12 medaglie mondiali per l’Italnuoto, Butini: “La squadra delle meraviglie”
Gli Azzurri conquistano anche 17 qualificazioni olimpiche
Doha, 18 febbraio 2024 – Un ottimo bilancio di medaglie pesa sui Mondiali di Nuoto per l’Italia. Gli Azzurri conquistano 12 medaglie (2 ori, 5 argenti e 5 bronzi) a Doha e si preparano per i prossimi impegni internazionali del 2024, tra cui gli Europei di giugno e il Settecolli. E nel cuore dell’estate, le Olimpiadi di Parigi.
La 21esima edizione iridata fa tre allori in più rispetto a Budapest 2022 (5-2-2). Spiccano anche le qualificazioni a cinque cerchi, sia individuali che a squadre. Queste si aggiungono a quelle già ottenute nelle scorse competizioni. E una pioggia di primati.
Le qualificazioni alle Olimpiadi, le medaglie vinte e i primati (federnuoto.it)
Atleti qualificati alle Olimpiadi di Parigi 2024
Gregorio Paltrinieri nei 1500 e negli 800 stile libero
Alberto Razzetti nei 200 e nei 400 misti e nei 200 farfalla
Thomas Ceccon nei 100 dorso
Benedetta Pilato nei 100 rana
Alessandro Miressi nei 100 stile libero
Nicolò Martinenghi nei 100 rana
Simona Quadarella nei 1500 e negli 800 stile libero
Manuel Frigo 4×100 stile libero
Lorenzo Zazzeri nei 50 stile libero
Sara Franceschi nei 400 misti
Staffette qualificate alle Olimpiadi di Parigi 2024
4×100 stile libero mas
4×100 stile libero fem
4×100 mista mixed
4×200 stile libero fem
4×200 stile libero mas
4×100 mista mas
4×100 mista fem
Medaglie dell’Italia (2-5-5)
O. Simona Quadarella in 15’46″99 nei 1500 stile libero il 13/02/2024
O. Simona Quadarella in 8’17″44 negli 800 stile libero il 17/02/2024
A. 4×100 stile libero maschile in 3’12″08 l’ 11/2/2024
con Alessandro Miressi 47″90, Lorenzo Zazzeri 47″99, Paolo Conte Bonin 47″83, Manuel Frigo 48″36
A. Nicolò Martinenghi in 58″84 nei 100 rana il 12/2/2024
A. Alberto Razzetti in 1’54″65 nei 200 farfalla il 14/02/2024
A. Nicolo Martinenghi in 26″39 nei 50 rana il 14/02/2024
A. Alessandro Miressi in 47″72 nei 100 stile libero il 15/02/2024
B. Gregorio Paltrinieri in 7’42″98 negli 800 stile libero il 14/02/2024
B. Alberto Razzetti in 1’57″42 nei 200 misti il 15/02/2024
B. Benedetta Pilato in 30″01 nei 50 rana il 18/02/2024
B. Sara Franceschi in 4’37″86 nei 400 misti il 18/02/2024
B. 4×100 mista mas in 3’31″59 il 18/02/2024
Michele Lamberti 54″28, Nicolò Martinenghi 57″97, Gianmarco Sansone 52″14, Alessandro Miressi 47″20
Primati personali (6)
Michele Lamberti nei 100 dorso in 53″73 nelle batterie il 12/2/2024
Luca De Tullio negli 800 stile libero in 7’46″55 nelle batterie il 13/02/2024
Manuel Frigo nei 100 stile libero in 48″25 in semifinale il 14/02/2024
Alberto Razzetti nei 200 farfalla in 1’54″65 in finale il 14/02/2024
Gianmarco Sansone nei 100 farfalla in 52″15 in semifinale il 16/02/2024
Michele Lamberti nei 50 dorso in 24″68 in semifinale il 17/02/2024
“L’Italia delle meraviglie”. Il direttore tecnico della Nazionale Cesare Butini traccia il bilancio, come riporta federnuoto.it. “Il bilancio della Federazione Italiana Nuoto è molto positivo con tutte e cinque le discipline a medaglia e tutte le squadre qualificate ai Giochi Olimpici. E’ vero che mancava qualcuno ma anche noi siamo privi di atleti di punta come Thomas Ceccon e Margherita Panziera. Si tratta di un mondiale particolare per la data di collocazione nell’anno olimpico; alcuni atleti hanno colto l’occasione e centrato l’obiettivo, altri sono stati meno performanti, e ci lavoreremo sopra, ma non è facile per nessuno in questa specialità andare forte a febbraio. Lo abbiamo visto con la Meilutyte ad esempio, esclusa dalla semifinale dei 100 rana. Certamente la squadra ha risposto conquistando quindici pass olimpici, di cui nove individuali e sei di staffetta, consolidando gli obiettivi principali che ci permettono di ragionare e lavorare più tranquillamente in questi mesi che ci separano da Parigi 2024. Certo, ci sono anche situazioni da razionalizzare e mettere a fuoco, ed è ciò che andremo a fare con i tecnici sociali già a partire da marzo, in occasione dei campionati nazionali primaverili a Riccione. Avremo così la possibilità di capire come mai alcuni non hanno dato seguito alle loro potenzialità. Il bilancio generale ci sembra molto positivo ma non dobbiamo sederci e dare per scontato che sarà così anche a Parigi. Per riuscirci dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione”.
“Tra le cose che mi son piaciute di più – prosegue Butini – sono l’unione di intenti, la forza del gruppo e la consapevolezza dei nostri mezzi. Non c’è sato un atleta in particolare, ma tanti atleti mi sono piaciuti. Sono contento che Simona Quadarella sia tornata sul podio e abbia vinto il titolo degli 800 stile libero emulando Novella Calligaris dopo 52 anni, che Alberto Razzetti abbia acquistato consapevolezza, che Alessandro Miressi abbia conquistato la prima medaglia mondiale individuale, che Sara Franceschi sia salita sul podio dei 400 misti dopo i problemi fisici che ne avevano rallentato la preparazione ma voglio sottolineare un giovane come Alessandro Ragaini, all’inizio un po’ timoroso, che nella 4×200 ha dimostrato di essere un atleta sul quale possiamo puntare molto. E’ rientrato in Italia prima di noi per impegni scolastici. Lui, come molti altri ragazzi presenti qui a Doha e altri ancora rimasti in Italia e che vedremo a Riccione, ci permettono di guardare al futuro e contestualmente agli impegni prossimi con fiducia. Nello sviluppo del percorso di crescita dei giovani crediamo molto nella massima incentivazione degli atleti. Il modo migliore per farli crescere riteniamo che sia la partecipazione alle principali gare internazionali, quindi mondiali ed europei. Abbiamo qualificato tutte le staffette e devo dire che stanno facendo un bel percorso. Per alcune il cammino è ancora lungo, ma questo è un buon punto di partenza”.
“Infine – sottolinea Butini – mi preme ringraziare lo staff tecnico federale e i tecnici sociali per il supporto costante e fondamentale, senza il quale sarebbe molto difficile ottenere certi risultati. La sinergia tra Federazione e società è da sempre alla base del nostro lavoro e il continuo confronto ci aiuta nella fase di crescita e maturazione dei ragazzi”.
Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM