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Il procuratore della Cpi: “Mandato d’arresto per Netanyahu? Non è una caccia alle streghe”

20 maggio 2024 | 13:26
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Il procuratore della Cpi: “Mandato d’arresto per Netanyahu? Non è una caccia alle streghe”

Netanyahu tuona: “E’ un oltraggio morale di proporzioni storiche”. Biden gli fa eco. Ma il procuratore: “E’ un procedimento legale”

New York, 20 maggio 2024 – Il procuratore capo della Corte Penale Internazionale ha chiesto alla Camera preliminare del Tribunale di emettere mandati di arresto contro il premier israeliano Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant per “crimini di guerra e crimini contro l’umanità” nella Striscia di Gaza dall’8 ottobre 2023. La Corte dell’Aia ha richiesto un mandato d’arresto anche per tre leader di Hamas, tra cui il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar “per crimini di guerra e contro l’umanità”.

Il procuratore ha chiesto alla Camera preliminare del tribunale dell’Aja di emettere mandati di arresto anche nei confronti dei leader di Hamas Yahya Sinwar, Mohammed Deif, Ismail Haniyeh e Diab Ibrahim Al Masri per “crimini di guerra e contro l’umanità” commessi in Israele e nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023.

Netanyahu: “Oltraggio morale”

“La scandalosa decisione del procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, di chiedere mandati di arresto per leader democraticamente eletti di Israele, è un oltraggio morale di proporzioni storiche”. E’ quanto afferma Benjamin Netayahu, in video messaggio postato su X, in cui sottolinea che questo “lascerà una macchia indelebile di vergogna sulla corte internazionale” che verrà trasformata “in una farsa”.

Biden: “Vergogna”

La richiesta del procuratore della Corte Penale Internazionale di mandati d’arresto per leader israeliani è vergognosa“. E’ quanto afferma Joe Biden in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca in cui condanna con forza il procuratore della Cpi , Karim Khan che ha chiesto alla Corte di autorizzare mandati di arresto per Benjamin Netanyahu e Yahya Sinwar, ed altri esponenti israeliani e di Hamas.

Lasciatemi essere chiaro: qualsiasi cosa questo procuratore possa implicare, non c’e’ nessuna equivalenza, nessuna, tra Israele ed Hamas“. “Noi staremo sempre al fianco di Israele contro le minacce alla sua sicurezza”, conclude il presidente americano.

Il procuratore: “Non è una caccia alle streghe, ma un procedimento legale”

Questa non è una caccia alle streghe, questa non è una reazione emotiva, è un procedimento legale a cui siamo tenuti come procuratori internazionali di un organismo indipendente, per costruire prove solide che non vengano smontate in aula“. Così il procuratore capo della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, difende, in un’intervista alla Cnn, la sua decisione di chiedere mandati di arresto per esponenti israeliani e di Hamas.

In particolare rigetta le accuse, avanzate da Israele “di antisemitismo, di odio, l’idea che applichiamo la legge alla cieca, che favoriamo una parte, mentre siamo ostili all’altra, non potrebbe essere più lontano dal vero”.

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