Maltrattamenti: in attesa del “braccialetto” stalkerizza la compagna, arrestato l’uomo che sfidava la legge

5 novembre 2023 | 13:30
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Maltrattamenti: in attesa del “braccialetto” stalkerizza la compagna, arrestato l’uomo che sfidava la legge

Il caso ha messo in luce una criticità del sistema di sicurezza: i tempi di applicazione del braccialetto elettronico, previsti contrattualmente entro 4 giorni, possono rendere l’indagato più pericoloso.

Tivoli, 28 ottobre 2023 – Gli agenti del Commissariato distaccato di Polizia Tivoli – Guidonia, specializzati nella violenza di genere e minori, hanno arrestato un 31enne, cittadino romeno residente a Guidonia Montecelio. L’uomo, già noto alle autorità per precedenti legati a reati di stalking e porto illegale di armi, è accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.

L’uomo ha costretto l’ex compagna a subire la sua presenza entrando in casa facendovi ingresso con prepotenza e dopo essersi presentato sul posto in compagnia di un suo amico, imponendole anche la consegna di denaro. L’uomo, poi, contravvenendo ai divieti, ha continuato a contattarla telefonicamente e tramite Whatsapp, insistendo per incontrarla, dicendole che non avrebbe mai rinunciato a lei, che non poteva vivere senza di lei e che si sarebbe tranquillamente tagliato il “braccialetto elettronico” pur di vederla.

Maltrattamenti, il contesto dell’arresto

L’arresto è il culmine di un processo che ha visto gli agenti del Commissariato Tiburtino impegnati in prima linea. Già il 28 ottobre, in esecuzione di un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica, era stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla parte offesa. Nonostante ciò, l’indagato ha violato gli obblighi imposti, aggravando la sua posizione.

Le criticità evidenziate

Il caso ha messo in luce una criticità del sistema di sicurezza: i tempi di applicazione del braccialetto elettronico, previsti contrattualmente entro 4 giorni, possono rendere l’indagato più pericoloso. L’uomo, consapevole del divieto di avvicinamento e dell’imminente applicazione del dispositivo, ha esercitato ulteriori pressioni sulla vittima, sfidando le misure imposte.

La risposta delle autorità

La rapidità e l’efficacia dell’intervento delle autorità competenti, sotto la direzione dei Magistrati della Procura della Repubblica di Tivoli, hanno permesso di porre in essere una nuova misura cautelare nei confronti dell’indagato, considerata l’unica adeguata a fronteggiare la situazione. Questo episodio dimostra l’importanza della tempestività di azione e della specializzazione di ogni segmento istituzionale nel contrasto alla violenza sulle donne. Si evidenzia anche la necessità di una revisione del sistema di applicazione dei dispositivi di sicurezza, in modo da garantire una protezione immediata e più efficace alle vittime.

Maltrattamenti, il ruolo della comunità

Il caso di maltrattamenti è emerso anche grazie all’intervento dei vicini di casa della vittima, che non hanno esitato a contattare le forze dell’ordine. Un chiaro esempio di come la comunità possa e debba svolgere un ruolo attivo nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.

L’arresto dell’uomo rappresenta un segnale forte contro la violenza di genere e sottolinea l’urgenza di interventi normativi e operativi che possano ridurre i tempi di applicazione delle misure di protezione, assicurando così una maggiore sicurezza per le vittime.

Nel rispetto dei diritti dell’indagato, si ricorda il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.