Raid israeliano su un campo profughi a Rafah, almeno 40 morti
L’Idf: “Uccisi 2 alti esponenti di Hamas”, mentre il procuratore militare israeliano apre un’inchiesta su quello che definisce un “grave incidente”
Rafah, 27 maggio 2024 – E’ salito a 40 vittime il bilancio dell’attacco israeliano alla tendopoli a Rafah, nell’area di Tal as-Sultan. A darne notizia è l’agenzia di stampa Wafa – secondo quanto riporta Al Jazeera – citando fonti locali e aggiungendo che “la maggior parte dei morti sonno donne e bambini” e “molti sono stati bruciati vivi”. Decine i feriti che sono stati portati negli ospedali della zona che – secondo la Mezzaluna rossa palestinese – “non sono in grado di gestire questo gran numero di accessi”.
Hamas ha affermato che i palestinesi devono “insorgere e marciare” contro il “massacro” compiuto dall’esercito israeliano a Rafah, nell’estremo sud di Gaza. “Alla luce dell’orribile massacro sionista commesso questa sera dall’esercito criminale di occupazione contro le tende degli sfollati, invitiamo le masse del nostro popolo in Cisgiordania, a Gerusalemme, nei territori occupati e all’estero a sollevarsi e marciare con rabbia contro il massacro sionista in corso contro il nostro popolo nel settore”, ha affermato il gruppo militante palestinese in una nota.
L’esercito israeliano: “Morti due alti esponenti di Hamas”
L’esercito israeliano ha confermato che è stato effettuato un attacco nella zona nord-occidentale del distretto di Rafah, L’Idf ha fatto sapere che nel raid – dove secondo fonti palestinesi sono morte circa 40 persone, tra cui donne e bambini – sono stati uccisi due alti esponenti di Hamas. Si tratta di “Yassin Rabia comandante della leadership di Hamas in Cisgiordania e Khaled Nagar, un alto esponente della fazione sempre in Cisgiordania“, ha fatto sapere il portavoce militare.à
L’Idf: “Ecco chi sono i terroristi”
L’Idf – ha aggiunto – ha detto di essere a conoscenza di “rapporti che a seguito dell’attacco e dell’incendio scoppiato diversi civili nella zona sono rimasti feriti e che l’incidente è in esame”. L’ala in Cisgiordania di Hamas “è responsabile della pianificazione, del finanziamento e della realizzazione di attacchi terroristici in tutta la Giudea e Samaria e all’interno di Israele”, afferma l’Idf. “Il terrorista Yassin Rabia ha gestito l’intera attività terroristica di Hamas in Giudea e Samaria, ha trasferito fondi a obiettivi terroristici e ha pianificato attacchi terroristici di Hamas in tutta la Giudea e Samaria. In passato, Rabia ha compiuto numerosi attacchi terroristici omicidi, tra cui nel 2001 e nel 2002, in cui sono rimasti uccisi soldati dell’Idf”, sottolinea il comunicato.
“Il terrorista Khaled Nagar, un alto funzionario del quartier generale di Hamas in Giudea e Samaria, ha diretto attentati e altre attività terroristiche in Giudea e Samaria e ha trasferito fondi destinati alle attività terroristiche di Hamas nella Striscia di Gaza. In precedenza, Khaled Nagar aveva effettuato diversi attacchi terroristici mortali tra il 2001 e il 2003 che avevano portato alla morte di diversi civili israeliani e al ferimento e alla morte di diversi soldati israeliani”.
Il procuratore militare israeliano: “Inchiesta sull’incidente Rafah”
Il Procuratore generale militare, la generale Yifat Tomer Yerushalmi, ha affermato che il raid su Rafah è “sotto indagine“. “I dettagli del grave incidente – ha spiegato – sono ancora sotto inchiesta, che ci impegniamo a portare avanti al massimo”. Poi ha aggiunto che “sono aperte 70 inchieste dalla Polizia militare per sospetti incidenti criminali durante la guerra“. Tra queste c’è anche quella sul centro di detenzione militare di Sde Teiman dove sono rinchiusi i miliziani di Hamas catturati dal 7 ottobre in poi, tra cui quelli dell’Unità Nukheba di Hamas, responsabile dell’attacco ai kibbutz a ridosso di Gaza.
Qatar: “L’ultimo attacco a Rafah può ostacolare i negoziati”
Il Qatar ha affermato che l’ultimo attacco israeliano a Rafah potrebbe ostacolare gli sforzi di mediazione per raggiungere un accordo di cessate il fuoco e scambio di ostaggi: lo afferma in una dichiarazione il ministero degli Esteri, ripreso da Haaretz.
Crosetto: “Non è più giustificabile la violazione dei diritti a Rafah”
“Siamo di fronte a una situazione sempre più difficile nella quale il popolo palestinese viene compresso senza tener conto delle drammatiche difficoltà e dei diritti di uomini, donne e bambini innocenti che nulla hanno a che fare con Hamas. Questa cosa non è più giustificabile“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a SkyTg24 Live in Milano, parlando del nuovo attacco israeliano a Rafah.
Tajani: “Hamas attira Israele a Rafah in una trappola mediatica”
“Hamas sta usando Rafah per creare ulteriore problemi, attirando Israele dentro una trappola mediatica“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando che però l’Italia “è contraria” all’operazione militare a Rafah. (fonte: Ansa)
ilfaroonline.it è su GOOGLE NEWS. Per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie, clicca su questo linke seleziona la stellina in alto a destra per seguire la fonte.