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Fondi, “Aiuto! Mio figlio ci sta aggredendo”: 36enne allontanato da casa

2 maggio 2024 | 17:29
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Fondi, “Aiuto! Mio figlio ci sta aggredendo”: 36enne allontanato da casa

I familiari avevano chiamato il 112 quando il figlio aveva dato di matto e ha messo a rischio la loro sicurezza

Fondi, 2 maggio 2024 – Nei giorni scorsi un cittadino di Fondi, attraverso il numero unico di emergenza 112, faceva richiesta dell’intervento di una Volante, in quanto il figlio, di anni 36, in stato di agitazione, stava mettendo a rischio la sicurezza dei familiari attraverso atteggiamenti violenti.

Nonostante il tempestivo intervento sul posto del personale della Polizia di Stato, Commissariato di P.S. Fondi, questi, alla presenza degli operatori, continuava la sua condotta aggressiva nei confronti dei congiunti, minacciandoli di morte. Gli agenti constatavano inoltre che l’interno dell’abitazione era stato messo a soqquadro e alcune porte danneggiate con calci e pugni.

A fondamento della pericolosità del soggetto, tossicodipendente, era il rinvenimento, in un borsello da lui indossato, di un coltello a serramanico e di un cacciavite, che gli venivano ritirati e sottoposti a sequestro penale. La manifesta pericolosità sociale dimostrata costringeva gli operatori, informata l’Autorità Giudiziaria, ad adottare un provvedimento di urgenza di allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alle parti offese, nonché a denunciarlo in stato di libertà per il reato di maltrattamenti e possesso ingiustificato di strumenti atti all’offesa.

Sussistendo concretamente il pericolo di reiterazione di analoghe condotte delittuose e valutata l’inclinazione alla sopraffazione e alla violenza, anche in ragione all’assunzione di stupefacenti, il GIP di Latina convalidava la misura adottata in emergenza dalla Polizia di Stato, applicando a sua volta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, prescrivendo, inoltre, il divieto di avvicinamento, entro un raggio di 500 metri, alle persone offese e ai luoghi da questi frequentati, vietando all’indagato di comunicare con loro con qualsiasi mezzo, Ordinanza che veniva eseguita nei giorni immediatamente successivi la prima notizia di reato.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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