Giubileo, Campidoglio in ritardo: non siamo neanche a metà dell’opera
Circa il 70% dei cantieri non è ancora partito, ed è difficile che molti di questi vedranno la luce in tempo per il Giubileo
Roma, 26 aprile 2024 – Mancano 8 mesi all’apertura del Giubileo 2025. Il 24 dicembre 2024, infatti, verrà aperta la Porta Santa della Basilica di San Pietro, con la solenne cerimonia d’apertura che sarà presieduta da Papa Francesco. 8 mesi sono pochi, pochissimi. Volano come l’aria. Il Campidoglio questo lo sa, o dovrebbe saperlo, dato che secondo la Prefettura sono attesi circa 32 milioni di pellegrini (e probabilmente saranno anche di più). Ma non è tutto oro quel che luccica. Nonostante Roma sia invasa dai cantieri in vista dell’Anno Santo, la realtà è che non siamo neanche a metà dell’opera. Ben oltre il 50% dei cantieri, infatti, non è ancorapartito. Partiranno dunque in ritardo, e molti di questi non vedranno la luce in tempo per il Giubileo. A ciò aggiungiamo il fatto che alcune gare sono andate deserte, come la realizzazione della ferrovia al Pigneto, di cui nessuno ha voluto farsi carico.
Giubileo, Gualtieri: “Siamo al 27% di cantieri aperti”
Andiamo per ordine. A dare le cifre è stato lo stesso sindaco di Roma e commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, durante la conferenza di presentazione del Giubileo nella Sala Stampa estera: ”Ad oggi siamo al 27% dei cantieri già aperti, 44 pari al 20% sono di imminente avvio, entro maggio apriranno. Entro maggio avremmo il 50% dei cantieri aperti, gli altri seguiranno molto rapidamente”. Insomma, ad oggi il 70% dei cantieri non ha ancora visto la luce: considerato il fatto che nel complesso sono previsti 218 interventi nella Capitale, significa che ad oggi ne sono partiti (e non tutti conclusi) circa 60. La matematica non è un opinione: sono pochi, pochissimi. E se a maggio partiranno i cantieri di cui parla Gualtieri, ne mancheranno oltre la metà da aprire e realizzare. E’ una corsa contro il tempo.
Tra i tanti cantieri che ancora non sono partiti, ed è in forte ritardo anch’esso, è quello relativo a piazza Risorgimento. Ovvero uno di quelli più strategici, essendo la porta d’ingresso delle mura vaticane. Un progetto modificato nel corso del tempo. ‘‘A breve partirà il cantiere su piazza Risorgimento, grazie ad una capacità di adattamento alla necessità di modificare il progetto rispetto a quello originario. Un intervento che si riuscirà a fare anche se è stato in bilico per molto tempo” ha assicurato Gualtieri in conferenza stampa.
Il monito di Palazzo Chigi e le critiche dall’opposizione
Numeri che hanno messo in allarme anche il Governo. Il 16 aprile 2024 è stata infatti convocata, a Palazzo Chigi, una cabina di regia sul Giubileo, in cui a Gualtieri è stato chiesto di fornire un aggiornamento sullo stato d’avanzamento dei lavori: a Gualtieri è stata ricordato quanto sia fondamentale rispettare i tempi previsti.
Chi insorge, invece, è l’opposizione in Assemblea capitolina, in particolare il gruppo di Fratelli d’Italia: “Siamo molto preoccupati dallo stato degli interventi legati al giubileo. Più del 60% delle opere sono ancora in fase di progettazione e i cantieri avviati sono solo il 27% del totale. Nonostante i poteri commissariali conferiti al sindaco dal governo e l’enorme quantità di risorse a disposizione di Roma Capitale, le opere del giubileo rischiano di essere l’ennesimo flop di questa amministrazione”. Così in una nota Giovanni Quarzo, Rachele Mussolini, Federico Rocca, Maria Cristina Masi, Stefano Erbaggi e Francesca Barbato, consiglieri di FdI.
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