Roma, “mazzette” per evitare il sequestro: arrestato dai finanzieri

21 maggio 2024 | 10:41
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Roma, “mazzette” per evitare il sequestro: arrestato dai finanzieri

Il commesso di un negozio di telefonia ha tentato di corrompere i militari mentre sequestravano la merce contraffatta

Roma, 21 maggio 2024 – Pur di evitare il sequestro di accessori per la telefonia, il commesso di una rivendita al dettaglio al Pigneto ha provato a corrompere una pattuglia di Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, offrendo loro 500 euro. Le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma erano entrate nell’esercizio commerciale per verificare la liceità della merce posta in vendita, rilevando che gli articoli recavano il marchio contraffatto di una nota casa produttrice, oltre che privi della certificazione di conformità di sicurezza.

L’uomo, un quarantenne di nazionalità cinese, ha avvicinato con un pretesto uno dei militari mentre era in corso la stesura degli atti di polizia giudiziaria, mostrando una “mazzetta”, rivelatasi poi costituita da dieci banconote da 50 euro ciascuna. Il dipendente è stato arrestato per l’ipotesi di reato di istigazione alla corruzione e processato con rito c.d. “direttissimo” dalla Sezione Collegiale del Tribunale Ordinario di Roma, mentre il titolare della ditta individuale cui è riconducibile l’attività commerciale dovrà rispondere di frode in commercio e di introduzione nel territorio nazionale di merce contraffatta. L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale di Roma che mira alla salvaguardia dell’economia legale, della sicurezza e della salute dei consumatori.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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