Fentanyl, la “droga degli zombie” fa paura anche in Italia: che cos’è
Presentato a Palazzo Chigi il “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”
Corpi riversi a terra, andatura lenta, strascicata, difficoltà o impossibilità nei movimenti… sembra lo scenario di un film apocalittico ma non lo è… il Fentanyl, chiamato “droga degli zombie”, è una nuova potentissima sostanza stupefacente che in America, ma non solo, si sta diffondendo sempre di più facendo scattare l’allarme: negli Stati Uniti sta dilagando come un’epidemia provocando una media di 180 morti al giorno. Numeri che fanno paura, come fanno paura gli effetti, anche mortali, di questa sostanza e il fatto che tale droga possa aver varcato anche i nostri confini.
L’Italia ha, quindi, deciso di correre ai ripari in maniera preventiva con la presentazione del “Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici”. Il Piano – spiegano da Palazzo Chigi – è stato elaborato dal Dipartimento per le politiche antidroga con il supporto di diversi Ministeri, dipartimenti, strutture e agenzie, con l’obiettivo di definire le attività di prevenzione per intercettare e impedire l’accesso e la diffusione illegale in Italia del Fentanyl e dei suoi analoghi o la sua diversione per usi non sanitari, nonché la gestione di una ipotetica emergenza.
“In Italia non c’è un’emergenza Fentanyl. Ma l’emergenza c’è negli Stati Uniti, e in un momento in cui non esistono frontiere invalicabili è bene non trovarsi scoperti – ha detto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, durante la conferenza stampa di presentazione del Piano -. Nel 2022 i sequestri di Fentanyl segnalati dall’agenzia che si occupa di contrasto della droga negli Usa (Dea) hanno raggiunto livelli record: 6 tonnellate in polvere.I decessi stanno avendo un picco: sono passati dai 68mila del 2020 agli oltre 100mila del 2022. E la differenza rispetto alla pandemia è che colpisce soprattutto giovani e adolescenti”.
Che cos’è il Fentanyl?
Il Fentanyl è un oppiaceo sintetico, utilizzato nella terapia del dolore ed ha una attività narcotica come la morfina o l’eroina ma è da 50 a 100 volte più potente della morfina e 30-50 volte più forte dell’eroina. Ma ancora più potenti sono altri oppiacei sintetici simili al Fentanyl e sintetizzati illegalmente, che risultano addirittura 100mila volte più forti della morfina.
Viene chiamato “droga degli zombie” per via degli effetti che ha su chi ne fa uso: gli assuntori si trasformano in “morti che camminano”, con alterazioni dello stato fisiopsichico, ma si può arrivare alla morte, spesso dopo il soffocamento: “Si tratta di un oppiaceo sintetico – ha spiegato Mantovani – che, utilizzato in dosi rigorosamente controllate e procedure sanitarie certificate, ha un effetto analgesico e anestetico. Ma che, al di fuori di queste procedure, sta sostituendo l’eroina. Sono sufficienti quantità minime, anche 1 o 2 milligrammi per causare la morte. Questa sostituzione Fentanyl- eroina riesce perché è a basso costo, semplice da nascondere e reperibile, se non si adottano idonee misure di sicurezza nelle farmacie e negli ospedali”.
“Sintetizzato completamente in laboratorio, è un farmaco utilizzato per la sedazione in anestesiologia, per curare pazienti con dolore cronico, che non rispondono ad altre terapie, e nei pazienti oncologici. Deve essere prescritto con ricetta medica non ripetibile”, ha spiegato la presidente del Gruppo tossicologi forensi italiani, Sabina Strano Rossi, intervenuta durante la conferenza a Palazzo Chigi.
Purtroppo, però, il Fentanyl, come conferma l’esperta, può essere utilizzato per scopi diversi da quelli terapeutici, chiamati “ricreazionali”: “Può essere come i suoi analoghi ancora più potente, perché sintetizzato in laboratori clandestini, aggiungendo più rischi per la salute il consumatore, relativi alla quantità incerta della sostanza nella singola produzione.
Gli effetti del Fentanyl
I suoi effetti principali sono la depressione del sistema nervoso centrale e depressione del respiro, che conducono all’overdose, ma l’effetto desiderato è euforizzante, come quello provocato dall’eroina. effetto che svanisce rapidamente e si ricerca una nuova dose.
Gli effetti possono essere così riassunti:
- euforia
- sonnolenza
- nausea
- confusione
- costipazione
- sedazione
- depressione respiratoria grave,
- incoscienza e morte
Esiste però un antidoto al Fentanyl e agli altri oppiacei: “E’ il naloxone, – prosegue l’esperta – che può rapidamente invertire gli effetti di tali sostanze. Il naloxone viene commercializzato come prodotto farmaceutico in Europa e le farmacie ne devono essere obbligatoriamente provviste.
La potenza del Fentanyl e simili, però, supera la morfina o eroina ed una durata d’azione più prolungata dell’antidoto, e dunque , ne possono essere necessarie varie dosi per contrastare l’effetto dell’oppiaceo sintetico. Questo vuol dire che è sufficiente che lo spacciatore si sbagli di poco nella preparazione della dose perché il soggetto possa andare facilmente incontro ad una overdose. Il naloxone, in questi casi di derivati super potenti del Fentanyl, può essere meno efficace e sono necessarie più dosi per poter contrastare l’intossicazione acuta.
Tutto questo può portare a delle criticità se non si hanno scorte di naloxone sufficienti ad esempio in Pronto soccorso. C’è inoltre anche il rischio dell’uso di tali droghe come “sostanze incapacitanti per commettere ad esempio reati sessuali”. A fronte di tutto questo – conclude Rossi – la prevenzione dell’utilizzo di questi oppiacei sintetici al di fuori degli usi terapeutici è assolutamente fondamentale in questo momento”.
Le misure del Piano
“Vogliamo muoverci in un’ottica di prevenzione – ha chiarito Mantovano – a spettro largo: prevenzione sanitaria, prevenzione criminale, informazione. L’8 novembre del 2023, a Piacenza, un soggetto è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per aver intermediato l’approvvigionamento di Fentanyl tra Cina e Usa. L’operazione ha intercettato la spedizione di circa 100mila dosi di Fentanyl per oltre 250mila euro. Il Fentanyl era nascosto nelle pagine di libri. Questo richiede anche uno sforzo investigativo notevole e mirato”.
“Il Piano – ha sottolineato Mantovano – conoscerà verifiche periodiche: seguiremo l’evoluzione del fenomeno passo dopo passo”. Il sottosegretario ha poi concluso dicendo che “rapper o trapper degli Stati Uniti che sono untori e vittime. I loro testi arrivano agli adolescenti senza filtri. Chiunque ha la responsabilità di figli e nipoti dovrebbe raddoppiare l’attenzione, e un piano di prevenzione deve interessare tutti noi“.
(Foto di copertina: Fotogramma @Farwest – Rai)
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