Short Individual di Biathlon, a Anterselva Dorothea Wierer è quattordicesima
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Lisa Vittozzi è sedicesima. Domani gli Azzurri in gara nelle prove miste
Anterselva – Si sono piazzate al quattordicesimo e al sedicesimo posto Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, nella Short Individual di Biathlon ad Anterselva, nella gara della giornata di oggi, valida per la Coppa del Mondo.
Le Azzurre hanno subìto alcune penalità. Dopo aver saltato le tappe di Oberhof e Ruhpolding per motivi di salute, la Wierer (con una penalità) ha affrontato la gara con grande concentrazione e determinazione, mancando però un bersaglio nell’ultima sessione di tiro. L’Azzurra ha registrato 2’07″5 dalla vincitrice.
“Onestamente ho fatto tanta fatica – ha confessato Wierer a fine gara, come riporta fisi.org – ma devo essere realistica e dopo cinque settimane senza gare non potevo aspettarmi tanto. Bene invece al tiro, peccato solo per quell’errore nel finale. Ho voluto partire controllata: sapevo di non avere una condizione sufficiente per tenere un ritmo alto, mi sono gestita bene”.
Alle sue spalle (+2’15) è arrivata Lisa Vittozzi. Per lei ci sono stati tre errori, ripartiti nelle prime tre serie, che hanno rallentato l’azione in gara. Tuttavia, la Vittozzi si è resa protagonista di un’ottima prova sugli sci, con il dodicesimo tempo assoluto sul traguardo: “Sono contenta della mia prestazione sugli sci, purtroppo ho fatto un po’ di fatica al poligono ma sono riuscita a gestire bene le mie difficoltà. Faccio spesso fatica ad adattarmi al poligono di Anterselva, ma mi piace guardare agli aspetti positivi della giornata e concentrarmi sulle prossime gare”. Ha detto l’Azzurra, come diffonde fisi.org.
Nella giornata di domani, ci saranno le prove miste. Aprirà il programma la Single Mixed in cui l’Italia che schiererà Rebecca Passler e Lukas Hofer. A seguire poi, ecco la staffetta mista formata da Dorothea Wierer, al lancio seguita da Lisa Vittozzi, Didier Bionaz e Tommaso Giacomel.
Il racconto della gara (fisi.org)
La Short Individual di Anterselva (Bolzano) regala la prima vittoria in carriera alla svizzera Lena Häcki-Gross. La ventottenne elvetica ha completato i 12,5 chilometri alla Südtirol Arena senza commettere errori, tagliando il traguardo in 36’49″0 con 20″2 di margine nei confronti della francese Julia Simon, detentrice della Coppa del Mondo generale che è invece incappata in due penalità, una in ciascuno dei due poligoni in piedi (0-1-0-1). Terzo posto quindi per l’altra francese Lou Jeanmonnot (0-0-1-0, +31″4) che si conferma così ottima interprete della specialità, con la tedesca Vanessa Voigt quarta con una prova immacolata al tiro (+37″2), seguita a propria volta dalle due norvegesi Juni Arnekleiv (0-0-0-1, +41″1) e Karoline Knotten (0-0-0-1, +52″2).
Alle spalle delle due big azzurre, cresce anche l’altra padrona di casa Rebecca Passler, a sua volta incappata in tre errori (1-1-0-1) per raccogliere la 26esima piazza a 3’27″4 da Häcki-Gross, con Michela Carrara 30esima nonostante le cinque penalità colte nel tiro in piedi (0-2-0-3) in una gara che l’ha vista segnare il quinto tempo assoluto nel fondo.
“Sono contenta di aver gareggiato senza dolore – sono state le parole di Passler, rientrata dopo l’infortunio muscolare sofferto a Ruhpolding – nell’ultimo giro ho fatto un po’ di fatica, forse sono stata un po’ troppo rapida nel tiro in piedi. Correre in casa è sempre fantastico, c’era un tifo davvero meraviglioso”
“Non è un brutto risultato – sottolinea invece la valdostana Carrara – ma speravo in qualcosa di meglio vista la mia condizione sugli sci; cinque errori sono tanti in una prova individuale ma
Fuori dalla zona punti invece Samuela Comola (68esima) e la debuttante Sara Scattolo (87esima).
Comola: “Cinque errori sono troppi e mi hanno condizionato anche sugli sci. Ora devo ritrovare la serenità per inseguire la giusta costanza di rendimento”.
“Ero agitata, emozionata in questa prima esperienza in Coppa del Mondo ma mi sono divertita. Sono molto contenta di essere approdata nel massimo circuito, ma sono consapevole di avere ancora molto da lavorare. Però era fondamentale capire ed imparare cosa significa essere in Coppa del Mondo”.
Foto fisi.org
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