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Aborto e pro-life nei consultori, bocciato l’odg del Pd. Ma la Lega si astiene

18 aprile 2024 | 18:17
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Aborto e pro-life nei consultori, bocciato l’odg del Pd. Ma la Lega si astiene

Il capogruppo della Lega Riccardo Molinari: “Sui temi etici prevale la libertà di coscienza”. Pro Vita e Famiglia: “Stupiti dall’astensione su questo vergognoso ordine del giorno”

Roma, 18 aprile 2024 – L’aula della Camera ha bocciato l’ordine del giorno del Pd al Dl sul Pnnr sul diritto di aborto e i consultori che aveva avuto parere negativo del governo. I voti contrari sono stati 117, quelli a favore 93. “Governo e maggioranza hanno gettato la maschera”, ha detto in aula la deputata del Pd Ilenia Malavasi, aggiungendo: “Cosa vi hanno fatto di male le donne?”.

Immediata la replica della deputata di FdI Carolina Varchi: “Se l’unica strada è l’aborto, non è libertà”. Sull’ordine si sono astenuti 18 deputati, ben 15 della Lega, compreso il capogruppo Riccardo Molinari. Tra gli astenuti anche Paolo Emilio Russo, di Forza Italia.

Molinari: “Libertà di coscienza”

“Il voto dei 15 leghisti che si sono astenuti? Libertà di coscienza, come sempre su temi etici”. Lo assicura all’AdnKronos il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, che è stato uno dei deputati salviniani a scegliere di non votare in linea con il governo contro l’odg al dl Pnrr, presentato dal Pd, a tutela della legge 194.

Pro Vita e Famiglia: “Astensione della Lega? Stupiti”

“Ci stupisce che oggi alla Camera parte della Lega si sia astenuta su un vergognoso ordine del giorno del Partito Democratico che accusa il Governo di aprire i consultori ad associazioni anti-abortiste per fare ‘violenza psicologica’ sulle donne, avallando l’assurda polemica sulla collaborazione tra consultori e associazioni di aiuto alla maternità già prevista dall’articolo 2 della Legge 194. La maggioranza ha fatto benissimo a respingere questo ennesimo pretesto polemico della sinistra, che vuole impedire alle donne in difficoltà di ricevere aiuti per rimuovere le cause che potrebbero indurle o costringerle ad abortire. Migliaia di persone sono attese da tutta Italia alla Manifestazione Nazionale per la Vita che si svolgerà a Roma sabato 22 giugno, per ribadire la dignità umana del concepito e chiedere con forza allo Stato di garantire la tutela sociale della maternità e il diritto delle donne di ricevere alternative concrete all’aborto”. Lo afferma in una nota Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus.Family day plaude alla maggioranza.

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