Coppa del Mondo di Spada, l’Italia fa bis d’argenti: Rizzi e Vismara sul podio

31 gennaio 2024 | 19:58
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Coppa del Mondo di Spada, l’Italia fa bis d’argenti: Rizzi e Vismara sul podio

Doppia medaglia di valore per gli Azzurri. 35 i Paesi in gara

Doha, 31 gennaio 2024 – Splende due volte d’argento la spada azzurra nel Grand Prix di Doha: svettano sul secondo gradino del podio Giulia Rizzi nella gara femminile e Federico Vismara nella competizione maschile.

Una doppia medaglia di grandissimo valore, seppur con quel filo di rimpianto per trionfi sfiorati solo alle stoccate decisive delle rispettive finali, per i due portacolori dell’Italia del CT Dario Chiadò in Qatar dove, come in tutti i GP, sono andate in scena solo le prove individuali a punteggio maggiorato. Ottima prova, tra le ragazze, anche per Federica Isola che ha chiuso al 6° posto.

Quarto podio in Coppa del Mondo (e primo in un Grand Prix) per Giulia Rizzi. Reduce dalle qualificazioni di lunedì, la friulana delle Fiamme Oro ha iniziato il suo percorso nel tabellone principale vincendo contro la francese Louis Marie 15-7. Nel tabellone da 32 l’azzurra si è imposta sull’estone Beljajeva per 15-14 mentre negli ottavi di finale ha avuto la meglio su Differt, altra portacolori dell’Estonia, con il risultato di 12-11 entrando così tra le “top 8”. In fiducia, nel pieno di una prestazione sontuosa, Giulia Rizzi ha vinto d’autorità anche nei quarti di finale per 15-5 contro la coreana Lee, conquistando la certezza della “zona medaglie”. In semifinale la poliziotta classe ’89 ha continuato la sua scalata, battendo 14-12 l’ucraina Varfolomyeyeva. Amarezza per la finale, in cui Giulia Rizzi è stata artefice di una grande rimonta contro Kong, spadista di Hong Kong, arrendendosi soltanto per una stoccata, al minuto supplementare, con il punteggio di 14-13. Un argento di grande spessore comunque per lei, che torna sul podio a poco più di un anno di distanza dalla vittoria di Vancouver del dicembre 2022.

Sempre tra le ragazze, piazzamento tra le migliori otto anche per Federica Isola (6^). La vercellese dell’Aeronautica Militare ha iniziato la sua giornata con il successo sull’ungherese Gnam per 15-13, poi si è imposta sull’ucraina Bezhura 15-8. Negli ottavi di finale l’azzurra classe ’99 ha superato la numero 3 del mondo, la magiara Kun, con il punteggio di 15-8. Lo stop per “Chicca” Isola è arrivato nel match per il podio contro la statunitense Husisian che ha avuto la meglio per 15-12. Così le altre italiane in pedana oggi: 18^ Alberta Santuccio, 34^ Mara Navarria, 36^ Rossella Fiamingo e 63^ Sara Maria Kowalczyk.

Ruggito dell’Italia anche nella prova maschile con il quarto podio in Coppa del Mondo di Federico Vismara che si conferma “specialista” dei GP (già tre volte medagliato in questo circuito d’élite). Il milanese delle Fiamme Azzurre in avvio di percorso ha superato il marocchino Elkord con il risultato di 15-6, prima di avere la meglio nel turno dei 32 sullo spagnolo Gonell 15-13. Negli ottavi di finale il campione del mondo a squadre si è imposto su Ng, spadista di Hong Kong, per 15-9. Una grande rimonta nei quarti di finale, in un assalto spettacolare, ha poi permesso a Federico Vismara di superare 15-14 (dopo essere stato sotto per 1-7) l’ungherese Koch, campione mondiale individuale a Milano 2023. In semifinale ancora un successo per “Vis” che si è imposto sullo statunitense Imrek per 15-12. Solo in finale la corsa dell’azzurro è stata fermata dall’israeliano Freilich che ha vinto con il punteggio di 15-9 dopo due-terzi di match nel segno dell’equilibrio. Per Vismara, in ogni casa, Doha è ancora meta felice (fu bronzo due anni fa sempre in Qatar). Si ferma nel tabellone da 32, infine, la gara di Davide Di Veroli e Marco Paganelli rispettivamente 17° e 30° classificati, chiude invece 35° Valerio Cuomo.

Per la spada italiana del CT Dario Chiadò, in questo inedito “Grand Prix infrasettimanale”, un doppio secondo posto ricco di significato, in competizioni di altissimo livello e sempre più “globali”, con una geografia vastissima, basti pensare che nel tabellone principale della prova maschile (da 64 atleti) erano ben 35 i Paesi rappresentati.

Foto Bizzi-Federscherma