“Taglio di capelli non eccentrico, trucco non eccessivo”: il look dei vigili per il Giubileo fa discutere

16 maggio 2024 | 15:29
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“Taglio di capelli non eccentrico, trucco non eccessivo”: il look dei vigili per il Giubileo fa discutere

Il capogruppo della Lista Civica Raggi, Antonio De Santis, ha pubblicato la circolare inviata dal Comando Generale. Il vice comandante: “Su qualche punto, possiamo aver esagerato. Ma si può cambiare”

Roma, 16 maggio 2024 – “‘L’Amministrazione, in vista dell’avvio dell’anno giubilare, ha inviato in questi giorni una nota agli agenti del corpo di Polizia Locale di Roma Capitale che riguarda le norme di condotta da seguire, con un’ampia e a tratti surreale sessione sull’estetica. Pur con tanti problemi da affrontare, vale la pena riportarne alcuni passaggi, tra i più significativi”. Così in un post su Facebook Antonio De Santis, capogruppo della Lista civica Raggi.

Cosa prevede la circolare

Le indicazioni sono suddivise per genere, e già questa è una scelta discutibile. Gli uomini dovranno avere “capelli puliti, e se tinti, di colore naturale. Taglio di lunghezza moderata che deve seguire la naturale attaccatura del cuoio capelluto evitando qualsiasi forma di eccentricità; le basette devono essere conformi in lunghezza e spessore, con forma regolare; barba e baffi devono essere ben curati, di lunghezza non eccessiva e se tinti, di colore naturale, la parte del viso non interessata da barba e baffi deve comunque essere ben rasata”.

I capelli delle donne, invece, “non devono contenere eccessiva quantità di lacca, di gelatina o di brillantina. Il taglio non deve essere eccentrico. La lunghezza dev’essere moderata e, in particolare, posteriormente è preferibile non superare il limite delle spalle e qualora ciò accada, i capelli dovranno essere legati e raccolti. Anteriormente la fronte deve essere scoperta, in particolare, anche nel rispetto della proporzionalità con la lunghezza, il volume dei capelli deve essere sempre contenuto. È concesso l’utilizzo sui capelli di accessori di dimensioni ridotte, di colore nero o blu ma al solo scopo di raccoglierli. Il cosmetico non deve essere eccessivo, troppo marcato o di colore acceso”. Non mi sento di aggiungere altro. Esprimo comunque la mia solidarietà a tutti gli agenti del Corpo”.

Il vice comandante: “Su qualche punto, possiamo aver esagerato”

Forse siamo stati un po’ troppo didascalici, ma questa circolare possiamo anche modificarla. Su qualche punto possiamo anche aver esagerato, io l’ho firmata ma, ripeto, possiamo anche cambiarla”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera di Roma il vice comandante della polizia locale di Roma Roberto Stefano in merito alle polemiche sulle nuove regole sul look dei vigili in vista del Giubileo.

”Prima di questa circolare c’erano solo due righe che definivano l’aspetto e il decoro che un vigile urbano di Roma avrebbe dovuto mostrare ai cittadini ma che non specificavano niente e che per questo motivo erano soggette a varie interpretazioni. Non entriamo nel merito del look degli agenti ma del loro decoro. Non c’è alcun intento discriminatorio’‘.

L’intento, sottolinea Stefano, è quello di ”equiparare il regolamento del nostro personale a quello di polizia, carabinieri e delle altre forze dell’ordine. Non vorremmo rischiare di trovarci con un agente con i baffi alla Vittorio Emanuele o una collega con una frangetta che le copre gli occhi quando si rapporta con il cittadino. Tutto qui”

Il Comando Generale: “Nessun intento discriminatorio, ma un richiamo al decoro”

‘In merito alla risonanza generata da una circolare interna del Corpo di Polizia Locale di Roma, il Comando Generale fa sapere che trattasi di un richiamo ad alcune norme fissate dal regolamento del corpo e ad un precedente provvedimento del 2012, che oggi si è reso necessario riprendere e aggiornare, cercando di fornire alcuni chiarimenti, anche alla luce delle nuove assunzioni. Specifiche quindi sulla cura della persona e su comportamenti che devono mantenersi consoni al decoro dell’uniforme indossata e alle funzioni svolte. Non c’è nessuna volontà di discriminazione di alcun tipo, di genere o sessista, ma viene solo ribadito quanto previsto già dal Regolamento e da diverse circolari emanate nel tempo, con riferimento a norme generali di condotta in rispetto dell’uniforme e della funzione che gli agenti svolgono”. Così il comando generale della polizia di Roma capitale in merito alle polemiche per le indicazioni sul look dei vigili in vista del Giubileo.

Nessun intento discriminatorio, tant’è che anche la stessa uniforme è già uguale per tutti, senza distinzioni tra generi maschile e femminile. L’importante è che venga indossata in modo decoroso e con la cura necessaria della propria persona, ma senza alcuna volontà di discriminare, ognuno deve sentirsi libero di scegliere l’appartenenza di genere”.

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