Mondiali di Tuffi, Pellacani-Santoro conquistano l’argento nel sincro dei tre metri
Gli Azzurri conquistano la decima qualificazione olimpica della rassegna
Doha, 10 febbraio 2024 – Di nuovo sul podio la coppia plurimedagliata formata da Chiara Pellacani e Matteo Santoro, i vicecampioni iridati del 2022 (Budapest) e terzi nel 2023 a Fukuoka, sono saliti sul secondo gradino del podio ai Mondiali di Tuffi a Doha. Gli Azzurri mettono al collo l’argento nel sincro misto dei tre metri e staccano il pass per Parigi 2024.
E’ un altro successo straordinario.
Il racconto della gara (federnuoto.it)
Quasi impeccabile, ancora una volta, la prova dei due azzurri, macchiata solamente e leggermente dal triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato (58.59), ma impreziosita da un super doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato (68.40) che ha consentito loro di risalire dalla quarta alla seconda posizione. Vincono, con merito, gli australiani Domonic Bedggood e Maddison Keeney con 300.93; sul gradino più basso del podio salgono i sudcoreani Suji Kim e Jangyeong Yi con 285.03.
E’ l’apoteosi per la Nazionale del direttore tecnico Oscar Bertone che chiude con due medaglie e soprattutto con dieci carte olimpiche per Parigi 2024: cinque prese a Doha e altrettante tra gli European Games e i mondiali in Giappone la scorsa estate.
La gara di Santoro e Pellacani. Si parte con gli obbligatori, punto debole per gli azzurri. Questa volta però l’ordinario indietro carpiato (46.20) e il rovesciato carpiato (45.00) sono abbastanza in sincro. Gli azzurri sono quarti con 91.20. Al comando gli australiani Domonic Bedggood e Maddison Keeney con 95.40, davanti agli statunitensi Noah Duperre e Bridget O’Neil con 94.20 e ai britannici Ross Haslam e Grace Reid con 93.00.
La vera finale parte con i liberi che fanno emergere qualità tecniche ed individuali delle varie coppie. Santoro e Pellacani aumentano i giri e tanto per iniziare si esibiscono in un doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato perfetto nel sincro e impeccabile in ingresso (69.30): secondi con 160.50, preceduti solo dall’Australia con 167.40. Terza è la Gran Bretagna con 157.80, tallonta dalla Corea con 157.25.
Quarta routine, trampolino che scotta ed emozioni che si impennano. E’ vietato sbagliare. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato di Chiara e Matteo è ottimo nel sincronismo, ma l’ingresso dell’azzurra è leggermente scarso forse per l’eccessiva velocità (58.59): due posizioni perse e quarto posto con 219.09. Al vertice sempre gli aussie con 231.57, poi Gran Bretagna con 226.20, Corea con 222.03; quinti e minacciosi sono i messicani Jahir Ocampo e Paola Pineda con 215.91.
Ultimo round in cui tutto è ancora in bilico. Prima di salire sui trampolini Tommaso Marconi catechizza e carica Santoro e Pellacani. I due ragazzi rispondono alla grande con un doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato che è un capolavoro di lucidità e tecnica (68.40) e punteggio che arriva a 287.49; la Corea del Sud non va oltre i 285.03 ed è scavalcata, come Gran Bretagna. Solo l’Australia resiste. E’ argento.
I tuffi di Matteo Santoro e Chiara Pellacani – 287.49 secondi
201B ordinario indietro carpiato 46.20 (5)
301B rovesciato carpiato 45.00 (4)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 69.30 (2)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 58.59 (4)
405B doppio salto mortale e mezzo ritornato carpiato 68.40 (2)
Le interviste dei protagonisti (federnuoto.it)
Il commento del cittì Oscar Bertone: “Abbiamo fatto il pieno di carte olimpiche: 8 individuali e due nel sincro grazie all’impegno della squadra che è un onore guidare. Avevo chiesto alla squadra di aiutare Chiara che ieri viveva un momento difficile dopo le prestazioni nei trampolini. Si sono stretti intorno a lei e sono riusciti a farla sorridere. Il risultato è la medaglia. Questo podio, senza Cina, era aperto a molte squadre. Gran Bretagna e Corea hanno sbagliato, noi eravamo sul pezzo e ne abbiamo approfittato. Complimenti ai ragazzi. E’ una squadra con la S maiucola. Devo ringraziare la Federazione che ci dà fiducia e serenità per lavorare e tutti coloro che sono a casa e hanno lavorato e stanno lavorando per questo gruppo. Adesso abbiamo un tour in coppa del mondo per allenarci e gareggiare e completare il percorso verso le Olimpiadi dove andremo per divertirci”. L’Italia chiude la rassegna iridata anche con lo storico argento di Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia nel sincro trampolino.
Le dichiarazioni di Chiara Pellacani: “Sicuramente non è stato facile trovare le energie per gareggiare di nuovo. Sono veramente contenta perché stavo rincorrendo questa medaglia sin dall’inizio e sono contenta di averla conquistata con Matteo perché gareggiare con lui è sempre un piacere. Sto vivendo tante emozioni insieme. Questo è lo sport: un giorno si perde e un giorno si vince. Però non bisogna mai smettere ci rincorrere i proprio desideri e crederci sempre”.
Le dichiarazioni di Matteo Santoro: “Sono contento della medaglia. Chiara è stata brava a riprendersi dopo l’errore nel triplo e mezzo avanti soprattutto perché è seguito alla finale di ieri. Siamo riusciti a mantenere la calma, la concentrazione e a divertirci insieme. Abbiamo gli stessi tempi di gara; abbiamo avuto insegnamenti simili sin da ragazzini e quindi è facile ottimizzare i tempi di allenamento per allinearci”.
Carte olimpiche (federnuoto.it)
L’Italia ha conquistato 10 carte olimpiche. Nella gara individuale dai 3 metri col successo di Chiara Pellacani agli European Games di Cracovia 2023 e con l’accesso in finale di Elena Bertocchi, Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia ai mondiali di Fukuoka 2023; nella gara individuale dalla piattaforma con Sarah Jodoin di Maria e Maia Biginelli e Andreas Sargent Larsen e Riccardo Giovannini a Doha 2024; nel sincro dai 3 metri con il bronzo mondiali conquistato da Pellacani e Bertocchi a Fukuoka 2023 e con l’argento mondiale conquistato da Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia a Doha 2024.
Foto di Andrea Staccioli/DBM