L’Ucraina perde pezzi. Putin ne approfitta e spinge per i negoziati
Secondo quanto rivelato dal New York Times, la Nato valuta la possibilità di inviare degli istruttori per addestrare i soldati ucraini
Kiev, 17 maggio 2024 – L’Ucraina perde pezzi. La situazione sul campo è complicata, complicatissima. A tratti critica. Nella regione di Kharkiv, soprattutto. Per stessa ammissione del presidente Volodymyr Zelensky che, nelle scorse ore, si è recato in visita nella città presa d’assalto dai russi (leggi qui). Lanciando un appello agli alleati: “Dateci le armi“. Una richiesta, anzi un monito, diventato ancor più forte nelle ultime settimane. Ha annullato le visite in Spagna e Portogallo per fronteggiare la crisi, a testimonianza delle difficoltà. Il presidente russo, Vladimir Putin, non vuole farsi sfuggire l’occasione. Fiuta la preda, vuole battere il ferro finchè è caldo: non è un caso che, ormai quasi quotidianamente, il capo del Cremlino si dice disposto a negoziare. Cambiando, in parte, la propria retorica.
La geopolitica è dura, fredda, spietata. Putin lo sa. Più la situazione sul campo è favorevole, più concessioni si possono ottenere al tavolo dei negoziati. In fondo, questo era l’obiettivo Nato fin dall’inizio: riempire di armi l’Ucraina per permetterle di resistere e negoziare con più forza. Le cose, almeno per il momento, non stanno andando come sperato. Con Mosca che avanza.
“E’ colpa del mondo che ha permesso a Putin di occupare“ ha tuonato il capo del governo ucraino. Secondo quanto riferito da Politico, che ha citato come fonti alcuni funzionari americani anonimi, Zelensky starebbe pressando per utilizzare le armi americane sul territorio russo. Dal Pentagono la risposta è chiara: non se ne parla. A proposito di ciò, Mosca ha avvertito gli americani che userà “armi più potenti” se l’Ucraina dovesse attaccare le sue città con i missili forniti dagli Usa.
Putin: “Al momento, non abbiamo piani di conquista per Kharkiv”
“Le forze russe stanno creando una zona cuscinetto nella regione ucraina di Kharkiv per proteggere le regioni di confine russe, ma la conquista della seconda città ucraina non rientra negli attuali piani della Russia“. Lo ha detto Putin in una conferenza stampa, durante il suo secondo giorno di viaggio in Cina, spiegando che le operazioni nella direzione di Kharkiv “sono una risposta ai bombardamenti delle aree di confine, compresa Belgorod, dove vengono uccisi civili. Per questo motivo, se le cose continuano in questo modo, siamo costretti a creare una zona di sicurezza. A oggi non abbiamo piani che riguardino Kharkiv”.
“La Nato valuta l’invio degli istruttori in Ucraina”
“La Nato valuta la possibilità di inviare in Ucraina degli istruttori in modo da addestrare i soldati di Kiev“: è sempre il New York Times a rivelare questo passo in avanti degli occidentali, in una fase sempre più complicata della guerra per le forze di difesa di fronte all’avanzata russa.
Quest’iniziativa, sottolinea il prestigioso quotidiano americano, spingerebbe gli Stati Uniti e l’Europa a essere più coinvolte nel conflitto: fin’ora, Washington ha detto no a quest’ipotesi. Ma il capo dello Stato Maggiore congiunto, il generale Charles Q. Brown Jr, ha spiegato che “uno schieramento di istruttori dell’Alleanza atlantica appare inevitabile”.
Mosca invece ha avvertito gli Stati Uniti che userà “armi più potenti” se l’Ucraina attaccherà le sue città con i missili forniti dagli Usa. Una risposta a stretto giro all’autorizzazione concessa dagli americani a Kiev di impiegare i vettori a lungo raggio forniti da Washington anche per colpire in profondità il territorio russo. (Foto: X @ZelenskyUaa)
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