Billie Jean King Cup, sfuma il sogno del Trofeo: l’Italia perde con il Canada

12 novembre 2023 | 19:58
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Billie Jean King Cup, sfuma il sogno del Trofeo: l’Italia perde con il Canada

Le Azzurre escono sconfitte in finale, ma disegnano un cammino storico

Siviglia – Sfuma il sogno di vincere la Billie Jean King Cup da parte delle Azzurre a Siviglia. L’Italia oggi pomeriggio ha ceduto al Canada per 2-0. Resta la straordinaria avventura del tennis femminile tricolore che ha centrato una splendida finale, dopo un esaltante cammino.

Il racconto della gara (fitp.it)

Nel primo singolare Martina Trevisann.43 WTA, ha ceduto 75 63, in poco più di un’ora e tre quarti di gioco, Marina Stakusic, n.258. L’azzurra ha pagato pesantemente la tensione contro un’avversaria giovane e con poco o nulla da perdere. Troppi per Martin 34 errori gratuiti – la maggior parte con il suo colpo migliore, il diritto – a fronte di soli 15 vincenti. Per la canadese un solo vincente in più, 16, ma tanti gratuiti in meno, 20.

Jasmine Paolini, n.30 WTA, ha invece ceduto 62 63, in un’ora e 39 minuti di partita, ad una Leylah Fernandez, n.34 WTA, versione extra-lusso. La 21enne di Montreal ha messo a referto più del doppio dei vincenti, 23 contro 10, ed ha commesso quasi la metà degli errori gratuiti, 16 contro 27. Ma comunque il punteggio è forse un po’ troppo severo per quanto visto in campo.

Il Canada si conferma dunque “bestia nera” per l’Italia: quello odierno è stato il quarto successo in cinque confronti. Il team nordamericano si era imposto anche nei round robin delle Finals dello scorso anno a Glasgow mentre le atre due vittorie erano datate Perth 1971 ed Ancona 1995. L’unico successo tricolore è datato invece 1984, al primo turno della competizione disputata a San Paolo, in Brasile (all’epoca si giocava in sede unica).

TREVISAN SI FA SORPRENDERE DA STAKUSIC

Il match. Nella loro prima sfida a scattare meglio dai blocchi è la 18enne canadese che nel primo set strappa la battuta all’azzurra già nel secondo gioco (alla seconda palla utile) e vola sul 3-0. Nel quarto game Martina recupera da 0-30 e con quattro punti consecutivi entra finalmente in partita (3-1), anche se la tensione è ancora tanta. Sembra invece giocare con la testa libera Stakusic (4-1) i cui colpi potenti vanno a segno un po’ troppo spesso (in ottica tricolore…).

Nel settimo gioco, però, con un doppio fallo la canadese concede il contro-break (4-3) e poco dopo Trevisan, che verticalizza ogni volta che può, la riagguanta sul 4 pari. Con un diritto lungolinea spaziale la 30enne mancina di Firenze si procura due palle per prendere un break di vantaggio che Marina le consegna con un gratuito di diritto (5-4). Dopo quattro game vinti consecutivamente, però, Trevisan si complica nuovamente la vita: va sotto 0-40, con un rovescio incrociato stretto annulla la prima palla-break ma poi capitola (5-5). Stakusic rimette la testa avanti (6-5), Martina torna a fare un po’ troppi regali, soprattutto con il diritto: e proprio con due errori con il suo colpo migliore l’azzurra consegna il 7-5 al Canada.

Trevisan prova a reagire prendendo un break di vantaggio in avvio di secondo parziale. Stakusic però se lo riprende immediatamente con la complicità di un nastro molto canadese (1-1). La canadese, in trance agonistica, strappa ancora la battuta a Martina nel quarto gioco (3-1). Quando però il colpo migliore di Trevisan funziona ecco che arriva il contro-break, siglato da un diritto lungolinea di Martina (3-2).

Per l’azzurra è una giornata di passione perché con un errore, l’ennesimo di diritto, stravolta incrociato, manda di nuovo avanti di un break la canadese (4-2). Con un rovescio lungolinea da campionessa consumata Stakusic sale 5-2. Nell’ottavo gioco Trevisan annulla ben 4 match-point all’avversaria (tre dei quali per merito suo) e poi accorcia le distanze alla prima opportunità (5-3) con una volée vincente. Ma la canadese non si demoralizza, anzi: infila quattro punti consecutivi e sigla in 6-3 con un diritto inside-out. Brava lei, ma questa non è la vera Martina.

FERNANDEZ TROPPO “ON FIRE” PER PAOLINI

Il match. La 21enne di Montreal aveva vinto in due set entrambi i precedenti con la giocatrice toscana, disputati al primo turno di Abu Dhabi nel 2021 ed al primo turno delle qualificazioni di Doha quest’anno. La partenza di Jasmine non è delle migliori: l’azzurra offre due palle-break già nel gioco d’apertura del primo set: annulla la prima ma non la seconda (1-0). In quello successivo Leylah si complica la vita da 40-0, offre una chance per il contro-break alla tennista toscana ma poi sale 2-0. Paolini, però, prova a reagire e nel quarto gioco, su un rovescio sotterrato in rete da Ferdandez, rimette le cose in parità (2-2).

Per poco, però, perché un errore di diritto costa alla 27enne di Castelnuovo di Garfagnana un nuovo break (3-2), mentre la 21enne di Montreal stavolta conferma il vantaggio (4-2). Leylah si apre angoli estremi creando spazi grandi, troppo grandi da coprire. E anticipando i colpi che di più non si può spolvera un po’ tutte le righe. Nel settimo gioco Jasmine non concretizza un vantaggio di 40-15 ed i break a favore della canadese diventano due (5-2). Poco dopo, al terzo set-point, Fernandez sigla il 6-2 grazie ad un errore di diritto di Paolini.

Dopo quattro game di fila conquistati dalla sua avversaria, Jasmine interrompe l’emorragia nel gioco d’avvio della seconda frazione. Ma nel terzo (il più lungo del match, durato 16 punti) torna a cedere la battuta dopo essere stata avanti 40-0. Perché la convinzione fa tutta la differenza del mondo e la Paolini di oggi avverte la pressione come un macigno. Con un diritto in contropiede la canadese cancella la chance del contro-break nel quarto game e sale 3-1. Sbuffa, si arrabbia Jasmine: risale da 15-40 e prova a restare in scia (3-2).

Il problema grosso è che Fernandez non molla (4-2) e nel settimo gioco il doppio fallo con il quale Jasmine concede a zero la battuta (5-2) è emblematico di una giornata storta che la metà basta. Paolini trova comunque la determinazione per riprendersi uno dei due break (5-3) ma Fernandez ha voglia di chiudere: con un diritto anomalo in risposta si prende il match-point e con il passante di rovescio incrociato chiude 6-3 regalando il primo trionfo al suo Canada. Brave loro, ma le azzurre salutano queste Finals a testa altissima.

Foto Tullio Puglia – FITP