Coppa Len di Nuoto di Fondo, Domenico Acerenza conquista la 10 km di Piombino
L’Azzurro è ancora oro, dopo la gara di Doha. Taddeucci è seconda. Gli Azzurri in preparazione a Ostia
Piombino – Arrivano due splendide medaglie dalla tappa di Piombino della Coppa Len di Nuoto di Fondo. Domenico Acerenza conquista, per la seconda volta consecutiva nel circuito iridato, la 10 chilometri vincendo in sprint in 1h46’54″1, sull’agguerrita coppia francese formata dal diciannovenne Sascha Velly (secondo in 1h46’54″6) e Marc Antoine Olivier (terzo in 1h46’54″8).
“Le condizioni erano abbastanza difficili perché il freddo si faceva sentire nonostante il sole splendente. – commenta a caldo il ventinovenne potentino che si allena nel clan di Fabrizio Antonelli, insieme a Gregorio Paltrinieri oggi a riposo, come riporta federnuoto.it – Ho provato a stare sempre davanti anche se facevo fatica a volte. Alla fine però ne avevo e sono riuscito a regolare i miei avversari allo sprint arrivando dritto e toccando forte. Sono contento, perché dopo Doha era difficile mantenere la condizione e comunque non ricadere negli stessi errori che mi avevano penalizzato nella 5 km. Ora mi aspetta una bella prova a Golfo Aranci dove il parterre sarà più impegnativo. Però non ci sono scuse le Olimpiadi saranno tra pochi giorni e dovrò mantenere questo standard, che è fatto di un mix di esperienza e giusta programmazione con il mio allenatore”.
Vincenzo Caso stacca la quarta posizione (1h47’07″1). Lo ha fatto davanti ad Andrea Filadelli, lo scorso anno secondo, che arriva quinto 1h47’11″4.
Sul podio sale anche Ginevra Taddeucci, che ottiene la seconda posizione dopo sei giri di sofferenza e passione. Chiude la gara allo sprint in 1h56’39″4. Ha toccato la piastra ad un secondo e mezzo dalla spagnola Angela Martinez Guillen (1h56’37″8), quindi terza.
“Gara difficile condizionata dall’acqua fredda. – spiega la fiorentina allenata da Giovanni Pistelli portacolori di GS Fiamme Oro / CC Napoli, come riporta federnuoto.it – Ho cercato di rimanere in testa il più possibile nonostante qualche colpo proibito con la spagnola, ma ce l’ho fatta. Un risultato che va bene ora perché sono in un periodo di carico e non sono in una condizione brillante. Ho metabolizzato la delusione di Doha, e ora vorrei conquistare la carta olimpica magari facendo il tempo nel 1500 stile libero al Settecolli (serve 16’09 ndr). Poi forse ci sarà la possibilità di qualificarsi qui agli assoluti di fine giugno ma non voglio pensare a quell’eventualità. Per ora mi preparo verso Golfo Aranci dove ci saranno ancora maggiori avversarie e il campo gara sarà ancora più competitivo”.
Barbara Pozzobon conquista la nona posizione 1h56’43″7.
Il responsabile tecnico Stefano Rubaudo spiega l’excursus del progetto: “Il percorso dell’eco-sostenibilità parte qualche anno fa con una sinergia tra FIN e Olympic quando è stato redatto un protocollo disciplinare che certifichi che le gare siano sostenibili ovvero producano il minore impatto ambientale possibile. Il significato è quello di aver cura di ciò si produce e che si smaltisce, come la plastica che viene raccolta: niente più bicchierini di plastica nei rifornimenti ma di carta biogradabile. Una corretta informazione poi fa da corollario a tutto ciò, sensibilizzando ed educando le persone a comportamenti “sostenibili” come raggrupparsi e spostarsi con meno mezzi inquinanti a disposizione, oppure che tutte le persone che lavorano per l’evento siano adeguatamente trattate sia economicamente che materialmente.
Poi c’è il discorso della brandizzazione, come la carta usata per fare i pass, i laccetti, i banner, i tnt e le medaglie senza tralasciare la visione grafica con la percezione anche tattile che il materiale usato sia un materiale eco, sostenibile, utile, e riciclabile. Diversa sarebbe una medaglia di una lega ferrosa, che si ossida e poi comunque se la butti è impattante. Tutto questo lavoro poi viene inviato ad un entre terzo che si chiama RINA che un’azienda certificatrice, che applica i propri parametri e fa anche un calcolo riguardo l’impatto dell’evento e la CO2 consumata nello svolgimento dello stesso. La certificazione di questo duro lavoro disciplina noi e ci spinge a migliorarci utilizzandolo per tutti gli eventi come i campionati italiani o i campionati italiani master coinvolgendo e responsabilizzando anche le società ad applicare, nei limiti dei costi e delle possibilità economiche, questi principi anche nelle loro attività di base”. Chiude Rubaudo, come riporta federnuoto.it.
La Nazionale Italiana di nuoto di fondo è in preparazione al Centro Federale Fin – Frecciarossa di Ostia Lido.
Il calendario e le classifiche – Fonte federnuoto.it
IL CIRCUITO LEN. Si parte il 18 maggio a Piombino, poi altre quattro tappe: il 29 giugno a Barcellona, il 31 agosto a Lake Ohrid in Macedonia, il 14 settembre a Belgrado e il 21 settembre la chiusura a Razanac in Croazia.
I PRIMI CINQUE DELLA 10 KM MASCHILE
- Domenico Acerenza 1h46’54″1
- Sascha Velly (Fra) 1h46’54″6
- Marc Antoine Olivier (Fra) 1h46’54″8
- Vincenzo Caso 1h47’07″1
- Andrea Filadelli 1h47’11″4
LE PRIME CINQUE DELLA 10 KM FEMMINILE
- Angela Martinez Guillen (Esp) 1h56’37″8
- Ginevra Taddeucci 1h56’39″4
- Caroline Jouisse (Fra) 1h56’40″3
4 . Ana Marcela Cunha (Bra) 1h56’42″3.
- Lisa Pou (Mon) 1h56’42″5
- Ines Delacroix (Fra) 1h56’42″8
Foto di Andrea Masini / DBM
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