Masters 1000 di Miami, Arnaldi non ingrana con Machac: l’Azzurro perde agli ottavi
Il tennista tricolore perde per due set a zero
Miami, 26 marzo 2024 – Una giornata storta quella di Matteo Arnaldi al Masters 1000 di Miami. L’Azzurro ha perso con il ceco Tomas Machac per 6-3, 6-3, dicendo addio al torneo californiano e ai quarti di finale.
Come riporta supertennistv.it ‘Era da tempo che il ligure non offriva una prestazione così distante da quegli standard a cui aveva abituato nel corso degli ultimi mesi, e più che a un ispirato Machac, il risultato deve molto all’imprecisione con cui l’azzurro ha condotto il match: incappando in colpevoli gratuiti, accettando il copione impostato dal suo rivale senza trovare alcuna soluzione per invertirne la rotta’.
‘Arrivato al suo primo ottavo in un Masters1000 senza perdere nemmeno un set, – prosegue supertennisttv.it – difficile credere a una stanchezza che abbia oggi condizionato la prestazione del ligure. Forse un calo di concentrazione, unito a un avversario rinvigorito nella fiducia dopo la maratona vinta contro Andy Murray e incredulo nelle prime fasi del match nel ricevere dall’azzurro punti comodi al termine di scambi mai troppo probanti. Privo così della brillantezza necessaria per far valere le sue qualità, Arnaldi è finito presto preda delle iniziative di Machac: bravo ad accelerare dal fondo e a coglierne il disagio quando costretto allo scambio sulla diagonale del dritto. La prima palla break per il ceco è quella che gli consente di allungare nel punteggio, la seconda arriva in chiusura di primo parziale e coincide con il punto che regala a Machac il primo set.
La reazione non arriva nel secondo set. Machac continua ad ottenere il massimo in termini di resa senza che Arnaldi riesca a costruirsi alcuna occasione da break. Né si ha l’impressione che possa scattare da un momento all’altro la scintilla che giustifichi una svolta. I turni di servizio dell’azzurro si fanno via via sempre più complicati, ma Machac si dimostra lucido nel non voler forzare i tempi lasciando che sia il match a venire dalla sua. E puntuale l’intuizione si rivela corretta, ancora una volta a metà parziale nell’unica palla break da lui costruita e trasformata che gli consente di portarsi a due turni di servizio dalla vittoria. Che infine arriva dopo neanche ottanta minuti di gioco, qualificandolo per il primo quarto di finale in un Masters1000 della sua carriera’. Conclude supertennistv.it.
Foto Sposito/FITP