Israele pronto alla reazione militare contro l’Iran: “Ci coordineremo con Washington”
Il Capo di Stato Maggiore israeliano conferma. Fonti europee, intanto, affermano come l’attacco iraniano sia stata “una sceneggiata senza alcuna volontà di escalation”
Tel Aviv, 15 aprile 2024 – La risposta di Israele all’attacco iraniano potrebbe essere “imminente“. Lo ha detto una fonte israeliana citata dalla tv americana Nbc parlando dopo la riunione del gabinetto di sicurezza, secondo cui è importante che la risposta segua a stretto giro l’azione di Teheran. “Ogni risposta . assicura – sarà coordinata con gli americani”.
“Israele risponderà all’attacco iraniano”. Lo ha confermato il capo di Stato maggiore israeliano Herzi Halevi, in visita alla base di Nevatim, nel sud del Paese, colpita da alcuni missili lanciati da Tehera
“Da Teheran una sceneggiata”
“Una sceneggiata senza alcuna volontà di escalation“. Fonti europee a Teheran confermano l’impressione di un attacco contro Israele votato alla massima spettacolarizzazione e alla minimizzazione dei danni, che più che “una prova di forza ha dato una prova di debolezza” del regime iraniano. Costretto a reagire dalla sua base più oltranzista, che ne ha approfittato per coprire un’ulteriore stretta della repressione interna, con l’annuncio di misure più severe per le donne che non indossano l’hijab, il cui obiettivo è sempre quello di garantire la sopravvivenza del regime.
“Quella che hanno fatto sabato sera è una sceneggiata che ricalca quello che già fecero due anni in Iraq, contro la base americana di Ayn a-Asad, quando dovettero reagire dopo il raid in cui venne ucciso il generale Qassem Soleimani“, ricordano le fonti parlando con l’Adnkronos. Dopo l’attacco al consolato a Damasco del primo aprile, Teheran non poteva non reagire, doveva ristabilire la deterrenza, cosa che in effetti potrebbe essere riuscita a fare: a Tel Aviv hanno mandato il messaggio che in caso di nuovo assassinio mirato risponderanno, “hanno alzato la soglia”.
E il fatto di aver colpito Israele direttamente dal loro territorio rappresenta “un salto di qualità” da parte iraniana, per quanto quello che poi conta “è l’esito: l’offensiva si valuta sulla base dei risultati raggiunti”, sottolineano gli esperti.
“Se Israele reagisce, la nostra risposta sarà più forte”
Se Israele dovesse reagire al raid di sabato scorso, la risposta dell’Iran sarà “immediata, più forte e più ampia“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, durante un colloquio telefonico con il suo omologo britannico, David Cameron, nel quale ha ribadito che la Repubblica islamica non vuole “l’escalation”.
Amir-Abdollahian ha quindi criticato il governo britannico per il suo appoggio a Tel Aviv nella guerra a Gaza. “È sorprendente che, nonostante migliaia di tonnellate di bombe sono state sganciate sulla popolazione oppressa di Gaza negli ultimi sei mesi, l’Inghilterra sia preoccupata per la risposta della Repubblica Islamica dell’Iran al brutale attacco del regime israeliano contro sedi diplomatiche nel quadro del principio della legittima difesa ai sensi dell’articolo 51 dalla Carta delle Nazioni Unite”, ha affermato. (fonte: Adnkronos)
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