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Morte Raisi, Meloni convoca una riunione con i vertici intelligence

20 maggio 2024 | 11:11
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Morte Raisi, Meloni convoca una riunione con i vertici intelligence

Il vertice è in corso a Palazzo Chigi. La premier: “Spero che la prossima leadership porti pace e stabilità nella regione. Ma è difficile aspettarsi grandi rivoluzioni”

Roma, 19 maggio 2024 – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta presiedendo una riunione a Palazzo Chigi a cui partecipano il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano e i vertici dell’intelligence. La riunione è stata convocata a seguito dell’incidente in cui ha perso la vita il presidente iraniano Ebrahim Raisi.

Meloni: “Spero la prossima leadership porti pace e stabilità”

Preoccupata per la situazione in Iran? “Io sono preoccupata di default, come chiunque nella mia situazione, quando si ha il peso di una nazione su spalle. Voglio esprimere la solidarietà mia e la solidarietà dell’Italia al governo iraniano e al popolo iraniano“. Così la premier Giorgia Meloni, ospite di Mattino Cinque su Canale5.

Sembra che “le autorità iraniane accreditino la tesi dell’incidente e non letture complottiste, così come non vedo modifiche nell’assetto interno” della realtà iraniana: “noi siamo continuamente in contatto con gli alleati, europei e del G7, è una vicenda che si inserisce in un quadro particolarmente complesso. Io spero che la futura leadership voglia impegnarsi nella stabilizzazione e pacificazione” dell’area, ha detto al presidente del Consiglio spiegando di essere in continuo contatto con “gli alleati e con i miei omologhi del G7 per fare il punto della situazione”.

A chi gli domanda poi se ci siano spazi per garantire più libertà, come chiesto da diversi movimenti iraniani, “se si vuole essere realisti – dice ancora Meloni – non vedo che ci saranno grandi modifiche nel regime iraniano”, dunque “è difficile aspettarsi grandi rivoluzioni. Però chiaramente continuiamo a monitorare e continuiamo a fare la nostra parte per vedere qualche spiraglio”.

Tajani: “Attentato? Non ci sono segnali”

Non ci sono segnaliche ”possa essersi trattato di un attentato” al presidente iraniano Ebrahim Raisi. ”E’ stata una disgrazia dovuta al maltempo, forse a un guasto”. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che ”non dovrebbero esserci grandi scossoni. Vorrei tranquillizzare tutti che non ci saranno conseguenze all’estero negative”.

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