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Fiumicino, tentano di rubare al duty free in attesa del volo: 7 denunce all’aeroporto

19 maggio 2024 | 17:23
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Fiumicino, tentano di rubare al duty free in attesa del volo: 7 denunce all’aeroporto

Per tutti è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di tentato furto

Fiumicino, 19 maggio 2024– I Carabinieri della Compagnia Aeroporti di Roma presso lo scalo aeroportuale “Leonardo Da Vinci”, hanno identificato e denunciato 7 persone per tentato furto e sanzionato 4 autisti NCC mentre procacciavano clienti tra i passeggeri.

Nello specifico, cinque autisti NCC sanzionati dai Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino, sorpresi nei pressi del Terminal 3 Arrivi, mentre procacciavano illecitamente clienti tra i passeggeri in transito, al di fuori degli stalli, senza averne titolo, per un importo totale di circa 10.300 euro.

Poco dopo, invece, sempre i Carabinieri della Stazione Aeroporto di Fiumicino, in distinte attività, hanno denunciato 7 persone, tutti cittadini stranieri, che hanno tentato di superare le casse deiduty freesituati all’interno dello scalo aeroportuale, senza pagare, mentre erano in attesa dei rispettivi voli. I militari hanno rinvenuto diversi prodotti di profumeria e cosmesi, per un valore di oltre 2.500 euro. I viaggiatori sono stati notati dal personale addetto alla vigilanza che ha subito allertato i Carabinieri, riuscendo così a recuperare la refurtiva e a riconsegnarla ai responsabili degli esercizi commerciali.

Per tutti è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per il reato di tentato furto.

Infine, al termine di un’attività info-investigativa, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Aeroporti di Roma hanno denunciato quattro dipendenti, con mansione di magazzinieri, di età compresa tra i 54 anni e i 64 anni, tutti italiani, gravemente indiziati di furto aggravato in concorso.

Nello specifico, i quattro dipendenti, mentre si trovavano per ragioni di lavoro all’interno dell’area cargo city, si impossessavano di 75 Epal (euro pallet – pedane in legno per facilitare la movimentazione delle merci), per un valore commerciale pari a circa 2.000 euro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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