Israele-Hamas, la resa di Netanyahu: “Non riavremo tutti gli ostaggi”

Tel Aviv, 5 dicebre 2023 – “Non c’e’ la possibilità di riportare ora tutti a casa, può qualcuno immaginare che se ci fosse la possibilità, qualcuno la rifiuterebbe?”. Lo ha ammesso il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un incontro con le famiglie degli ostaggi, alla presenza anche del Gabinetto di guerra. Parole che dimostrano ancora una volta le difficoltà delle trattative tra Tel Aviv ed Hamas, il tutto mentre Gaza continua ad essere martoriata dalle bombe. 

Le famiglie presenti, però, non hanno voluto accettare questa versione dei fatti: a quanto riporta Ynet, infatti, Netanyahu si sarebbe limitato a leggere un testo pre-confezionato, senza rispondere alle domande dei familiari, ma anche degli ostaggi liberati, i quali hanno riferito al premier israeliano delle sofferenze e orrori che hanno subito durante la loro prigionia.

Netanyahu appeso ad un filo

Per Netanyahu la questione si fa sempre più delicata. Finito nell’occhio del ciclone dei media israeliani, i quali lo colpevolizzano di non essere riuscito a prevenire l’attacco di Hamas, e mentre continua a scendere sempre di più il suo consenso polare, il premier israeliano deve fare i conti anche con i suoi guai giudiziari. I giudici della Corte Distrettuale di Gerusalemme hanno accettato la richiesta della difesa del premier di ridurre il numero di udienze a due giorni alla settimana invece di tre, nel processo per corruzione a cui è sottoposto. Il suo avvocato, Amit Haddad, ha scritto alla Corte che “nella situazione attuale, nel bel mezzo di una guerra, non è possibile mantenere i contatti necessari con il primo ministro per preparare gli interrogatori dei testimoni”. (Foto: Facebook Benjamin Netanyahu)

ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo linke seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.