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Terracina, al “Leonardo da Vinci” torna il Certamen classicum Anxuris

23 gennaio 2024 | 06:00
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Terracina, al “Leonardo da Vinci” torna il Certamen classicum Anxuris

Al via la gara di traduzione dalla lingua latina e di interpretazione critica rivolta agli alunni della Regione Lazio.

Terracina, 23 gennaio 2024 – Dopo il successo dello scorso anno, il Liceo “Leonardo da Vinci” di Terracina, con il patrocinio del Comune di Terracina, dell’Università degli Studi di Roma Tre, della Banca Popolare di Fondi, dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (Aicc) – Delegazione di Roma, dell’Accademia Vivarium Novum di Frascati, indice la Seconda Edizione del Certamen classicum Anxuris, gara di traduzione dalla lingua latina e di interpretazione critica rivolta agli alunni della Regione Lazio iscritti al secondo biennio e al monoennio finale.

Il critico letterario Albert Thibaudet affermava: “Noi non sentiamo veramente le opere latine e greche che in una durata francese. Noi non sentiamo le opere francesi che in una durata latina e greca. Tale è l’asse del nostro sentimento, del nostro gusto, della nostra storia”.

Attraverso il Certamen la cultura classica rivive nella sua forma più autentica e libera, “sentiamo” la sua esperienza storicamente valida, quale paradigma della cultura contemporanea; in essa affondano le radici della nostra civiltà in cui “riconoscere la centralità dell’uomo”, l’uomo che Pico della Mirandola collocava al centro dell’universo come copula mundi.

Per la seconda edizione è stato scelto Gaio Sallustio Crispo, il primo grande storico romano di età repubblicana di cui possiamo leggere per intero le opere principali.

Ronald Syme, uno dei maggiori storici dell’antichità, nella sua laboriosa e complessa monografia sull’opera dello scrittore romano, ha analizzato alcuni problemi legati all’opera sallustiana: l’affidabilità della ricostruzione storica, la pienezza espressiva dello stile, le persuasioni politiche e le posizioni in ambito morale.

Sallustio è un personaggio problematico e ambiguo che, decidendo di scrivere storia, sceglie come tema generale il declino e la caduta della Repubblica di Roma; un uomo privato e un uomo politico, da taluni giudicato un libellista politico che prende le difese del leader, da altri invece ben lontano dal fare dell’apologia verso Cesare.

“Chi era, insomma, Sallustio?”, ci chiede lo studioso Syme.

Cercheremo di far luce sulla personalità dello scrittore romano, di indagare sul suo impegno pubblico e, soprattutto, di approfondire la conoscenza della sua produzione storiografica nella gara che si svolgerà il prossimo 5 marzo 2024.

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