Atletica, pioggia di record degli Azzurri: Simonelli in vetta alle liste mondiali nei 60 ostacoli
Dosso migliora il primato nazionale nei 60 metri. Arese firma un grande tempo nei 1500
Lodz, 27 gennaio 2024 – E’ stato uno straordinario pomeriggio per l’atletica italiana. gli Azzurri sono scesi in gara nei rispettivi appuntamenti indoor e hanno siglato importanti successi. Lorenzo Simonelli ha ottenuto il primato italiano nei 60 ostacoli con il tempo di 7,50 superando il record di Paolo Dal Molin (7.51) dopo 11 anni. L’Azzurro trionfa a Lodz, in Polonia, con un crono che balza in vetta alle liste mondiali dell’anno.
Leonardo Fabbri, nello stesso Meeting, ha vinto la gara nel lancio con la misura di 21,26. Chituru Ali ha firmato un doppio 6.63 nei 60 metri, sia in batteria che in finale, arrivando poi quinto. Zaynab Dosso ha sfrecciato in pista nei 60 metri, portando il suo già record italiano a 7.05.
Un altro record italiano lo ha siglato Pietro Arese, nell’impianto indoor di Padova. Quest’ultimo ha registrato il tempo di 3:37:03, migliorando il 3:37.29 di Ossama Meslek del 2022. In Spagna, sulla pedana indoor di Sabadell, Larissa Iapichino ha aperto la stagione del lungo con la misura di 6,62, battendo la spagnolo Fatima Diame che ha fatto 6,56.
Il racconto delle gare (fidal.it)
Scintille, questo ragazzo fa scintille. Lorenzo Simonelli non tradisce nella sua specialità e sbarca definitivamente su un altro pianeta: dopo il super 6.59 di sabato scorso sui 60 piani, il romano dell’Esercito piazza l’acuto anche nei 60 ostacoli. E che acuto. A Lodz, in Polonia, è meraviglioso già batteria: con 7.59 pareggia quanto fatto agli Europei indoor di Istanbul nel marzo scorso, quando sfiorò il podio con il crono che fino a stamattina era il suo primato personale. Meno di un’ora dopo, ecco il capolavoro in finale alla Orlen Cup: esce dai blocchi in maniera efficace, sul primo ostacolo è già al comando, ma è soprattutto la progressione che fa spavento, barriera dopo barriera, velocissimo ‘in mezzo’ e pulitissimo nel passaggio. A poco più di un mese dai Mondiali indoor di Glasgow (1-3 marzo), si proietta ai piani altissimi delle liste mondiali, ovviamente ancora tutte da popolare visto che la stagione è soltanto all’inizio. Ma le premesse sono clamorose. Soltanto il polacco Jakub Szymanski (7.53) riesce (quasi) a tenere il ritmo dell’azzurro, staccato invece l’altro polacco Damian Czykier (7.67) che in carriera è stato quarto ai Mondiali di Eugene nei 110hs. Con un Simonelli così si può sognare. Va in archivio dopo quasi undici anni il record di Paolo Dal Molin realizzato agli Euroindoor di Goteborg 2013. Ed è soltanto l’inizio. Nella finale femminile dei 60hs è quarta Veronica Besana (Fiamme Gialle) con 8.17 dopo l’8.23 della batteria. Non supera il primo round Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) che si esprime in 8.47. Largo successo per la polacca Pia Skrzyszowska (7.85).
Zaynab Dosso bussa alle porte della top ten europea di sempre nei 60 metri, ormai lontana soltanto un centesimo. È un crono mai nemmeno lontanamente avvicinato nella velocità italiana. Anzi due. Il 7.05 della finale, il 7.09 della batteria, prestazioni gigantesche per migliorare ‘di brutto’ il 7.14 con cui si presentava in Polonia. È eccezionale il suo doppio sprint all’Atlas Arena di Lodz, ed è indicativo che sia arrivata a giocarsi la finale spalla a spalla con la polacca Ewa Swoboda, vincitrice con 7.04, miglior risultato al mondo dell’anno. Il salto di qualità è evidente. Formidabile in partenza. Rapidissima di piedi. Incollata a una delle regine dello sprint d’Europa. Da stropicciarsi gli occhi. Lo sprint azzurro può anche esultare per aver ritrovato Chituru Ali (Fiamme Gialle), al rientro dopo praticamente un anno (l’ultima gara è datata 4 febbraio 2023) e capace di un doppio 6.63 in batteria e in finale (quinto), a soli due centesimi dal personale di due anni fa. Niente finale per Marco Ricci (Esercito) 6.74 in batteria e Aurora Berton (Fiamme Gialle) out con 7.40.
Alla festa si unisce pure Leonardo Fabbri, direttamente in Polonia dal raduno del Sudafrica, e subito a segno: vittoria con 21,26 al quarto lancio, meglio del nigeriano Chukwuebuka Enekwechi (21,14), del giamaicano Rajindra Campbell (21,13) e del croato campione europeo Filip Mihaljevic (21,08). Giusto il tempo di rifare la valigia e si vola a Nordhausen (Germania) per la gara di domani pomeriggio alla quale prenderà parte anche il campione europeo indoor Zane Weir (Fiamme Gialle). Completa il quadro azzurro il 2,14 nell’alto di Edoardo Stronati (Fiamme Gialle) alla ricerca di esperienza internazionale: quinto nella prova vinta dal polacco Norbert Kobielski con 2,25.
SABADELL – Parte con una vittoria la stagione di Larissa Iapichino nel lungo. La vicecampionessa europea indoor salta la misura di 6,62 per prendersi il successo nel meeting di Sabadell, in Spagna, alla prima uscita dell’anno in pedana. Un balzo che arriva al sesto e ultimo tentativo superando l’iberica Fatima Diame, in testa fino a quel momento con 6,56 realizzato alla quarta prova. L’azzurra inizia con 6,50, poi cerca di migliorarsi ma trova una serie di quattro nulli consecutivi, in conclusione sceglie di non rischiare e regala almeno una dozzina di centimetri all’asse di battuta per compiere il sorpasso sull’avversaria. Era dal quinto posto ai Mondiali di agosto a Budapest che la 21enne dell’Atletica Firenze Marathon non saltava in gara e l’esordio è decisamente migliore rispetto a quello dell’anno scorso, che era cominciato con 6,45 a Valencia. Per la seconda edizione di fila si aggiudica il Míting Internacional de Catalunya dove nella passata stagione era atterrata a 6,72. “Sicuramente è un buon punto di partenza”, le parole di Larissa Iapichino, che un paio di settimane fa si è migliorata nella velocità correndo in 7.45 nei 60 metri ad Ancona. “Devo ancora riguardare l’ultima parte della rincorsa, ho un po’ pasticciato con diversi nulli, ma sono contenta di essere tornata a gareggiare e mi preparo alla prossima”. Appuntamento a Dusseldorf il 4 febbraio.
NANTES – Ancora una buona prova per Giada Carmassi (Esercito), terza al meeting di Nantes nei 60hs: 8.12 per la friulana, a cinque centesimi dal PB siglato due sabati fa a Udine. La campionessa italiana dei 100hs, che domani è attesa di nuovo in gara in Francia a Val-de-Reuil, chiude alle spalle delle transalpine Solenn Compper (8.01) e Laura Valette (8.06). Carmassi aveva raggiunto la finale correndo in 8.23 in batteria. Per l’altra ostacolista Elena Carraro (Fiamme Gialle) un crono di 8.30 nella finale B, dopo l’8.35 del primo round. Sesto posto complessivo nei 400 per Alessandra Bonora (Fiamme Gialle) con 53.83, sesta anche Alessia Trost (Fiamme Gialle) con 1,73 nell’alto.
AUBIERE – Al via il weekend di Dario Dester (Carabinieri) e Lorenzo Naidon (Fiamme Gialle) nell’eptathlon ad Aubière, in Francia. Primato personale per Naidon nella prova inaugurale dei 60 (6.95), sotto i sette secondi anche Dester con 6.99, primo squillo per l’australiano Ashley Moloney (6.75). Nel salto in lungo 7,18 per il trentino, 6,96 per il cremonese e leadership per lo svizzero Simon Ehammer con 7,63. Domani tocca a Sveva Gerevini (Carabinieri) nel pentathlon.
PADOVA – Doppio miglioramento per Alice Muraro (Aeronautica) nei 60hs: la vicentina vince la finale in 8.15 dopo essere già scesa a 8.22 in batteria. L’oro dei 400hs alle Universiadi toglie dodici centesimi complessivi al suo 8.27 della passata stagione.
MAGGLINGEN – Vittoria e primato stagionale nei 400 metri con 47.12 per Mario Lambrughi (Atl. Riccardi Milano 1946) a Magglingen, in Svizzera. L’azzurro, specialista degli ostacoli, migliora il 47.31 ottenuto all’esordio nello scorso weekend a Padova, sulla pista elvetica dove ha stabilito sei anni fa il personale indoor di 46.68.
(Foto Grana/Fidal)
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