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Phoenix, Berrettini perde la finale ma col sorriso: “Felice di essere tornato a giocare”

18 marzo 2024 | 09:53
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Phoenix, Berrettini perde la finale ma col sorriso: “Felice di essere tornato a giocare”

L’Azzurro cede a Borges che si conferma campione

Phoenix – Matteo Berrettini non riesce a portarsi a casa il Trofeo del Challenger di Phoenix, ma disegna una splendida settimana dei ritorni e guarda avanti. La finale di ieri, al Phoenix Country Club, va al portoghese Nuno Borges per 7-5, 7-6, che si conferma leader della competizione.

Nel 2019 e proprio a Phoenix, aveva conquistato l’ultimo dei tre trofei Challenger vinti in carriera (San Benedetto 2017 e Bergamo 2019 gli altri due) su nove finali disputate.

“Grazie a tutte le persone che sono venute a vedermi: è stata una settimana pazzesca – ha detto l’Azzurro, come riporta supertennistv.it -. Sicuramente non è arrivato il risultato che avrei voluto, ma sono contento di essere tornato a giocare. È stata una partita difficile, Nuno sta giocando benissimo: ha meritato la vittoria e ha mostrato anche fair-play dandomi il punto sul set-point a suo favore”.

Il racconto della partita – supertennistv.it

Tra l’azzurro ed il 27enne di Maia non c’erano precedenti. Parte forte Matteo centrando il break in avvio di primo set grazie ad un drop-shot del portoghese che nemmeno arriva alla rete.

L’azzurro conferma il vantaggio (2-0), comanda gli scambi e tiene in scioltezza i turni di battuta fino ad uno sciagurato ottavo gioco, dove un suo passaggio a vuoto combinato ad un paio di ottime risposte di Borges si traduce nel contro-break per il lusitano (4-4).

Nel game successivo Berrettini manca l’opportunità di riprendersi il break di vantaggio (5-4), e nel decimo gioco rischia forte perché Borges arriva per due volte a due punti dal set prima che all’azzurro riesca il riaggancio sul 5 pari.

Nel dodicesimo game Matteo si ritrova di nuovo sotto 0-40 e stavolta le tre palle-break sono altrettanti set-point: sul primo Borges mette lunga di poco la risposta di rovescio, sul secondo Berrettini ritrova la prima (chiamata fuori dal sistema elettronica ma vista buona anche dal giudice di sedia: bello il gesto di fair-play del lusitano che dà il punto all’azzurro), ma sul terzo il diritto del romano parte per la tangente e Borges incamera il 7-5.

Il portoghese prende fiducia e parte bene nella seconda frazione tenendo la battuta a zero (1-0): Berrettini fa decisamente più fatica (1-1) ma poi pare ritrovare il ritmo sul colpo che l’ha reso famoso.

Di nuovo nell’ottavo gioco, però, come nel primo set, arriva il passaggio a vuoto sotto forma di due doppi falli, il secondo dei quali permette a Borges di salire 5-3. Il lusitano non ne approfitta e concede il contro-break (5-4). Nel decimo game Matteo cancella un match-point con una seconda di servizio parecchio coraggiosa e poi riagguanta il suo avversario (5-5).

Combattutissimo l’undicesimo game, durato 14 punti, dove Berrettini non sfrutta due palle-break (6-5): in quello successivo con un doppio fallo concede un altro match-point ma di nuovo Borges non ne approfitta (6-6) ed è il tie-break a decidere (il quinto negli ultimi sei set giocati dal romano).

L’azzurro schizza avanti 3-0 ma il portoghese recupera (3-3). Con una volée di rovescio da antologia il lusitano passa per la prima volta in vantaggio (5-4) e poi sul 6-4 ecco altri due match-point: il diritto di Matteo finisce in rete e Borges chiude per 7 punti a 4. Bello l’abbraccio sotto rete tra i due.

foto X ATP Challenger da supertennistv.it