Europei di Cross, Battocletti conquista l’argento: “Mi sono detta: non mollare un centimetro”
L’Azzurra guarda con ottimismo alle prossime Olimpiadi: “Raggiunto un importante step mentale, è differenza”
Bruxelles – La prima medaglia italiana assoluta è arrivata nell’edizione numero 29. Agli Europei di Cross Nadia Battocletti scrive la storia italiana e mette al collo l’argento del sorriso (il terzo alloro in competizione, dopo i due vinti nelle Giovanili). Lotta nel fango l’Azzurra, mentre a Bruxelles scende la pioggia nel Parco di Laeken, e lei è più forte. Si prende il podio in 34:35.
“Oggi ho anche imparato a ballare la samba nel fango – le parole di Nadia, 23 anni, trentina delle Fiamme Azzurre, come riporta fidal.it -. Già il percorso era complesso, poi ci si è messo il fango a dare quello sprint in più. Le traiettorie erano perse, ho provato a recuperare qualcosa nella parte in cui il terreno era più resistente ma non sono riuscita a seguire il primo gruppetto quando si sono staccate. Appena ho preso la ragazza britannica (Donnelly, ndr) mi sono detta ‘adesso non devi mollare neanche un centimetro. Se bruciano le gambe, falle bruciare di più’. E alla fine per festeggiare mi sono buttata nel fango e me lo sono passato anche sulle guance. Ho vissuto una stagione lunghissima, partita dal cross e dalle indoor, passata per la pista e la strada, e terminata di nuovo con il cross. È stata ricca ma soprattutto di passaggio, per farsi trovare alle Olimpiadi nel massimo della forma. Con la gara di oggi credo di aver raggiunto un altro step mentale che può fare la differenza”.
Il racconto della gara (fidal.it)
L’azzurra si stacca dopo circa 3500 metri dalla norvegese medaglia d’oro Karoline Bjerkeli Grovdal (33:40), al suo terzo titolo consecutivo, ma nel giro conclusivo riesce ad afferrare la seconda piazza (34:35) ai danni della britannica Abbie Donnelly (bronzo in 34:42) e a salire ancora sul podio dopo i quattro ori delle categorie giovanili. Quarto posto per la staffetta mista con Gaia Sabbatini, Mohad Abdikadar, Marta Zenoni e Pietro Arese. Tredicesima piazza per Yeman Crippa (30:47), fuori dalla top ten nella gara vinta dal francese Yann Schrub (30:17).
È una lotta nel fango, i piedi affondano, si rischia costantemente di perdere l’equilibrio e quando possibile si cercano i tratti meno macinati a bordo percorso. Il momento chiave arriva poco dopo il terzo di gara (9 km), intorno ai 3500 metri: è lì che la campionessa in carica Karoline Bjerkeli Grovdal scappa via, distanziando tutte le altre, tra cui Nadia Battocletti, rimasta per i primi tre chilometri nel gruppo di testa. In poche centinaia di metri la norvegese che aveva già festeggiato a Dublino e a Venaria Reale scava un distacco troppo largo con le rivali. A rincorrerla c’è soprattutto la britannica Abbie Donnelly, che fino a un paio di chilometri dal termine mantiene un vantaggio sull’azzurra di una manciata di secondi (9 al km 6,8). Sulla campana dell’ultimo giro però le due inseguitrici sono praticamente appaiate. L’operazione sorpasso si concretizza pochi istanti dopo: Battocletti è seconda tra le grandi dopo quattro titoli giovanili, unica donna italiana a essere mai riuscita a vincere una medaglia nella categoria assoluta.
Foto Grana/Fidal
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