Abusi sessuali e di potere sulle suore: padre Rupnik a processo

27 ottobre 2023 | 15:25
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Abusi sessuali e di potere sulle suore: padre Rupnik a processo

Il Papa ha chiesto al Dicastero per la Dottrina della Fede di esaminare il caso e ha deciso di derogare alla prescrizione per consentire lo svolgimento di un processo

Città del Vaticano – Dopo mesi di silenzio, Papa Francesco prende in mano la situazione e chiede “al Dicastero per la Dottrina della Fede di esaminare il caso” legato all’ex gesuita padre Ivan Rupnik, famoso nel mondo per i suoi mosaici, denunciato per abusi su diverse suore, “e ha deciso di derogare alla prescrizione per consentire lo svolgimento di un processo”.

Lo fa sapere, in una nota, la Santa Sede, precisando che “nel mese di settembre la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha segnalato al Papa gravi problemi nella gestione del caso di padre Marko Rupnik e la mancanza di vicinanza alle vittime”. Da qui la decisione del Pontefice: “Il Papa è fermamente convinto che se c’è una cosa che la Chiesa deve imparare dal Sinodo è ascoltare con attenzione e compassione coloro che soffrono, soprattutto coloro che si sentono emarginati dalla Chiesa”, concludono da Oltretevere, dove la questione ha tenuto banco anche sui tavoli del Sinodo.

Le accuse di abusi sulle suore per padre Rupnik, il mosaicista sloveno espulso dalla Compagnia di Gesù, coprono un arco temporale di oltre trent’anni. Ci fu un’indagine interna all’Ordine religioso che attestò la credibilità delle accuse, tanto da imporre misure restrittive a Rupnik e la consegna di un dossier alla Congregazione per la Dottrina della fede, che chiese ai gesuiti di istituire un processo amministrativo penale.

Il verdetto del procedimento, arrivato nel gennaio 2020, fu di colpevolezza per cui nel maggio successivo la Congregazione stabilì che Rupnik si trovava in stato di scomunica latae sententiae. La scomunica però venne revocata nello stesso mese da un altro decreto della Congregazione dopo che Rupnik aveva ammesso i fatti e chiesto perdono. A Rupnik furono imposte restrizioni amministrative per tre anni, che tuttavia non gli impedirono di continuare la sua attività pubblica e di ricevere riconoscimenti. Intanto le accuse di “abusi sessuali e di potere” da parte di molte suore nei confronti di Rupnik non si fermarono. Al momento, padre Rupnik è incorporato nella diocesi di Capodistria.

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