La ricerca di Cnr-Ibfm: “Plastica in acqua e cibo, ingeriamo una carta di credito a settimana”
Il CNR con la sua ricerca ha evidenziato il potenziale effetto che le micro e nanoparticelle possono avere sulla salute
“Lo studio dimostra- prosegue l’esperta- che le micro e le nanoparticelle di polistirene assorbite dalle cellule del colon umano inducono cambiamenti nel metabolismo simili a quelli indotti dall’agente tossico azossimetano: quest’ultimo è una molecola cancerogena e neurotossica molto studiata proprio per la sua capacità di indurre tumore al colon. Quello che emerge dallo studio effettuato mediante approcci innovativi di metabolomica (la scienza che studia in dettaglio il metabolismo e i processi metabolici), è che cellule sane di colon umano, sottoposte all’esposizione sia acuta che cronica di particelle di polistirene, mostrano un’alterazione del metabolismo e un aumento dello stress ossidativo. Infine, lo studio ha evidenziato che l’esposizione da plastica induce alterazioni metaboliche tipicamente riscontrate nel formazioni cancerose, indicando una potenziale azione delle micro e nano plastiche come fattore di rischio tumorale del colon. A oggi, questo è uno dei pochi studi che fornisce informazioni su quale potrebbe essere l’effetto della plastica all’interno del nostro organismo“.
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