio enorme, all’interno degli stanziamenti decisi dal governo – ha detto Cirio – ma nel caso fosse necessario aggiungere delle risorse, Comune e Regione faranno la loro parte con fondi europei attestati e dedicati”.
Il Sindaco di Milano: “Non ci sono margini per la ridistribuzione delle gare”
Nessuna ridistribuzione delle gare, come chiesto ieri dal governatore del Veneto Luca Zaia, ma la necessità di lavorare per trovare una soluzione alla questione budello che sia economica e non politica.
A dirlo il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine del “Il Verde e il Blu Festival” che si sta svolgendo nel capoluogo lombardo.
“Non credo ci siano margini (per redistribuire le gare delle Olimpiadi come chiesto da Zaia, ndr). Per quanto riguarda Milano è tutta roba realizzata da privati. Cosa facciamo, rinunciamo agli investimenti dei privati? Questo è il momento di tenere giù la testa e andare avanti” ha detto Sala.
Riguardo alla questione della pista di bob che non sorgerà a Cortina, invece, il sindaco è chiaro. “Ieri ho chiamato il sindaco di Cortina per dirgli che mi dispiace, quando si è lanciata l’idea del bob a Cortina tutti sapevamo delle delicatezze della cosa ma tutti abbiamo detto proviamoci – ha spiegato -. Io sono solidale con loro, Cortina non c’entra nulla, e mi sento responsabile che quella è stata una decisione collettiva all’inizio. A questo punto il buonsenso ci fa dire che non si può fare, dove mandarlo? Io avrei un solo criterio, cioè dove costa meno e c’è meno impatto ambientale”. In merito alla proposta di Tajani di portare la pista a Torino Sala ha risposto. “Non vorrei che fosse una decisione politicizzata un’altra volta e, diciamoci la verità, il rischio c’è. Uno smacco per Milano e la Lombardia? Ma no, non cambia granché tanto doveva essere in Veneto. Cerchiamo di essere concreti” ha concluso il sindaco.
(Ansa)
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