La premiazione

Concorso letterario dedicato a Italo Calvino: premiati 4 studenti dell’Istituto Paolo Baffi

4 gennaio 2024 | 16:36
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Concorso letterario dedicato a Italo Calvino: premiati 4 studenti dell’Istituto Paolo Baffi

Toccanti gli elaborati che hanno vinto ad “Un sognatore innamorato della realtà – Raccontare Italo Calvino a cento anni dalla sua nascita”, il concorso organizzato dal X Municipio

3^ classificata, tematica: “Se una notte d’inverno”, testo di Vittoria Esposito 1 HL

Se in una notte d’inverno Marta non fosse stata colpita da quella musica, la sua vita non sarebbe cambiata.

Era il 22 dicembre, alle ore 23:00 circa e Marta, una ragazza che studiava in Accademia Nazionale Di Danza, durante alcune prove per uno spettacolo, vide la sala più importante della scuola con le luci accese, all’inizio neanche ci fece tanto caso, continuò a provare perché pensava che ci fossero gli altri corsi, ma durante i cinque minuti di pausa, sentì una melodia particolare, un suono molto dolce che la incuriosì così, insieme alla sua amica Matilde, decise di andare a vedere cosa c’era in quella sala, ma proprio in quel momento, dovettero ritornare ad esercitarsi.

Durante le loro prove, sia Marta che Matilde, non riuscivano a concentrarsi, erano distratte e pensierose, e per questo che ci impiegarono più tempo. Solo verso mezzanotte e trenta, il coreografo le congedò. Era davvero molto tardi, ma non potevano lasciar sfumare quella musica, senza vedere chi stesse ballando. Si avvicinarono silenziosamente alla sala e videro una ragazza con un velo intorno alla testa, di carnagione scura e con dei vestiti particolari. Le ragazze le volevano parlare, ma Matilde doveva rincasare e così se ne andò. Marta rimase sola ma decise comunque di andare a conoscere quella ragazza così misteriosa. Il primo approccio fu molto timido, ma alla fine il ghiaccio fu rotto dal “Ciao” della ragazza misteriosa, si presentarono, la ragazza si chiama Jamila, dopo la presentazione iniziarono a parlare in inglese perché Jamila non conosceva bene l’italiano, continuarono a lungo come se si conoscessero da molto tempo, però si fece troppo tardi e quindi Marta la salutò dicendole che si sarebbero potute vedere il giorno dopo.

Nei giorni successivi Marta e Jamila presero ancora più confidenza, parlarono ogni giorno di più, Marta le chiese perché stesse lì, Jamila le disse che veniva dalla Palestina, la sua passione era ballare ma c’era la guerra quindi lei voleva andare via per intraprendere il suo sogno.

Iniziò ad allenarsi tutti i giorni anche se non aveva molte possibilità economiche, ma un giorno le arrivò una chiamata da un numero mai visto, rispose e le dissero che le volevano regalare una borsa di studio in Accademia, pianse dalla felicità ed accettò senza neanche pensarci.

Una settimana dopo salutò tutti e prese il primo aereo disponibile per Roma. Arrivò e l’accolsero tutti benissimo, perché erano onorati di avere nella scuola un talento come lei.

Iniziarono a lavorare subito e decisero che doveva fare la protagonista per lo spettacolo che stavano preparando.

Marta era molto felice e onorata, chiese a Jamila di farle vedere qualche variazione che aveva preparato e così fece. Appena finì, Marta si emozionò, le chiese come aveva fatto a diventare così brava senza mai studiare in una scuola e Jamila le raccontò che aveva una casa molto piccola dove non riusciva a danzare, così aspettava che tutti si addormentassero per arrampicarsi sul tetto, dove si faceva trasportare dai rumori esterni e dall’immaginazione, e ballava, ballava, ballava, fino a notte inoltrata, fino a quando le sirene non l’avvertivano che doveva rientrare velocemente, a causa dei numerosi e pericolosi attacchi che facevano in Palestina.

La danza era l’unico motivo per il quale Jamila si svegliava ogni mattina con un sorriso smagliante, e tutti i pensieri negativi svanivano nel nulla.

Inoltre Jamila non aveva amici nel suo paese perché tutti la prendevano in giro, dicendo che non avrebbe mai realizzato il suo sogno;  ma per la prima volta nella sua vita vide in Marta una ragazza speciale, l’unica che riusciva a capirla e che la incoraggiava a non arrendersi mai e più i giorni passavano, più il loro rapporto si stringeva e così Marta  decise di presentare Jamila alla sua famiglia, sua mamma rimase molto contenta di questa nuova amicizia di sua figlia, e decise di ospitarla a casa sua, perché Jamila viveva in un piccolo appartamento per il quale pagava molto rispetto alle sue possibilità economiche; inizialmente non voleva accettare ma la mamma e in seguito anche Marta insistettero, e così Jamila andò a vivere con loro ed entrambe inseguirono il loro sogno di danza insieme.

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