Sicurezza sul lavoro, a Palazzo Chigi l’incontro fra governo e sindacati
Calderone: “Convocate parti sociali per riflessione comune”
Roma, 26 febbraio 2024 – Al via incontro governo e sindacati a Palazzo Chigi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il governo è rappresentato dal Sottosegretario Alfredo Mantovano e dal ministro del Lavoro, Marina Calderone. Sono presenti i segretari generali di Cgil, Maurizio Landini, della Uil Pierpaolo Bombardieri e della Cisl, Luigi Sbarra. Sono presenti anche rappresentanti di Ugl, Cisal e Usb.
”Credo che noi abbiamo dimostrato massima attenzione ai temi della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro. Abbiamo avuto vari confronti con le parti sociali, sia in sindacati che le associazioni datoriali. Si devono prendere delle decisioni. Le proporrò in Consiglio dei Ministri. Ho già fatto un’informativa al Consiglio la settimana scorsa. Lunedì (oggi, ndr) abbiamo convocato le parti sociali proprio presentare le nostre riflessioni. Una cosa è certa, da un lato c’è una riduzione del numero degli infortuni, certificato dall’Inail, ma l’edilizia è un settore che merita la massima attenzione, perché ci sono una serie di rischi legati alla tipologia di attività”, ha sottolineato il ministro del Lavoro, Marina Calderone, sabato in occasione del Forum in Masseria alle Terme di Saturnia, sulle manifestazione a Firenze. ”Sull’incidente di Firenze la magistratura farà il suo corso, noi stiamo fornendo tutto il supporto ai magistrati con le nostre forze ispettive. Speriamo di aver in tempi brevi l’esatta dinamica dell’incidente”, conclude Calderone.
In Cdm norme per rafforzare sicurezza
Dopo l’incontro tra il governo e le parti sociali, ci sarà il Consiglio dei ministri. Secondo quanto si apprende, su tavolo c’è un provvedimento organico per “il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio“, anche in relazione al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta, oltre “alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari”.
Tra le misure allo studio: norma di coordinamento delle Procure della Repubblica sulle attività di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; inasprimento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare; ri-penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita; interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro o di accertata responsabilità penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro; sospensione e decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari; valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell’intero appalto.
Ipotesi reato omicidio sul lavoro
La scorsa settimana era tornata d’attualità l’ipotesi di introduzione del reato di omicidio sul posto di lavoro. Un’ipotesi che ha trovato contrario il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Non ci sarebbe un effetto deterrente. Con l’esperienza dell’omicidio stradale, che ha aumentato a dismisura la pena, gli incidenti non sono diminuiti ma aumentati”, ha ricordato il Guardasigilli. “Sono allo studio altre misure per contrastare il lavoro sommerso”, ha aggiunto Nordio, dicendosi anche contrario all’istituzione della Procura nazionale per la sicurezza del lavoro. (Fonte: Adnkronos)
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