“Chi mi critica non ha letto il libro”: Vannacci presenta “Il mondo al contrario” a Fiumicino
Il generale, intervistato da ilfaroonline.it a margine della presentazione: “Il libro ha toccato il cuore di una parte della società”. Sit-in di protesta in piazza Grassi
Fiumicino, 13 novembre 2023 – “Qualcuno mi ha detto che ho scritto cose contro la Costituzione. Senza sapere che se davvero lo avessi fatto le forze dell’ordine, che oggi sono qui per garantire la mia libertà di parola, mi starebbero rincorrendo chissà dove, per portarmi davanti al giudice o nel peggiore dei casi dietro le sbarre. Perché il vilipendio alla Costituzione, nel Codice militare di pace, è un reato molto grave. La verità è che chi mi critica non ha letto il mio libro“. Così, dirompente, il generale Roberto Vannacci ha iniziato la presentazione, nell’Aula consiliare di Fiumicino, del libro “Il mondo al contrario“. Quest’ultimo ha dominato le cronache nazionali durante l’estate (ed anche dopo), a causa di alcune frasi scritte dal generale nel libro, che hanno scatenato polemiche. Frasi che non sono piaciute nemmeno al ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha anche ricevuto Vannacci al Ministero e che più volte ha dichiarato la propria contrarietà a quelle parole.
Sit-in di protesta a piazza Grassi
Le polemiche sono state protagoniste anche nella giornata di oggi: alle 17, infatti, è andata in scena il sit-di protesta in in piazza Grassi, nei pressi del Palazzo dell’orologio, organizzato
dall’opposizione. Il sit “Fiumicino non odia”, a cui hanno partecipato tante persone, è stato organizzato in risposta all’Amministrazione comunale rea – secondo l’opposizione – di dare voce a “per dare forza ai valori della tolleranza, delle diversità, dell’uguaglianza” come si legge nella nota. A proposito di ciò il presidente del Consiglio comunale, Roberto Severini, ha lanciato una stoccata: “Noi crediamo che l’Aula debba essere non solo un luogo di dibattito politico, ma anche di confronto. C’è chi invece manifesta contro di noi: lo avrei preferito qui a confrontarsi con noi” ha detto. A fargli eco il sindaco Mario Baccini: “Pur non condividendo i pensieri dei nostri avversari, ci battiamo sempre affinchè possano esprimerli nella maniera che più credono. Nel passato abbiamo assistito ad indicazioni mono-culturali: non abbiamo mai fatto sit-in per evitare che ciò avvenisse…”
Vannacci a ilfaroonline.it: “Il libro ha toccato il cuore delle persone”
Il generale, a margine della presentazione, è stato intervistato da ilfaroonline.it: “Vedere tutte queste persone è sempre una sorpresa. E’ vero che solitamente, alle presentazioni de ‘Il mondo al contrario’ viene sempre tanta gente, ma non mi aspettavo tutto questo afflusso anche a Fiumicino. Ciò significa che il libro, nonostante siano passati più di 2 mesi, continua ad interessare. La gente è curiosa di cosa pensa l’autore e di approfondire tematiche che, evidentemente, hanno toccato il cuore di una parte della società“.
A domanda su cosa l’abbia spinto a scrivere questo libro, Vannacci ha spiegato: “In realtà non è nato come un libro. Ma con una serie di articoli che avevo iniziato a scrivere sull’energia e sull’ambientalismo ideologico e sulla città. Dopo aver sporcato d’inchiostro più di un centinaio di pagine, mi sono chiesto: ‘Perché non parlare anche di altro?’ e così è nato Il mondo al contrario. Il 9 agosto ho schiacciato il pulsante che mi ha permesso, il giorno successivo, di metterlo in vendita”.
“Il libro non è né omofobo né razzista”
Aula consiliare colma di persone per ascoltare il generale. Chi ha comprato il libro direttamente lì, o chi se l’è portato dietro per farselo firmare: Vannacci si è concesso a tutti autografando le copie, ma anche lasciandosi andare a varie fotografie e chiacchiere con i sostenitori. Quest’ultimi, più volte, hanno speso parole al miele per lui. Presenti, oltre a Baccini e Severini, anche gli assessori Stefano Costa e Vincenzo D’Intino e gran parte dei consiglieri di maggioranza. Spicca la figura di Gianluigi Paragone, leader di Italexit ed ex senatore, oltre che giornalista. Paragone ha rivestito i panni di moderatore.
Dopo i saluti della consigliera Poggio, a cui sono seguiti quelli di Severini e Baccini, Vannacci – dopo le parole riportate all’inizio dell’articolo – tra le altre cose, ha sottolineato: “Da una parte c’è la stampa che mi dipinge come un matto preso da follie di grandezza. Dall’altra ci sono 100mila copie vendute. E chi ha letto il libro sa che il libro non è né omofobo né razzista”.
Vannacci si è soffermato su diversi temi: dalla disforia di genere (il malessere percepito da un individuo che non si riconosce nel proprio sesso di nascita), alle critiche alla scuola (che – a sua detta – non dovrebbe solo ”creare il dubbio nella mente dello studente, ma anche dargli una risposta”). Fari puntati anche sull’omosessualità ed Lgtbq, temi su cui spesso – secondo Vannacci – va in scena la “spettacolarizzazione”: “Io rispetto le scelte di ognuno, sono molto tollerante. Una persona come – ha detto – me inizia a risentirsi quando tutto diventa platealità ed ostentazione. Le televisioni inondano il mondo di immagini omosessuali per dare la percezione che questa sia la normalità. Ma non è così”.
Mentre il pubblico presente lo applaude a più riprese, Vannacci continua: “Una società occidentale e liberale, che si rifà ai principi dell’illuminismo, dovrebbe vedere l’applicazione universale della legge. Non conta il genere, il colore della pelle, l’etnia o la religione. Invece, in questa società multiculturale, si stanno evolvendo quelli che io chiamo ‘diritti differenziati’. Ovvero, e lo spiego nel libro, i diritti si applicano differentemente in base a quei fattori”. Cosa intende dire? Fa qualche esempio: “Le quote rosa lo dimostrano. Dovrei dare il posto a chi lo merita, a prescindere dal sesso” Per chi volesse seguire l’intervento in integrale di Vannacci, basta cliccare qui per seguire la diretta streaming.