Tavoli del Mare, ristorazione: settore in crescita, ma non va abbandonato
Tra criticità e possibili soluzioni, si guarda al futuro con fiducia
Il 18 novembre 2023 – Fiumicino è stata protagonista de “I Tavoli del Mare”, un evento che è servito ad accendere i riflettori sull’economia blu, con particolare attenzione posta alle criticità di settori come la pesca, la ristorazione ed i Gal (Gruppo Autonomie Locali pesca Lazio) del Lazio. Il convegno – nato da un’idea de ilfaroonline.it – è stato realizzato dal Comune di Fiumicino con il contributo della Regione Lazio. In verità, più che di problemi generali, la discussione si è concentrata sulla città ospitante l’evento, Fiumicino appunto.
Si è parlato della comunicazione negativa che influisce sulla percezione esterna di Fiumicino, danneggiando l’immagine della zona, della scarsa accessibilità e la mancanza di collegamenti efficaci con l’aeroporto che influiscono negativamente sul turismo. della viabilità interna e di altre criticità come la difficoltà nel reperire personale, e la necessità di formazione. Poi spazio alle soluzioni da proporre alle Istituzioni.
I componenti del Tavolo della ristorazione
La seguente relazione avrà come oggetto la discussione avvenuta al tavolo tecnico della ristorazione, al quale hanno partecipato Francesca De Pascali, presidente della commissione attività produttive, commercio, mercati, agricoltura, caccia e pesca, taxi, ncc, personale, affari generarli, turismo e pubblicità, Marco Fiorucci e Benny Gili dell’associazione Periferia Iodata, Giuseppe Galli, dirigente area sviluppo economico del comune di Fiumicino e Roberta Salvatori, ristoratrice.
Le criticità e le soluzioni proposte
La comunicazione in negativo
Una delle principali criticità riguarda la percezione esterna di Fiumicino, spesso bersagliata dalla stampa. Gli articoli negativi sulla moria dei pesci, ad esempio, e altri problemi ambientali, hanno influenzato negativamente l’immagine della zona. La stampa nazionale ha spesso attribuito al Comune tutta la responsabilità, senza distinguere tra cause e vittime, dimenticando che Fiumicino subisce ed è la prima vittima, e non la causa. Questo ha creato una sfiducia nei confronti della zona da parte del pubblico: è evidente quindi che una cattiva narrazione porti un importante danno turistico, creando attorno alla località un alone negativo.
Soluzioni al problema
Una prima area di azione è individuata quindi in una comunicazione più assennata e giusta che non solo comunichi i fatti reali- con una distinzione evidente tra chi crea e chi subisce- ma che possa concentrarsi anche sui molteplici punti di forza del comune. Non solo l’altissimo livello della cucina locale ed i ristoranti stellati ma anche il riconoscimento dello spazio elettivo e d’eccezione che Fiumicino si è ritagliata nel corso degli anni.
I collegamenti con l’aeroporto
Sul turismo influisce negativamente anche la scarsa accessibilità: nonostante Fiumicino si trovi alle spalle dell’aeroporto, potendo quindi potenzialmente essere una meta vicina alle 100mila presenze che arrivano nel nostro paese, la mancanza di collegamenti adeguati porta il flusso turistico ad incanalarsi verso la Capitale che, seppur più lontana, è più facilmente collegata. Per politiche interne, infatti, i taxi preferiscono accettare corse per la capitale e non per la più vicina Fiumicino.
Soluzione al problema
Una soluzione, visto l’ elevato interesse turistico della zona, potrebbe essere quindi pensare ad una collaborazione ad hoc con taxi locali o con NCC.
Viabilità interna
Il problema della viabilità e dei collegamenti è riscontrabile anche più da vicino, nella stessa area di Fiumicino: la chiusura periodica delle strade, come quelle di Torre Clementina per i mercatini, crea problemi di percorribilità che scoraggiano i turisti dal recarsi ad assaggiare l’ottima cucina di zona. Tali chiusure spesso non vengono segnalate dall’apposita segnaletica che invece rimane impostata con noncuranza su messaggi generici e non funzionali. Controproducente anche la mancanza di parcheggi nei dintorni delle attività, direttamente collegata alla cattiva gestione della viabilità di alcune aeree.
Esemplificativa di tali problemi è la zona del Villaggio dei Pescatori, a Fregene: nei giorni di punta della stagione estiva, l’area è talmente congestionata che non solo è impossibile parcheggiare ma anche il semplice transito risulta difficoltoso, se non impossibile, impedendo il passaggio rapido anche dei mezzi di soccorso, come le ambulanze.
Soluzioni ai problemi
Si propone dunque di creare dei parcheggi appositi, collegati alle attività gastronomiche con mezzi leggeri ed ecosostenibili, che accompagnino il turista alla scoperta senza stress delle sorprese territoriali. Bisogna inoltre lavorare sulla segnaletica orizzontale e sull’utilizzo degli appositi totem che comunichino tempestivamente le chiusure di alcune strade. È importante anche aumentare il controllo della polizia locale: il concorso dei Vigili metterà presto a disposizione nuove risorse, che potranno essere usate all’occorrenza e che saranno decentrate ad Aranova.
Nello specifico del Villaggio dei Pescatori si propone una doppia uscita per entrare a Roma, una dal lungomare, una per la parallela che riporta su via Sestri ponente.
Mini-discariche
Un’altra criticità riguarda l’ambiente circostante ad alcune attività turistiche che si vedono penalizzate, nonostante l’alta qualità, da un’incuria che non dipende da loro. Vi sono segnalazioni di illuminazione carente e presenza di rifiuti, comprese discariche storiche, come accade in via del Pesce Volante. Nonostante i reclami, l’aria non viene adeguatamente pulita ed alcune aree appaiono fatiscenti e al buio: certo un luogo non gradevole per fermarsi a mangiare.
Soluzioni ai problemi
Per affrontare queste criticità, si propone di creare mini isole ecologiche per i rifiuti. Anche in tal caso, il recente concorso dei Vigili metterà a disposizione più risorse per controllare più strettamente e accogliere anche segnalazioni di questo tipo.
Reperimento personale
Si è inoltre dibattuto della grande tematica della difficoltà nel reperire il personale. Si è convenuto che l’ostacolo è in gran parte creato dall’affacciarsi sul mondo del lavoro di una generazione nuova: le esigenze dei nuovi lavoratori non incontrano le esigenze delle attività. Ad esempio: spesso si ha l’esigenza di assumere due persone per i ruoli che dovrebbero competere ad una sola persona, con importate spesa per i ristoratori stessi. Si sono individuate, per ovviare al problema, due aree di azione.
Soluzioni ai problemi
Da una parte, si suggerisce che il comune metta a disposizione borse di studio o promuova tirocini per i giovani interessati alla ristorazione. È anche importante fornire opportunità di formazione per migliorare le competenze dei lavoratori e garantire un servizio di qualità, non rivolte solo ai giovani, ma anche agli adulti in cerca di occupazione.
Si propone di creare un luogo dedicato alla formazione dei ragazzi, dove insegnare loro le competenze necessarie per lavorare in sala. L’idea è radicata da tempo: si cerca un luogo per attuarla. In questo modo si avrebbe una competenza tecnica elevata, in grado di lavorare anche nei ristoranti stellati che il Comune vanta.
Dall’altra parte, essendo le dinamiche complesse, ed essendoci interessi contrastanti da tutelare in ugual modo, appare evidente che l’unico modo è lavorare in sinergia tra ristoratori, commercianti e istituzioni locali: si propone dunque di istituire un tavolo di lavoro ulteriore per affrontare le questioni fiscali e sindacali a tal proposito.
ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo link e seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.
ilfaroonline.it è anche su TELEGRAM. Per iscriverti al canale Telegram con le notizie dall’Italia e dal mondo, clicca su questo link.