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Formia, documenti falsi e furti in un supermercato: arrestato 27enne

20 maggio 2024 | 19:01
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Formia, documenti falsi e furti in un supermercato: arrestato 27enne

Il giovane, cittadino ucraino, era irregolare sul territorio italiano

Formia , 20 maggio 2024 – I carabinieri del locale dipendente N.O.R.M. – Sezione Operativa e Radiomobile di Formia, hanno tratto in arresto un cittadino ucraino, classe 97, irregolare sul territorio italiano, il quale veniva trovato in possesso di merce poco prima asportata presso un noto centro commerciale della zona, e di un documento polacco contraffatto che veniva presentato agli operanti intervenuti.

Il documento falso

Nonostante, infatti, tale documento fosse molto simile all’originale, grazie ad un attento e scrupoloso controllo, incluso il supporto dell’Interpol, è stata rileva la non corrispondenza con la sua vera identità e l’invera origine ucraina del ragazzo.
L’uomo ha dichiarato di essere entrato in possesso del documento falso mentre si trovava in Polonia e svolgeva lavori edili presso un’azienda di costruzioni.

Il documento sarebbe servito per regolarizzare il cittadino per eventuali controlli. Quest’ultimo, che da successivi accertamenti è risultato abitualmente dimorante nel Comune di Aversa (CE), era peraltro in possesso, abilmente occultati nel proprio zaino, di alcuni alcolici e superalcolici, compresi alcuni generi alimentari, per un valore corrispondente a circa 100 euro che erano stati poco prima sottratti dagli scaffali di un supermercato di Formia. Per le su citate ragioni, il giovane, indiziato quale autore dei delitti di cui agli artt. 497 bis. C.P. e 648 C.P. (possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e ricettazione), veniva arrestato nella flagranza del reato e messo a disposizione dell’A.G. competente, chiamata ora a vagliare sul caso.

L’attività dei carabinieri

L’intervento dei militari della Compagnia di Formia ha dunque permesso di rilevare una problematica, come quella della contraffazione dei documenti di identità, soprattutto relativi a persone di origine straniera, e dell’ingresso illegale nel Paese, contribuendo così a garantire la sicurezza delle frontiere e a contrastare le attività criminali connesse a tale fenomeno.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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