Roma-Lido, l’ira del comitato pendolari: “La pazienza è finita. Non chiamatela Metromare”

Sullo stop serale della linea, il Comitato sostiene: ” Tutto è ferma. L’ opera di cambio della linea aerea neppure è iniziata”
Ostia, 13 novembre- “Inizia male anche questa settimana sulla Roma Lido. Per favore e per pudore non chiamatela Metromare, che di metro ha solo alcuni vecchi treni CAF300, che giravano già nel 2004-2008 sulla Metro A”
Inizia così la comunicazione dei pendolari della Roma-Lido che spiegano: “Nei weekend ,come sabato e domenica scorsi, quando i passeggeri sono un terzo di quelli infrasettimanali Generando comunque ritardi in catena, si forzano di fare anche una corsa ogni 22 minuti, magari alle 6.30 dei sabati o alle 7.30 delle domeniche. Lo scopo primario non è dare un servizio quando, magari come negli orari morti di quelle giornate festive, non è richiesto dai passeggeri; lo scopo è giustificare i 50 milioni/anno che chiedono alla Regione, già solo per il dis-servizi assicurati sulle ferrovie Roma Lido e Roma Nord”.
“Sabato 11 novembre Cotral – spiega il Comitato – ha messo in linea corse alla qualunque, persino corse straordinarie aggiuntive (ben 12), che non riescono a fare nei giorni feriali ordinari- il comitato arriva al dunque, raccontando gli avvenimenti dell’appena concluso weekend- hanno raggiunto il limite Sabato sera. In linea c’erano i soliti sistematici ritardi in partenza, che si sono trascinati fino a sera, quando le penultime partenze sono andate oltre l’orario di fine servizio delle 23.30, raccogliendo gli ultimi pendolari disperati per riportarli a casa. Ma le ultime partenze previste nell’orario ufficiale addirittura sono finite “fuori orario” viaggiando, ovviamente vuote- i pendolari non si presentano certo nelle stazioni ad orario di fine servizio superato da quarti d’ora: da Colombo l’ultima corsa è partita e alle 23.52 e da Roma PSP a mezzanotte, mezz’ora oltre la fine del servizio.”
Lo stop serale della Metromare
Già da tempo si discute sull’interruzione della ferrovia Roma-Lido dopo le 21. In suo luogo, un servizio sostitutivo di navette, fino al normale orario feriale, le 23:30. A tal proposito, il Comitato pendolari: “C’è anche la questione dell’interruzione serale del servizio dei treni sulla Lido, per presunti lavori in corso. I treni serali Cotral in ritardo, possono partire anche oltre il limite di orario di inizio lavori, perché i lavori di ristrutturazione della linea sono ormai fermi da maggio. Tranne qualche residuo intervento sul montaggio dei binari nuovi (in molti punti, nel rifare le massicciate e le traversine di cemento, avevano intanto rimontato i binari vecchi). Opere che comunque impegnano solo rare notti, tutto è fermo; anche l’essenziale opera di cambio della linea aerea e della panificazione aerea, che doveva iniziare ad aprile e concludersi questo novembre, neppure è iniziata. Partirà forse da marzo per chiudersi tra un anno. Questo vuol dire un anno di ritardo su un anno e mezzo di cantieri previsti all’inizio”.
La soluzione delle linee integrative
“Da 40 giorni sono operative la navette integrative Cotral dei treni della Roma Lido. I bus/autisti, che non mette di sera, Cotral li sta mettendo per fare alcune corse di navette integrative, dalle 6.30 alle 9.30 e dalle 16.30 alle 19.30, lungo 2 linee, che partono circa ogni mezz’ora dai capolinea. Queste rimangono infognate nel traffico di via Ostiense o della Cristoforo Colombo. Anche se fatte con comodi e nuovi bus Cotral da 70 posti, queste linee integrative non arrivano a riempire il 10% dei posti offerti, perché impiegano: 60-65 minuti al posto di 35 la Linea 2 e circa 70-75 minuti al posto di 30 la Linea 1.”
E qual è il problema ulteriore? “Le Linee 1 e 2 integrative, fatte per sole 6/ore/giorno/feriale (no i sabati, domeniche o festivi) su tratte ridotte e saltando pure alcune fermate, per essere un po’ meno lente, vengono pagate in più, a parte. Dalla Regione a Cotral SpA: ben 800.000 euro e per un solo trimestre di servizio. Se fossero riconfermate per un anno intero, costerebbero alle casse pubbliche 3.200.000Euro. Dopo 40 giorni di osservazione e monitoraggi, per il Comitato Pendolari Roma Ostia sono soldi sprecati e tolti, semmai, al recupero del treno CAF300 che promise pubblicamente a giugno, in risposta ad una richiesta del Presidente regionale Rocca Eugenio Patane’”.