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Ostia, “pizzicato” con una sigaretta “imbottita” di hashish: denunciato 18enne

3 novembre 2023 | 12:19
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Ostia, “pizzicato” con una sigaretta “imbottita” di hashish: denunciato 18enne
Ostia, “pizzicato” con una sigaretta “imbottita” di hashish: denunciato 18enne
Ostia, “pizzicato” con una sigaretta “imbottita” di hashish: denunciato 18enne

Controlli dei carabinieri a raffica: attenzione massima per le fermate della Roma Lido

Ostia – Negli ultimi giorni, i Carabinieri della Compagnia di ostia hanno eseguito una serie di controlli sul litorale, in particolar modo attenzionando le aree in prossimità delle fermate metropolitane della linea “MetroMare – Roma Lido” per rafforzare la percezione di sicurezza nelle ore di maggiore affluenza di persone.

Complessivamente i Carabinieri hanno identificato 718 persone e eseguito verifiche su 94 veicoli e all’interno di 17 esercizi commerciali.

Nel corso dell’attività sono state denunciate 5 persone: un 33enne romano per l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità; un 18enne romano per possesso di una sigaretta “imbottita” di hashish; un 41enne romano, senza fissa dimora, che, per eludere gli accertamenti dei Carabinieri, ha fornito loro false generalità per evitare di essere scoperto che guidava la sua auto con patente revocata; un 34enne romano per possesso di 20 g di marijuana e 4 di hashish; un 33enne della Bielorussia, senza fissa dimora, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione in caserma per reati contro il patrimonio, notato aggirarsi tra le auto in sosta in piazzale della Stazione e, fermato per un controllo, trovato in possesso di alcuni arnesi da scasso risultati rubati da un’autovettura parcheggiata poco distante.

I Carabinieri di ostia hanno anche sanzionato amministrativamente e segnalato al Prefetto 6 giovani trovati in possesso di modica quantità di sostanze stupefacenti, per uso personale, e segnalato un cittadino del Bangladesh all’Ufficio Immigrazione di Roma, poiché risultato irregolare sul territorio nazionale.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.